Prequel di Game of Gods, Game of Titans & Game of Chaos su Aphrodite Lively, #3 da leggere.
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«Dovresti proteggermi da potenziali minacce, non da qualsiasi essere di sesso maschile che mi si approccia.»
«Opinabile. Tu informali comunque che giro s...
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L'eclissi è un evento astronomico che implica l'oscuramento parziale o totale di un corpo celeste a causa dell'interposizione di uno, o più corpi, tra esso e una fonte luminosa; in altre parole, esso si verifica quando tre o più corpi celesti sono allineati sullo stesso piano. La parola "eclissi", infatti, deriva dal greco ἔκ (ek) e λϵiπϵιν (leipein) e che sta a significare "allontanarsi da", "nascondersi", "rendersi invisibile".
— You take my breath away, you're a supernova, and I'm a space-bound rocket ship and your heart's the Moon And I'm aimin' right at you Right at you
Il rumore della sveglia mi strappa dal mondo dei sogni, ma ho ancora così tanto sonno che non riesco a tenere gli occhi aperti. Allungo il braccio e tasto alla cieca sul comodino, fino a trovare il telefono. Premo due volte i pulsanti laterali e blocco il suono infernale.
Dalla porta finestra, la luce del sole mi colpisce in pieno volto, aiutandomi sia a svegliarmi che a irritarmi ancora prima di aver messo piede fuori dalla stanza. Rotolo nel letto e mi copro il viso con il cuscino.
Ho ancora la testa seppellita quando sento la maniglia della porta finestra scattare. Ogni muscolo che ho in corpo si pietrifica dalla paura, mentre il cuore comincia a battermi così forte da farmi male.
Nessuno entra in camera mia senza bussare. Tanto meno di mattina presto. E, soprattutto, non dalla porta finestra.
La sento spalancarsi. Sollevo il cuscino, pronta a reagire come meglio mi riesce, ma non ho il tempo di guardare chi sia l'intruso, perché un corpo pesante piomba sul mio letto. Si mette a cavalcioni su di me, bloccandomi ogni possibilità di sfuggire.
Nell'esatto momento in cui lancio un grido prolungato, sento: «Buon compleanno, gemellina!» L'espressione di Hermes cambia di colpo, e inizia a urlare pure lui in risposta.
Agita le braccia come se avesse le convulsioni, e io agito le gambe per intimargli di scendere e liberarmi. Stiamo gridando entrambi.
Lui mi asseconda. Io scivolo a destra, fuori dal letto, e cado in ginocchio per terra. Hermes balza a sinistra, e rimane con metà corpo tra le coperte e metà a terra.
Ha l'espressione terrorizzata. «Sei impazzita?» mi aggredisce. «Perché strilli? Sono io!»
Mi porto una mano al cuore, che galoppa ancora come un forsennato. Oggi lo ricorderò per sempre come il giorno in cui ho rischiato un infarto. Faccio per ribattere, quando un altro rumore cattura la nostra attenzione.
In pochi istanti, Thymós fa irruzione nella mia camera con una pistola in mano, pronto a prendere la mira. «Che cazzo succ...»
Hermes strabuzza gli occhi e solleva le mani in aria. «Sono io! Sono io! Nessun pericolo, Termos! A cuccia!»
