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13 APRILE 1912








Pov's Harry

Il bacio con Louis era stato stupendo, avevo dormito poco la notte perchè non facevo altro che pensare a lui.

Alla mattina verso le 10.30 am andai in piscina, mi piaceva nuotare, mi rilassava. Però il mio rilassamento fu interrotto da un cameriere, più precisamente da Niall.
-Ciao Niall come mai da queste parti?-
-Ciao e scusa se ti disturbo, ma tuo padre mi ha mandato a chiamarti. Ti vuole vedere nella sua cabina-
-Ah va bene, grazie-
Mi asciugai più in fretta che potei e andai da lui.

-Volevi vederemi papà?-
-Sì non voglio più che vedi quel ragazzo-
-Intendi Louis?-
-Esatto lui non è degno di stare con noi-
-E perchè mai? È un bravo ragazzo, è gentile e...-
-E ti sta usando. Cristo Santo Harry apri gli occhi, non ti rendi conto che quella gente vuole solo approffittare di noi ricchi? Gli interessa solo dei tuoi soldi Harry, del resto fidati che non gli interessi-
-Come puoi parlare così? Anche se sono persone povere, non significa che siano tutti dei truffatori. Non puoi impedirmi di vedere o frequentare una persona-
-Invece sì, sono tuo padre e decido io per voi. A Gemma è andata bene che si è fidanzata con uno ricco, altrimenti avrei trovato io un fidanzato per lei-

Sapevo che i matrimoni combinati erano all'ordine del giorno, ma sentirselo dire da un prioprio genitore faceva male, specialmente se la persona in questione, si riferiva a tua sorella.
-Non puoi averlo detto davvero-
-Altrochè figliolo ed è ora che ti fidanzi anche tu. Quando arriveremo a New York incontrerai il banchiere Nathan Grey e lo sposerai, ci siamo già messi d'accordo-
-No-
-Che hai detto?-
-Ho detto no padre, non sposerò mai una persona che non amo-

Mio padre si avvicinò a me e mi diede un violento schiaffo, per poi buttarmi a terra.
-Tu sposerai chi dico io e giuro su Dio, che se ti trovo insieme a quel poveraccio di merda, sappi che potrei addirittura ucciderlo. Te lo ripeto Harry, stai alla larga da lui e ora vattene-
Mi alzai e corsi fuori piangendo, scontrandomi con mia madre e mia sorella.
-Harry figlio mio cos'hai fatto in faccia? Che è successo?-
-Nulla mamma, non preoccuparti ora se non ti dispiace devo andare-
-Scommetto che è stato papà a fartelo, ora mi sente-
-No Gemma non voglio che se la prenda anche con te. Ti prego lascia perdere- e me ne andai.

Ero su una panchina sulla poppa del Titanic a piangere come un bambino. Come poteva un genitore trattare un figlio in questo modo?
-Piccolo che hai?-
-Lou...-
Lo abbraccia e gli raccontai cos'era successo.
-Io voglio stare con te Louis, non voglio nessun'altro-
-Anche io tesoro, anche io. Credo di amarti Hazza-
-Io ne sono sicuro invece-

Ci baciammo in modo passionale.
-Vorrei rivederti nel pomeriggio come da accordo, ma con tuo padre qua in giro è meglio saltare il nostro appuntamento. Non voglio rischiare che ti faccia di nuovo del male-
-Forse è meglio, ascolta domani sera finito di cenare, ti aspetterò davanti alla scalinata e staremo insieme nella mia cabina-
-Ok piccolo-
-Vorrei inoltre che tu mi disegnassi-

Titanic Was Called The Ship Of Dreams (larry stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora