Capitolo 1

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«Questo detto sia l'estremo, spettro o augello — urlai sperduto.

Ti precipita nel nembo! torna ai baratri di Pluto!

non lasciar piuma di sorta — qui a svelar chi fosti tu!

lascia puro il mio dolore, lascia il busto e la mia porta!

strappa il becco dal mio cuore! t'alza alfin da quella porta!»

Disse il corvo: «Mai, mai più!»

Il corvo, Edgar Allan Poe

"È solo un uomo che parla con un uccello" borbotta Zach dal fondo dell'aula. Si guarda intorno trovando consenso nella risata degli amici e nello sguardo di rimprovero del professor Marshall, il quale ha appena finito di recitarci Il Corvo di Edgar Allan Poe.

Essendo Poe lo scritto che ammiro di più, ho riletto questa poesia innumerevoli volte nel corso degli anni al punto che ogni parola è impressa nella mia memoria, spingendomi ad anticipare nella mia mente il verso successivo prima che uscisse dalle labbra della professoressa.

"È un uomo che sta affrontando la perdita della moglie." interviene Annabel fulminando Zach con lo sguardo.

"Ti ringrazio Annabel" le risponde l'insegnante. "Ho letto i vostri temi e li ho trovati tutti interessanti." C'è li restituisce appoggiandoli sul banco, il voto che spicca rosso tra l'inchiostro nero. "O quasi" aggiunge indicando Zach con lo sguardo.

Le emozioni che quei numeri hanno suscitato sui miei compagni mi rimbombano nelle orecchie assieme al rumore dei loro desideri.

Sono trascorsi dodici giorni dall'ultima volta che ho spezzato un cuore e me ne restano cinque prima di perdere completamente il controllo.

Non ho abbastanza forze per respingere quelle voci.

"Uno in particolare mi ha colpito." riprende l'insegnate. "Royce, saresti così gentile da condividere la tua interpretazione alla classe?"

I cuori parvero quietarsi, tranne quello di Annabel. Lo sentì sobbalzare e una tristezza lo pervase.

"Sì" risposi imbarazzato mettendomi a sedere ritto sulla sedia. "Ne Il corvo ho letto di un amore perduto e come questo occuperà per sempre una parte di te. Tratta dell'impossibilità di sbarazzarsi del fantasma di una persona che si è amata e della sensazione di non essere stato abbastanza per lei.

E c'è del tragico nella supplica che il poeta volge al corvo, pregando di lasciarlo al suo dolore, rifiutando i suoi mai più, credendo contro ogni ragione di poter avere un'altra possibilità per essere migliore.

Per quanto assurdo possa suonare, al poeta appare meno doloroso arrendersi al dolore, crogiolandosi nel lutto piuttosto che andare avanti, fino alla follia."

Il suono della campanella mette fine alla lezione.

Annabel mi raggiunge con la borsa poggiata pigramente sulla spalla destra, le braccia incrociate al petto, il cuore in subbuglio che mi rivela il suo più grande desiderio prima che possano farlo le sue parole.

"Stai cercando di vincere la borsa di studio?" mi chiede con voce ferma, la più inespressiva che è riuscita a tirare fuori.

"Hai paura che te la rubi?" le rispondo senza nascondere il sarcasmo che impregna le mie parole.

"Che voto hai preso al tema?" Dal suo tono sembra che mi trovi sotto interrogatorio.

La validazione accademica è l'unico argomento delle nostre conversazioni che assomigliano quanto più a dei dibattiti. I voti sono la cosa a cui tiene di più ed io sono una minaccia al suo status di studentessa modello, la più intelligente dell'intera scuola.

La Maledizione dello SpezzacuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora