10 - Dolore e Conforto

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"La credenza che le comete potessero preannunciare eventi catastrofici nacque nel 44 a

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"La credenza che le comete potessero preannunciare eventi catastrofici nacque nel 44 a. C. quando fu assassinato Giulio Cesare. In quell'occasione venne invocata la manifestazione dell'anima di Giulio Cesare che, secondo le credenze dell'epoca, si realizzò nel mese di Luglio con l'apparizione di una cometa. Gli inglesi, invece, subirono una rovinosa sconfitta ad opera di Guglielmo il Conquistatore e considerarono fatale l'apparizione della cometa di Halley nel 1066."

— It's a need, It's a need
I would go anywhere that you lead
I am hopeless,
breathless,
burning slow
Touch me, hold me,
tell me, "I won't let you go"
I won't leave, it's a need





Osservo i due bicchieri davanti a me. Il liquido all'interno è identico. Non c'è nulla che possa far capire quale dei due sia drogato.
Come dovrei fare per vincere il gioco?

Prendo in mano quello a sinistra, scrutandolo con attenzione. «Cosa stai facendo? Scegline uno e andiamo!» mi aggredisce Rochelle, in evidente stato di psicosi.

La ignoro e continuo a studiarlo. Percorro lo stelo e mi fermo al piedino, il fondo che gli permette di poggiarsi. C'è un quadratino bianco, così piccolo da poter essere visto solo da vicino. È incollato al vetro, ma lo stacco con facilità.

Non è un semplice pezzo di carta minuscolo, ma un foglietto più grande, che dispiego con le dita tremanti. C'è una scritta: bicchiere non drogato.

Che cosa?

Lo riattacco alla coppa, per non confonderli e vado a controllare anche l'altro. C'è lo stesso identico pezzo di carta, ma la scritta è: bicchiere drogato.

Rochelle osserva le due etichette sui bicchieri. «È una presa per il culo, vero? Non è possibile che ci abbiano dato una soluzione così facile. Forse non si aspettavano che avremmo guardato, ma mi sembra strano.»

«Pure a me.»

Non può essere finita così. Mi sposto dalla sedia e mi inginocchio a terra, fra l'erba, andando sotto il tavolino. Rochelle lancia un'esclamazione sorpresa, mentre tasto con le mani sotto il ripiano del tavolo. Non c'è nulla. Maledizione.

Ma... Ci sono ancora le nostre sedie. Sotto la mia, infatti, trovo una busta nera. «Rochelle, controlla la tua sedia. Guarda se anche tu hai una busta.»

Lei obbedisce, seppur confusa, e io comincio a scartare la mia. Un altro foglio, in cartoncino spesso, e del medesimo colore della busta. Il contenuto mi lascia ancora più stupita di prima.

«Anche io ne ho una! Però, bianca.» Rochelle si rimette seduta. Ha aperto la sua e sta leggendo, senza aspettare un secondo in più. Vedo la speranza nel suo viso affievolirsi, mentre gli occhi scorrono sul foglio. «Non c'è nulla. Non c'è scritto niente!»

Aggrotto la fronte e le faccio cenno di voltare il foglietto. Quando lo fa, ne ho la conferma. Bianco. Immacolato. Nessuna traccia, nemmeno una lettera o un segno. Un marchio qualsiasi.

Game Of Desire (Aphrodite)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora