•26 ISABEL

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Saluto Niall prima di avviarmi verso casa, ho soltanto un'ora e mezza per prepararmi e per me è veramente pochissimo tempo. Ci scambiamo i numeri di telefono per sentirci più spesso. Niall è davvero una bellissima persona è come un angelo mandato dal cielo per me, come se le forze divine sapessero che avevo bisogno di una persona limpida e genuina nella mia vita.

Mi affretto ad entrare in casa e mi precipito direttamente sotto la doccia senza neanche in camera mia cosa ci fosse per me, noto solo una busta rigida con un fiocchetto, adagiata sul letto.

Una volta lavata ed asciugata, decido di darmi finalmente allo spacchettamento. È un abito rosso corto, con un profondo scollo a V.
Lo indosso subito e mi calza perfettamente, mi chiedo come faccia a sapere la mia taglia mentre raccolgo i capelli in uno chignon basso, indosso dei piccoli orecchini gioiello, dei tacchi neri e una piccola pochette brillantinata anch'essa nera.
Mi trucco, spruzzo un po' del mio profumo preferito e lascio la mia camera raggiungendo la cucina.

Sono le 19:45, stranamente ho fatto presto. "Buonasera signora styles, é incantevole stasera!" Mi saluta Juliet. "Il signor Harry la aspetta in giardino" aggiunge sorridendo. "Grazie Juliet" sorrido a mia volta imbarazzata.

Quando raggiungo il giardino Harry è lì, una mano in tasca e nell'altra ha il cellulare che guarda attentamente. Avvolto in uno dei suoi abiti costosi e devo ammettere che gli calza a meraviglia, sembra fatto apposta per lui.

"Harry" saluto con un cenno. Lui alza la testa e mi guarda, fa correre il suo sguardo lungo il mio corpo fino ad arrivare ai miei occhi, fermandosi proprio lì. "Isabel" ricambia il saluto, schiarendosi la voce.

Distoglie il suo sguardo dal mio e lo posa sul suo orologio passandosi l'altra mano nei capelli. "Andiamo?" Chiede. Annuisco. "Vado a prendere la mia macchina" comincio a cercare le chiavi nella pochette.

Harry alza gli occhi al cielo e sospira rumorosamente. "Andiamo Isabel, non essere sciocca, siamo marito e moglie non possiamo arrivare lì con due macchine separate." ribatte prima di raggiungere l'uscita del giardino che porta al parcheggio. "Sbrigati" urla da lontano.

Non dico nulla, lo raggiungo alla macchina dove si è già seduto e c'è Harvey ad aspettarmi con lo sportello aperto. "Grazie Harvey" gli sorrido gentilmente. L'uomo fa un cenno con la testa e chiude lo sportello non appena mi sistemo sul sedile posteriore.

Il tragitto è breve e silenzioso per fortuna, arriviamo a destinazione in men che non si dica. Harry scende dalla macchina e fa il giro per aprire il mio sportello e mi porge la mano per aiutarmi ad uscire.

Non appena metto piede fuori dalla vettura veniamo accecati dai flash delle macchine fotografiche che scattano all'impazzata. Mi guardo intorno e vedo gli uomini e le donne d'affari, forse, più importanti di tutta New York.


Harry mi mette un braccio intorno alla vita e mi bacia la guancia interpretando alla grande il ruolo del marito perfetto, mentre la stampa continua a fotografarci. Percorriamo il piccolo viale che porta all'interno del ristorante ed una volta entrati ci accoglie una ragazza molto elegante e professionale.

"Styles!" Dice solamente Harry alla ragazza, senza neanche guardarla, che al suono di quel cognome appena pronunciato scatta subito. "Mi segua signor styles, da questa parte" ci fa strada e per un secondo vedo le sue guance avvampare. Ovviamente è l'effetto che fa sulle donne, mi limito ad alzare gli occhi al cielo al pensiero.

Quando arriviamo al nostro tavolo, due posti sono già occupati da una coppia di ragazzi anche loro molto belli ed eleganti, e che ovviamente io, non conosco. Il ragazzo si alza subito in piedi e stringe la mano di Harry amichevolmente prima di attirarlo in un mezzo abbraccio. "Mi stavo chiedendo dove fossi finito, amico!" Dice ridacchiando. "Sono in perfetto orario, Liam!" Harry risponde dandogli una pacca sulla spalla.


"Liam Payne" su presenta il ragazzo rivolgendo la sua attenzione a me e mi porge la mano. "Isabel. Lieta di conoscerti Liam." Gli stringo la mano e sorrido. "Isabel, ti presento Grace, la mia futura moglie" aggiunge orgogliosamente- "Grace, Isabel la moglie di Harry" conclude.

"Il piacere é mio. Quest'abito ti dona sei molto bella." mi dice la ragazza sorridendomi dolcemente. Sono affascinata da ogni cosa mentre la guardo, sembra appena uscita da una rivista, è favolosa. "Grazie, é la stessa cosa che ho pensato di te, praticamente subito. Sei strepitosa" dico a mia volta ridacchiando.

Prendiamo tutti posto al nostro tavolo e subito un cameriere riempie subito i nostri bicchieri con del Dom Pérignon servendoci qualche minuti più tardi dei centritavola colmi di stuzzicheria per l'aperitivo di benvenuto. Alziamo i bicchieri e ne prendo subito un sorso, ha un sapore divino ed è anche molto costoso e ne vale tutto.

Per tutto il tempo cerco di essere il più calma e neutrale possibile, ma non posso negare quanto io sia tesa, nonostante Harry si sta comportando abbastanza bene, non facendomi pesare il fatto che non siamo realmente una coppia e che stiamo solo fingendo agli occhi del pubblico.

Dentro di me so che fingere così spudoratamente con chiunque io conosca, non fa altro che farmi mentire ancora e ancora, anche con delle belle persone come Grace e Liam. O anche Niall..

Per tutta la durata dell'aperitivo parliamo del più e del meno, Grace mi racconta che a breve sarebbero iniziati i preparativi per il loro matrimonio e altre cose di cui parlano le donne mentre Liam ed Harry, non fanno altro che parlare di lavoro, lavoro e ancora lavoro.

E che palle!

"Allora" ci interrompe Liam sfregandosi le mani. "Di cosa state parlando?" Ci guarda facendo oscillare lo sguardo da me a Grace. "Cose da donne, impiccione!" Risponde Grace. "Voi continuate pure ad annoiarvi con i vostri affari lavorativi, a noi non interessa" sbuffa per poi rivolgermi un'occhiata. "Sei d'accordo Isabel?" Chiede, alzando una mano scherzosamente per darmi il cinque. "Sono d'accordo." Dico battendo soddisfatta la mano con la sua.

L'accordo ||HS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora