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il destino
se la ride delle probabilità


Prima d'ora non sono mai salita su un aereo e ammetto di essere un po' emozionata.
Una volta seduta allaccio la cintura di sicurezza, un sospiro di solievo abbandona le mie labbra carnose.
5 ore e 37 minuti per arrivare a Los Angeles, precisamente 3758 chilometri.
Una volta scesa dall'aereo mi aspetta un volo di 3 ore e 8 minuti per arrivare a San José, nella contea di Santa Clara, dove si trova la mia nuova casa.
In totale 8 ore e 45 minuti per dare inizio alla mia nuova vita.

Sono seduta accanto al finestrino e sento l'aereo rullare e accelerare, ci muoviamo sempre più velocemente. Trattengo il fiato quando ci stiamo staccando da terra.
Non ci posso credere, ciò che ho sempre desiderato si sta realizzando...
Una forza mi tiene incollata al sedile, facendomi avvertire una sensazione di vuoto nello stomaco. Ho paura ma allo stesso tempo sono scossa da un brivido di piacere.

Non so con quale coraggio ma mi volto a guardare fuori dal finestrino, il panorama di Miami visto da così in alto è stupendo, ma non riconosco più niente della mia città a causa della distanza.
Mi sistemo meglio sul sedile, abbozzo un sorriso e chiudo gli occhi nella speranza di rilassarmi, il viaggio sarà più lungo del previsto perciò meglio riposare.

Ricordo quando quindici giorni fa mio padre è tornato a casa da lavoro e varcando la soglia di casa non aveva detto niente, mi aveva semplicemente guardato. Stavo per chiedergli come fosse andata a lavoro quando aveva allungato la mano verso di me, tenendo la busta e sorridendo. Avevo immediatamente capito di cosa si trattasse, mi ritrovai subito con entrambi i miei genitori seduti accanto a me. C'era un silenzio tombale, non si sentiva nemmeno mio fratello che di solito al piano di sopra suonava la batteria.

Noah ha tredici anni, con lui ho sempre avuto un rapporto d'amore-odio, d'altronde quando circa due anni fa fece una battuta alquanto fuori luogo riguardo il modo in cui ero vestita proprio davanti al ragazzo che mi piaceva, io mi vendicai mettendogli del colorante nello shampoo. I suoi capelli rimasero verdi per circa un mese. Non mi disse mai esplicitamente di aver capito che ero stata io ma me lo fece intendere. Dopo circa un mese dall'accaduto infatti mise uno dei miei libri preferiti dentro la stufa, quando me ne accorsi era ormai troppo tardi poiché mio nonno aveva già acceso il fuoco che lentamente lo riduceva in cenere.

Poi lo vidi scendere le scale con tranquillità, aveva le cuffiette addosso e oscillava qua e la a ritmo di musica. Quando però si era accorto che non c'era nessun minimo rumore in casa mi aveva guardato stranito, ed io in risposta gli avevo sventolato davanti la lettera che avevo tra le mani. Subito aveva sgranato gli occhi e mi aveva raggiunto posizionandosi dietro di me, mi aveva posizionato le mani sulle spalle mentre le accarezza delicatamente <<Vedrai che è andata bene>> mi aveva sussurrato per tranquillizzarmi dato che ero piuttosto agitata.

<<E se non mi hanno accettata? >> avevo chiesto preoccupata.
<<Hai chiesto l'ammissione anche ad altre scuole, non ti preoccupare>> mi aveva tranquillizzata mia madre.
Mi ero rigirata tra le mani il pezzo di carta, era troppo bello per essere vero.
Lo avevo alzato per guardarlo in controluce come mi aveva insegnato mia madre per controllare che le banconote non fossero false. Ma non c'era bisogno della filigrana, la lettera era autentica.
L'avevo aperta lentamente e mentre ne leggevo il contenuto trattenevo il fiato. Un sorriso era comparso nel mio volto. Questo era bastato alla mia famiglia per capire che ciò che era scritto nella lettera era il risultato sperato. Mi abbracciarono subito, gli occhi erano lucidi, e lentamente scendevano lacrime silenziose, non ci potevo credere, ci ero riuscita.

<<Svegliati Amber>> mi sussurra mia madre scuotendomi leggermente <<Siamo arrivati>>.

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Lola 🫶🫶

Cari lettori, spero di avervi incuriosito con questo nuovo capito, anche se piuttosto corto.
Vi è piaciuto? Sentitevi liberi di commentare e di esprimere la vostra più sincera opinione.

Do Not TrustWhere stories live. Discover now