39

243 8 0
                                    

Arabella Pov
"Ara... tesoro non puoi startene qui tutto il giorno." Disse mia madre entrando in camera mia.
"Mamma per piacere." Dissi girandomi verso di lei.
"Non esci di casa da giorni... Non ti fa bene stare così."
"Mamma dico sul serio, non ho voglia di parlarne di nuovo, starò meglio, ora ho solo bisogno di stare sola."
Per fortuna mia madre uscì dalla camera, e io tornai a navigare su Internet senza uno scopo preciso, ormai le mie giornate le passavo così, a non fare nulla. Sospirai e quando stavo per spegnere il computer mi apparve una notifica di un'intervista ad Alex. Titubante la aprii sapendo che avrebbe fatto solo più male. Erano passate tre settimane da quando me ne andai da New York, e mi sentivo ancora più sola. Mi sentivo una stupida per aver lasciato andare Alex. Mi sentivo una stupida per non essere rimasta lì con lui. Mi sentivo una stupida per tutto quello che feci.
"Un tatuaggio?" Chiesi tra me e me ascoltando l'intervista di Al.
"Oh beh... Ho deciso di tatuarmi la scritta Sheffield perché è lì che son cresciuto, ed è lì che sono racchiusi i miei ricordi migliori." Rispose lui sorridendo.
"E che ci dici invece di quel fiore nero posto sopra la scritta?" Quando vidi il tatuaggio rimasi a bocca aperta, ecco cos'aveva fatto quella sera.
"Ecco... È per una persona molto importante per me." Rispose nervosamente. Cazzo. Realizzai dopo poco che non era un semplice fiore nero, ma era la nostra rosa nera.
"È la tua ragazza?"
"No." Rispose ruotando il capo. Sprofondai in quel momento. Spensi in fretta il computer e rimasi a fissare il muro di fronte a me.
Non potevo credere che che si fosse veramente tatuato una cosa del genere... Per me. Scoppiai a piangere, non sapevo nemmeno io per quale motivo, e rimasi a pensare a tutti i modi per riparare la cosa, ma nulla mi venne in mente... Ormai l'avevo perso. Sbuffai e mi buttai sul letto, non mi ero mai sentita così vuota come ora, mai, e senza rendermene conto caddi in un sonno profondo.

Mi svegliai con la luce che colpí il mio viso, e assonnata mi alzai. Mi guardai allo specchio, rimasi quasi disgustata a vedermi in tali condizioni. Decisi di darmi una ripulita, così feci una lunga doccia bollente, e mi asciugai di fretta i capelli. Misi dei pantaloni di pelle, una felpa nera e i miei anfibi, non mi truccai, e quando scesi le scale trovai John e mia madre seduti sul divano, stavano bevendo una tazza di tè mentre leggevano il giornale.
"Che coppietta di anziani." Dissi sforzandomi di ridere.
"Ma chi si rivede!" Disse mia madre scherzando.
"Dove vai di bello?" Mi chiese il fidanzato di mia madre.
"Non so, faccio un giro." Feci le spallucce, e dopo aver salutato i due uscii.
Il tempo non era dei migliori, speravo solo non piovesse. Camminai per un bel pò, fino a quando mi trovai nel centro della città.
Entrai in un bar, e ordinai una brioche al pistacchio e un caffè da portare via. Ultimamene non stavo mangiando molto, mi servivano energie.
"7 pound."
"Ecco a lei." Dissi dando i soldi alla ragazza che mi stava servendo.
"Grazie mille, buona giornata." Rispose lei sorridente.
"Buon lavoro, grazie a lei!" Risposi uscendo dal negozio.
Ormai mi ero licenziata dal lavoro, Luke era l'ultima persona che volevo vedere, quindi era da un sacco che non andavo in un negozio di vinili. Ne incontrai uno nel mio percorso quindi entrai.
Subito un odore di legno misto a carta mi invase, e devo dire che non era affatto male.
Il negozio era abbastanza grande, aveva un'infinità di CD e vinili, aveva addirittura dei VHS dei concerti degli anni 80 e 90.
"Posso darle una mano?" Mi girai ed una ragazza con i capelli chiari e una tuta blu mi sorrise.
"Grazie mille ma stavo solo dando un'occhiata!" Esclamai sorridendole a mia volta.
"Oh, allora ti lascio fare."
Andai un pò in giro e la mia attenzione cadde su 'Doolittle' dei Pixies, Bleach dei Nirvana, e Born to die di Lana del Rey. Guardai i prezzi di ognuno, e devo dire che erano molto bassi rispetto a dove lavoravo io, scelsi il vinile di Lana e andai in cassa per pagare.
"Ottima scelta." Disse la ragazza.
"Grazie!" Risposi sorridendo.
Mi fece lo scontrino ed entrò un fattorino con un paio di pacchi enormi.
"Torno subito da te, aspetta un minuto!" Esclamò lei andando a firmare la ricevuta.
"Ti serve una mano? Sai lavorava in un negozio di vinili..." Dissi vedendola in difficoltà a portare i pacchi.
"Mi faresti un enorme favore!" Rispose lei.
La aiutai a portare i pacchi e quando lì aprì mi venne quasi da ridere per la coincidenza.
"Wow!" Disse lei vedendo tutti i vinili di AM.
"Caspita sono un sacco!"
"Già..." Risposi prendendone uno.
"Prenderò anche questo." Sussurrai posandolo sulla cassa.
"Ti piacciono gli Arctic Monkeys?" Mi domandò lei passandolo sullo scanner.
"Diciamo di sì." Risposi prendendo il sacchetto.
"Anche io, sono una grande fan!"
"Sono molto bravi... Beh grazie mille!" Dissi salutandola.
"Grazie a te, spero di rivederti."
"Puoi contarci!" Risposi uscendo.

Tornai a casa e cenai con mia madre e John, che ormai si era trasferito ufficialmente da noi, ero felice di ciò, era un brav'uomo e ci trattava molto bene. Guardai un pò la televisione con mia madre, stavamo guardando un giallo, e quando arrivò la pubblicità andò in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
Accesi il telefono e aprii Instagram e il primo post che uscì mi fece rabbrividire
'Alex Turner e il ritorno con la sua vecchia fiamma?'

Do me a favour|| Alex TurnerWhere stories live. Discover now