•12 ISABEL

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La squadra se ne va, lasciandomi sola in quella suite, davvero troppo grande, nel vestito che non dovrei indossare. Perché è così. Non avrei dovuto, non in questa circostanza.

Prendo un respiro profondo e mi avvio verso l'uscita. Nel momento in cui chiudo la porta alle mie spalle, sento chiamare il mio nome dal corridoio. Mi giro e trovo un Bryan elegantissimo. Indossa uno smoking, probabilmente noleggiato, e questo mi ha fatto sorridere.
"Bryan!" Dico con un gridolino, mentre mi abbraccia.
"Sei pazzesca, cazzo!" Ammette ammirandomi dalla testa ai piedi. "Lo so" rispondo con un ghigno divertito.

"Senti Isi.." comincia a parlare con tono serio mio fratello "ti abbiamo dato del filo da torcere, ne siamo consapevoli, ma devi anche sapere che siamo orgogliosi di te. Papà compreso!" Conclude accarezzandomi il dorso della mano. "Davvero?" Riesco a dire soltanto, facendo molta fatica a non piangere.

"Davvero Isi. Lo sai che è sempre stato orgoglioso di te. Per qualsiasi cosa. Infondo tu sei quella intelligente" dice l'ultima frase in modo scherzoso, e questo mi fa ridere. In cuor mio so che sta dicendo sul serio, il che, aumenta ancora di più il mio senso di colpa. "E se quel figlio di puttana dovesse spezzarti il cuore, sai che abbiamo un piede di porco grande quanto il big ben londinese, nel nostro capanno."

A questa affermazione non ho potuto più evitare le lacrime salirmi agli occhi. "Lo so Bry" alzo subito gli occhi al cielo e sventolo la mano per evitare che queste stupide lacrime rovinino il duro lavoro fatto poco fa dalla truccatrice. "Grazie, ma sono sicura che non ce ne sarà bisogno"  lo rassicuro. O forse voglio rassicurare più me stessa che mio fratello.

Mi stringe ancora una volta le mani. "Dai, ci vediamo dentro, Mike mi sta tenendo il posto" mi rivolge il sorriso più bello che abbia mai sfoggiato e sparisce nei corridoi.

-Harry-

Il giorno indesiderato, purtroppo è arrivato in fretta. Sto per sposare il tipo di donna che ho sempre odiato con tutto me stesso. Non ho potuto fare a meno di pensare tutto il tempo a quanta faccia tosta ha nell'andare avanti con questa sceneggiata di matrimonio dopo che le ho espressamente sputato addosso tutto il mio odio per lei. Ce ne vuole di fegato.

Nessuna ragazza con un tale rispetto per se stessa lo farebbe mai. Per aggiunta le ho promesso fermamente che la nostra vita insieme, sarebbe stata un inferno. Come si può?

Guardo la stanza di fronte a me. Mio padre ha organizzato tutto alla perfezione. La più grande sala, nel posto più lussuoso di tutta New York. Ci sono gigli bianchi e gardenie a coprire ogni superficie. Mi chiedo cosa centrano le gardenie, non le ho mai viste ai matrimoni. Ma ogni cosa qui è un mistero d'altronde. Anche il matrimonio stesso.

Più di cinquecento persone ad assistere alle nozze dell'unico figlio del grande Louis Styles. Vedere il cattivo e ribelle ragazzo trasformarsi finalmente in un uomo.
Ma per quanto mi riguarda, non sta per cambiare un bel niente, è solo il compromesso per dimostrare quanto voglio quel maledetto posto in azienda. Ma la mia persona, quella non cambierà affatto.

Per un'attimo mi torna davanti agli occhi il volto di lei. L'altra lei. Quella che mi ha fatto credere capace di amare e poi ha ridotto ogni frammento del mio cuore in cenere. E proprio quando sta iniziando a salirmi l'acqua alla gola ripensando al mio passato, il violinista comincia a suonare. "Cazzo!" Impreco silenziosamente tra me e me. È arrivato il momento.

Noto la felicità negli occhi di mio padre seduto in prima fila. È bello vederlo sorridere sinceramente. Non succedeva dai tempi in cui la mamma era ancora viva.
I miei sono stati la coppia più innamorata dell'intero mondo per tutto il loro matrimonio, fino alla sua morte.
Poi da quel giorno mio padre è diventato freddo e solitario.

Le grandi porte della sala si spalancano e il mio sguardo si posa sul fondo della sala, dove c'è la persona che a momenti diventerà mia moglie. C'è lei, l'arrampicatrice. Le persone tra i banchi si alzano in piedi ed io non posso fare a meno di ripensare al matrimonio dei miei genitori, a quanto sia stato bello e vero, e che il mio, non sarebbe mai stato così.
Perché questa ragazza, percorrendo la navata, dovrebbe solo prepararsi al peggiore matrimonio che sia mai esistito.

L'accordo ||HS||Where stories live. Discover now