Capitolo 47

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Il mio potere è sempre più forte, scorre come linfa vitale e pulsa nelle vene mescolandosi al sangue, è strano sapere che è sempre stato lì, silenzioso e latente finché non ha spinta ad incontrare Asher. Come se sapesse che tutto questo doveva succedere, una sorta di filo invisibile che ci lega. Mi domando, se i nostri genitori fossero ancora vivi ed io e mia sorella non avessimo avuto bisogno di aiuto, ci saremmo incontrati lo stesso?

In questi ultimi giorni sta diventando sempre più loquace, credo che le ultime rivelazioni su sua madre abbiano contribuito a sollevarlo da un peso, che a stento riusciva ancora a tenersi dentro. Non ne abbiamo più parlato, sto cercando di evitare l'argomento visto quanto è suscettibile a riguardo. Voglio ancora convincerlo che tutti i rischi che ha elencato valgono la vittoria per la Resistenza, ma forse è ancora troppo presto per sollevare nuovamente la questione. E poi il suo recente e per ora duraturo buon umore, mi hanno convinto a starmene buona per un po'.

Da ieri stiamo lavorando sulla manipolazione dell'umore, è l'ultimo tassello che manca per finire questo addestramento, sembra che su questo punto, io sia un po' scarsa. A quanto pare riesco a malapena a fargli il solletico, eppure la sua allegria ultimamente è paragonabile ad un vacanziero brillo che girovaga per il bosco. Sono fermamente convinta che il suo muro emotivo sia attivo ogni qual volta che ci provo, percepisco la vibrazione che scherma la sua mente, ma ancora non ho avuto il coraggio di chiedergli se lo fa di proposito o meno.

Sono passati dieci giorni da quando abbiamo lasciato la Penisola e ho fatto così tanti progressi che dovrei sentirmi fiera di me stessa, eppure mille dubbi tempestano nella mia testa spegnendo quel briciolo di orgoglio che provo ogni qual volta Asher o Liam mi fanno un complimento.

Continuo a sgattaiolare nel bosco una notte sì e l'altra no per collegarmi con Liam. Dal Ritrovo nessuna novità, se non che il dottor Kelsey è riuscito a procurarsi una protesi per Richard, il soldato che ha perso una gamba durante l'ultimo attacco del Governo. Abbiamo parlato, nei pochi minuti a nostra disposizione, dello strano incontro con gli Scarti all'aeroporto, mi è parso particolarmente assente in quella conversazione, eppure continua a rassicurami che nulla è cambiato da quando io ed Asher siamo partiti.

È frustrante non poter percepire le sue emozioni attraverso lo smartphone, qualcosa da quel momento mi spinge a prendere nota di tutti i suoi comportamenti, come se fossi alla ricerca di un minimo cenno di una bugia, poi mi sento terribilmente in colpa per tutte quelle cose che io sto omettendo. Ma la sensazione che mi nasconda qualcosa è forte, l'altra notte gli ho chiesto di sua madre e prontamente ha cambiato argomento, non mi sarei insospettita se non evitasse di rispondere a quasi tutte le domande che riguardano il Ritrovo. La cosa più sconfortante è che non posso parlare dei miei dubbi con Asher, se scoprisse di queste telefonate mi incenerirebbe con lo sguardo, per non parlare della sfuriata a cui sarei sottoposta.

Non voglio rovinare la nostra recente armonia, ora che è così pacato e gentile con me, inizio ad intravedere un lato di lui molto diverso da quello che avevo visto fin ora, come se il passato che gli appartiene, qui non abbia così tanta importanza. Capisco cosa prova, è lo stesso effetto che fa a me, ogni tanto mi dimentico di Cristina, di Liam, dei miei genitori e della missione che stiamo svolgendo. Soprattutto durante le nostre passeggiate mattutine, ci alziamo prima dell'alba e per diverse ore camminiamo per il bosco, principalmente alla ricerca di un po' di fresco, ma tutti e due ci rendiamo conto di quanto questo stia rafforzando il potere di entrambi e la complicità che questo ne implica.

Se durante i primi giorni sembrava quasi avvilito per non percepire più i miei pensieri ora sembra essersene fatto una ragione, il che lo ha spinto a diventare come un bambino curioso. Fa molte domande e ascolta attentamente le mie risposte. In una delle nostre passeggiate, mi ha confidato che per lui è una cosa nuova, ha sempre potuto estrarre le informazioni dalla testa delle persone senza dover fare troppa conversazione e tutto ciò lo trova "stranamente stimolante". Ride, ride sempre. La sua risata risuona nel bosco come una dolce colonna sonora, è qualcosa che scalda il cuore. Privarsi di questa serenità per quasi tutta la vita gli deve aver fatto capire che anche lui ne ha diritto. Anche per questo evito argomenti pungenti, ci concentriamo sul creare nuovi momenti felici.

DICIOTTO - Il dominio della psicheWhere stories live. Discover now