sixteen

124 4 9
                                    

andai sulla soglia della porta per poi accorgermi che non c'era la mia bella giorgietta

quindi

io: ma ragazzi, dov'è giorgia?

tutti non mi risposero

quindi andai verso gianmarco io cui credevo, e speravo, di trovare risposte

io: dov'è giorgia?

gianmi: è andata a dormire

io: ah ok, grazie

mi alzai e tornai dentro

era andata a dormire, però per me non era così tanto stanca

forse avrebbe voluto stare con me?

sinceramente è quello che avrei voluto anche io, ma maddalena mi ha portato via

mi dispiace averla lasciata da sola

vediamo se dorme

andai piano piano verso la sua stanza

la porta era chiusa, feci meno rumore possibile

la vidi stesa sul letto, girata dall'altra parte

mi avvicinai a lei quatto quatto

pov giorgia

mi stesi a letto

dopo un po' senti qualcuno avvicinarsi a me

ma non ci diedi tanta importanza, pensando che fossero le mie compagne di stanza

questa persona si avvicinò sempre di più a me, fino a stendersi dietro di me

io non feci nulla, facendo finta di dormire

ma questa persona dietro di me, probabilmente mi conosce troppo

ale: guarda che so che non stai dormendo eh

all'inizio feci finta di non sentirlo

ale: vuoi le maniere forti allora

mi girò di peso verso di lui

ale: vedi che non dormi

mi rigirai

ale: perché non sei fuori insieme agli altri? si stanno divertendo

io: perché non avevo voglia, tu? non eri da maddalena?

ale: non dirmi che sei gelosa

io: perché dovrei

nella mia testa rimbombavano solo le parole di gianmarco

ale: sei sicura di stare bene?

io: sisi

ma poi perché dovrei sentirmi così?

siamo solo stati vicini alla quarantena

siamo solo e dei semplici amici

mi girai a pancia in su e guardai il soffitto

ale: sei sicura di stare bene?

io: sì perché?

cominciai a sbattere gli occhi sempre più velocemente

ale: ti conosco eh, stai sbattendo gli occhi più velocemente del normale, segno che non è tutto ok

come cavolo fa a conoscermi così bene?

io: non è vero

cercai di smettere di battere gli occhi così velocemente

per poi girarmi verso di lui

ok quel attimo non ho chiuso gli occhi neanche per un secondo

non dovevi girarmi

mi perdetti nei suoi occhi

girai lo sguardo di nuovo per guardare il soffitto, gli occhi ricominciarono a sbattere

alessio mi prese delicatamente la mano

e i miei occhi si calmarono tutto d'un tratto

ale: preferisci stare in silenzio vero?

annui

ale: come vuoi, ma se vuoi parlare io sono qua, credo che tu lo sappia

detto questo mi girai sul fianco, dandogli le spalle ma cercando sempre di tenergli la mano

io ero molto stanca

piano piano chiusi gli occhi

sentivo il braccio di alessio sul mio fianco, gesto che non mi dispiaceva affatto

lui mi disse qualcosa, purtroppo troppi tardi perché io ero già nel mondo dei sogni

il giorno dopo………

𝚌𝚑𝚒𝚖𝚒𝚌𝚊 // alessio cavaliereМесто, где живут истории. Откройте их для себя