Capitolo 23

20 6 6
                                    

Robert

Ancora una volta, il mio sonno viene interrotto nel cuore della notte. Questa volta, non è stato l'incubo che mi perseguita da tempo. Dopo essermi stropicciato gli occhi, riesco a mettere a fuoco l'immagine di Andy.

- Che succede -

- Alzati e seguimi -.

È notte fonda, ho sonno e i miei sogni hanno deciso di darmi una tregua. Non voglio seguirlo, desidero solo tornare a dormire. Mi rimetto giù e mi volto con la faccia in direzione del muro, sperando che Andy capisca l'antifona. Vana speranza: mi lancia contro un cuscino e mi intima di sbrigarmi. Non ci sarà modo di fargli cambiare idea, mi conviene assecondarlo, sperando che sia una cosa veloce. Prima di alzarmi, sbadiglio e mi stiracchio, mentre noto che Eric non è nel suo letto. Ho troppo sonno per pormi delle domande, mi limito a eseguire gli ordini e seguire Andy, ovunque voglia portarmi.

Scendiamo al piano inferiore, è tutto silenzioso intorno a noi. Stanno tutti dormendo, non vedo neanche Caleb che esegue la sua ronda notturna. Spero di unirmi presto a loro.

- Andy, dove stiamo andando? -

- Lo vedrai - sembra emozionato, non so se spaventarmi. Le cose che lo rendono euforico sono due: la magia e una delle sue idee strampalate.

Entriamo nel refettorio, mi sembra di notare movimenti ma tra l'oscurità e gli occhi ancora assonati non riesco a essersene certo.

All'improvviso, una serie di fiammelle fluttuanti illumina l'ambiente. Noto Eric, Rebekah e Lily in piedi, dietro una delle tavolate.

- Sorpresa - lo dicono all'unisono e a bassa voce, per non fare rumore.

Abbassando lo sguardo, noto sul tavolo un piatto con qualcosa di non ben identificato.

- Buon compleanno, Rob - Andy mi risolve l'arcano. È passata la mezzanotte, è il 10 gennaio. Non ci stavo neanche pensando, è il giorno del mio compleanno. Tutti mi abbracciano, facendomi gli auguri. A quanto pare, quello che c'è nel piatto dovrebbe essere una torta preparata da Eric.

- Wow - apprezzo il gesto e gli sono molto grato ma è la cosa meno invitante che io abbia mai visto - sembra davvero - sto indugiando troppo, devo trovare un termine adatto - Squisita. Ecco, non mi veniva la parola giusta -

- Lo so che non ha un bell'aspetto - vorrei vedere. È completamente asimmetrica e di colore verde catrame - Ma è molto buona, ho usato alcuni degli ingredienti più dolci che abbiamo in dispensa - immagino di dovermi fidare, tra noi è l'unico a conoscere queste cose.

- Inoltre, se il Signor Cintycariosky dovesse scoprire che ho rubato dalla dispensa, è la volta buona che mi uccide. Quindi, la mangiate tutta e non fate storie - non posso proprio tirarmi indietro, non voglio avere il suo omicidio sulla coscienza. Alla fine aveva ragione lui, è veramente squisita.

Non posso credere che abbiano fatto questo per me. Si sono ricordati del mio compleanno, abbiamo parlato delle nostre date di nascita solo il primo giorno, quando è uscita la storia dei bigliettini. Non riesco a ricordare quando è stata l'ultima volta che ho festeggiato allo scadere della mezzanotte. Negli ultimi anni, l'unico festeggiamento era uscire con Matt, che mi obbligava a seguirlo in qualche locale. Credo che l'ultima volta sia stato con... mia madre.

Il pensiero della sua voce che mi augura buon compleanno mi rattrista. Ecco perché non ho più voluto festeggiare, in fondo è successo pochi giorni dopo.

- Ehi, cos'è quel muso lungo? - Rebekah mi accarezza la guancia - È il tuo compleanno, devi pensare solo a cose felici -.

Dopo tanto tempo, non devo scavare troppo nei ricordi per trovare occasioni felici. Gli ultimi mesi sono stati gremiti da gioia. Solo adesso che mi trovo a ripensarci, mi rendo conto che in tutti questi momenti, sono presenti soprattutto loro. Credo sia finalmente giunto il momento, di renderli partecipi di quello che mi è successo.

Le Cinque LeggendeWhere stories live. Discover now