Capitolo 16

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Rebekah

Lui è davanti a me. Il responsabile dell'omicidio dei miei genitori, colui che ha preso la vita per come la conoscevo e l'ha cancellata per sempre, è ora dinanzi al mio cospetto. I pugni cominciano a farmi male per la voga con il quale li serro. Gli spettri continuano a volteggiare intorno a noi, ma io non ho paura. Sento il potere crescere in me, la determinazione pervadermi. Voglio solo una cosa: vendetta. Voglio vederlo soffrire, intravedere i suoi occhi chiudersi per sempre, essere presente nel momento in cui esalerà il suo ultimo respiro. Questa sarà la notte in cui quel demone verrà ripagato con la sua stessa moneta. Cerchi d'acqua si creano intorno al mio corpo. Alla mia richiesta, si uniscono in un unico punto, sopra la mia testa. Non mi sono mai sentita così potente fino a ora. Per citare Archimede, "se avessi un punto di appoggio, potrei sollevare l'intero mondo". Rilascio andare tutta l'energia; una violenta ondata d'acqua si propaga da sopra la mia testa in uno spesso cerchio. Gli alberi vengono sradicati dalla violenza dalla violenza del mio attacco. Non c'è modo per gli spettri di scansarlo, ogni angolo viene raggiunto dall'acqua. Uno alla volta, tutti gli spettri vengono travolti e scompaiono agonizzanti, in rapide ondate di fumo nero.

- Li hai eliminati tutti, in un colpo solo - Andy non dovrebbe stupirsi, non ci saranno prigionieri in questo scontro. Terminerà quando una delle forze in campo cadrà; parola mia, sarà a lui a cedere per primo.

Mi avvicino a piccoli passi verso Missafin. Sembra impressionato per quello che mi ha appena visto fare. Ma io posso fare tanto altro, con più forza e tenacia. Presto si renderà conto di quanto può essere pericoloso il mio elemento.

- Preparati, tu sei il prossimo - lo sfido; voglio che sappia che la sua ora è imminente.

A noi due, mostro.

La sua prima mossa consiste nel volermi colpire con una sfera di energia. Riesco facilmente ad evitarla; adesso è il mio turno. Creo davanti a me una serie di bolle d'acqua e le faccio partire contemporaneamente. Missafin si dissolve prima che possano colpirlo, riapparendo subito dopo il loro impatto sul terreno. La sua capacità di teletrasportarsi gli da un vantaggio, non basterà colpire ogni angolo come con gli spettri. Partendomi da dietro le spalle, un fulmine mi passa affianco, impattando sullo scudo creato dal demone per difendersi. Mi volto verso gli altri, stanno preparando dei colpi da lanciare.

- No - li blocco con ferocia - Lui è mio, non voglio che interveniate -.

- Rebekah, non dire stupidaggini. Dobbiamo collaborare per riuscire a eliminarlo - a Robert non è chiara una cosa: la mia non era una richiesta. Roteando su me stessa, dipingo un grande cerchio d'acqua sul terreno, comprendendo me e Missafin al suo interno. Su mio comando, l'acqua di alza fino al cielo, creando un'arena circolare dove siamo solo io e lui. Non permetterò a nessuno di interferire, la sua dovrà essere una fine lenta e dolorosa.

- Tu speri davvero di potermi battere, principessa? - prepara nella mano la sua sfera.

Sorrido. Non uno dei miei sorrisi di circostanza, questo è sadico e mi viene dal cuore.

- La mia non è una speranza. È una certezza - rispondo al suo attacco. i nostri colpi si scontrano a metà tragitto, causando una lieve esplosione. Quando tolgo il braccio a protezione del viso, Missafin è a pochi centimetri da me, pronto a colpirmi. Mi faccio scudo con l'acqua; alzandosi violentemente verso l'alto, riesce a sbilanciarlo e con un altro colpo, lo allontano.

- Ammetto che sei migliorata dal nostro ultimo scontro - lui non immagina neanche quanto. Gli concedo una dimostrazione del mio potere; invoco sei colonne d'acqua intorno a Missafin che si levano alte in cielo. Guidandole con le mani, le faccio ricadere con veemenza sul demone. Ancora una volta, prima che il mio attacco riesca a centrare il suo bersaglio, Missafin si dissolve nell'aria.

Le Cinque LeggendeWhere stories live. Discover now