3 - Buio e Luce

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«Una Supernova è una stella che esplode

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«Una Supernova è una stella che esplode. L'esplosione di una Supernova rappresenta l'ultimo atto, distruttivo e spettacolare, del ciclo evolutivo di stelle molto massive. Durante l'esplosione viene liberata un'enorme quantità di energia e la stella diventa così luminosa da splendere più di una intera galassia. La luce emessa dalla stella in seguito all'esplosione dura qualche mese ed è paragonabile a quella che il nostro Sole è in grado di emettere in un miliardo di anni.»


— A little bit dangerous,
but baby that's how I want it


Quando Thymós mi ha chiesto se i miei giochi consistessero nel ballare per degli sconosciuti, avrei voluto rispondergli: «Magari». Magari, perché io amo ballare. Almeno farei qualcosa che mi piace, anche se avrebbe il solo fine di far eccitare ancora di più quei bastardi.

Amo il modo in cui la danza mi fa sentire. Fra tutti i no che mi sono sentita rivolgere da mio padre, da piccola, la richiesta di prendere lezioni di ballo è stata l'unica volta in cui ho sentito un "sì" entusiasta. A quanto pare, per Crono Lively la danza è un'attività che si addice a una signorina delicata e bella come me.

Per quanto io sopporti a fatica quei trenta minuti, all'Heavenly, in cui devo giocare con gente che spende trenta mila dollari per stare con me, amo ciò che viene dopo. I drink buonissimi di Himeros che mi scivolano lungo la gola, riscaldandomela fino a farla bruciare, e quell'angolino sulla pista da ballo tutto per me. La musica che mi avvolge, diventando l'unico suono su cui le mie orecchie si concentrano, e il mio corpo che si muove a ritmo senza il minimo sforzo.

Amo persino il sudore che si accumula all'attaccatura del collo, e le goccioline che mi scivolano lungo la colonna vertebrale. Amo la sensazione dei piedi che fanno male per quante ore sono stata in piedi a ballare e amo quando gli altri mi osservano.

Non per vanità, ma perché quando la gente mi guarda ballare è raro che lo faccia con malizia. In genere non vedono le curve del mio corpo o le mie labbra tinte di rosso, vedono che sono brava in qualcosa. Che sono più di un bel faccino che ammicca e ammalia.

Stanotte è diverso, però. Perché fra tutti gli occhi che ho addosso, ce n'è un paio che non mi permette di immergermi completamente in ciò che sto facendo. Quelli di Thymós, che se ne sta seduto a un tavolino a bordo pista, e mi fissa con insistenza.

O, almeno, controlla che nessuno mi dia problemi. La sua espressione infelice mi fa quasi ridere e mi ripaga di tutto il fastidio che mi ha causato nelle ultime ventiquattro ore.

Gli faccio un cenno per avvisarlo che mi sto allontanando e vado al bancone, dove Himeros mi nota subito. «Shot?»

«Vodka,» aggiungo con un sorriso.

Mi allontano con il bicchierino in mano. Uno dei tanti vantaggi di essere la proprietaria è che tutti stanno attenti a me e a non darmi fastidio; perciò, nessun ubriaco mi sbatte contro rischiando di farmi rovesciare la vodka.

Game Of Desire (Aphrodite)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora