Quando sentii la pressione dell'aereo che si staccava da terra per elevarsi in cielo, compresi che la vacanza era definitivamente conclusa.
Se davvero vacanza aveva potuto chiamarsi. Era passato solo un mese e mezzo, eppure mi sentivo totalmente stravolta, un'altra persona quasi, rispetto a prima.
La notte del Correfoc, dopo che Elias ed Ewan si erano appropriati del frammento che io avevo recuperato, ero tornata al Barri Gotic, per riunirmi agli altri. Il corpo di R.R.R. era ancora là, illuminato dalle luci altalenanti di un'ambulanza che qualche buon uomo aveva chiamato. Gli Umanenti, infatti, si erano completamente disinteressati del suo corpo, che non era nemmeno stato velato da illusioni, lasciato alla mercè dei Letargianti spaventati.
Devastata da tutto quel che era successo, comprendendo che ormai non esisteva nulla che potesse scioccarmi più di quanto già non fossi, mi ero avvicinata al corpo che era stato adagiato su una barella con le ruote, interamente coperto da un velo. Nonostante la consapevolezza dell'inevitabilità di quel che gli era accaduto, avevo bisogno di confermare con i miei occhi, giusto per spegnere quell'ultima speranza che mi era rimasta, una candela che ancora illuminava flebile nell'oscurità, e che non aveva più senso tenere accesa.
Appena scostato il panno avevo riconosciuto, nonostante il corpo devastato, i suoi riccioli ribelli e la sua corporatura slanciata e ossuta. Era proprio lui, quell'immagine orribile aveva fugato ogni dubbio rimasto. In quel momento mi era venuta la nausea, ma avevo trattenuto il vomito e le lacrime che mi pungevano gli occhi, perché avevo notato Yoann guardare nella stessa direzione, gli occhi lucidi e una sola lacrima a solcargli l'espressione sconvolta del viso.
In quel momento aveva bisogno di una spalla su cui piangere, e per fortuna anche Padma giunse alla stessa conclusione, decidendo di ignorare il risentimento nei suoi confronti. Gli restammo vicine entrambe, condividendo il lutto che sapevo per lui essere più doloroso che per tutti gli altri.
Era stato proprio Yoann, il mattino dopo, a raccogliere tutti gli abiti di R.R.R. nelle strabordanti valigie con cui era giunto a casa nostra, dicendo che li avrebbe portati in beneficienza, forse in un orfanotrofio.
«Che ti hanno fatto di male quei poveri bambini?» aveva ironizzato Liss, alludendo agli abiti strampalati e decisamente fuori misura per dei bambini che in effetti non sapevo quanto avrebbero potuto trovarli utili. Per fortuna l'islandese poi aveva avuto la decenza di zittirsi da sola davanti all'espressione di Yoann. Un momento prima che si chiudesse la porta alle spalle, tuttavia, avevo notato il viso serio del ragazzo piegarsi in un lieve ghigno divertito. Subito mi sentii sollevata, e ringraziai silenziosamente Liss per avergli fatto tornare il sorriso.
Quello stesso pomeriggio, ci eravamo raccolti intorno alla cappella nella cripta della Sagrada Familia, chinando il capo in omaggio a Gaudì, a Nuria Gomis, e al piccolo Trencadìs adagiato di fianco alla sua foto. Era lo stesso che R.R.R. aveva usato per comunicarmi il luogo del nostro incontro in Parc de la Ciutadella. Avevo cancellato con una piccola spugna il messaggio che conteneva, lasciando esclusivamente la parte finale: L'irrripetibile e irrrefrenabile R.R.R., e aggiungendo In memoria de. In quel momento mi ero resa conto che non avevamo mai saputo il vero nome che si celava dietro quelle tre lettere.
Tuttavia, ero stata felice di lasciare il suo Trencadìs proprio lì, di fianco a sua madre e all'uomo che aveva stimato tanto. Era stato lui a comunicarmi, senza dirmelo né a voce, né mentalmente, il luogo in cui desiderava essere commemorato. Quello era proprio il suo posto, non c'era dubbio.
Fu anche l'ultima volta che vedemmo Trich, venuto a salutarci svolacchiando sopra le nostre teste, prima che sparisse, trasportato dal vento, fuori dalla Sagrada, tra le strade vivaci della sua città.

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CEREBRUM ~ La figlia dell'inganno
Fantasy{ REVISIONE IN CORSO } L'Erede di Arkon è tornato. Il mio signore vi distruggerà, uno dopo l'altro. Questa è la vostra fine. (Estratto dalla storia) *** Piccole e grandi stranezze irrompono gradualmente nella vita di Livia Ferri. Peccato che lei sia...