XII

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《Ccosa! Quindi io sono la figlia di vostra sorella! Ma allora perché mi aiuti? Non mi dovresti odiare per il fatto che tua sorella non mi voleva e che mio padre l'ha forzata?》
Lo vedo tentennare un pó e poi si volta completamente nella mia direzione.
《Perché, sei l'esatta immagine di tua madre, e nonostante tutto te sei nata sotto un matrimonio, quindi in senso di responsabilità, te sei mia nipote!》
《Scommetto che non vuoi che ti chiamo zietto》
《Esattamente.》
Detto ciò, lui rimette in moto la macchina, e accende la musica per spezzare il silenzio spiacevole, che si è creato tra di noi.
La strada è ancora lunga, ma almeno Carlo ha preso la strada sul lago, quella più panoramica, che dura qualche minuto in più dell'altra, ma almeno posso divertirmi guardando fuori dal finestrino.
Alla fine il pranzo lo facciamo a casa, zio Carlo ha detto che non troppo lontano dalla casa c'è il centro della città, e anche dalla biblioteca, scommetto che quello sarà il posto in cui starò la maggior parte del tempo!
Siamo sull'autostrada da un bel pó ormai, sono le 10.30 di mattina e siamo vicino a Parma una città italiana, mi ha ripromesso lo zio di portarmici a farci una visita. E di assaggiare il famossissimo prosciutto crudo di Parma.
Mancano circa 3 ore per arrivare verso il confine con San Marino, lo zio vive là.
《Zio, non hai paura che i tedeschi scoprono che te mi hai portata via e che non sei andato a lavoro?》
Gli chiedo, e lui come se sto parlando della coso più facile e poco relativa, mi risponde.
《Ma io sto andando a lavoro.》
Non mi stava portando a casa sua?
《Ma non stiamo andando a San Marino, ovvero a casa tua?》
Lui mi guarda e mi dice.
《Vedi, io lavoro là. Trascorro solo 3 mesi l'anno con i "nonni", il resto dell'anno sto qui in Italia.
Condivido la casa con i miei genitori, mio fratello è la sua famigliola. Ti ci troverai bene. O ti ci abitui.》
Mi dice, quindi vivrò in una casona con lo zio e i miei parenti.
Lo zio dice che sono la copia di mamma, quindi. Magari mi accettano facilmente, lo spero...
《Gli piaceró?》
Lui mi guarda e acconsente con un lieve sorriso sul volto.
《Si, oltre che per l'aspetto hai anche il carattere di tua mamma. Mia mamma ti adorerà non appena ti vede, non gli ho avvisati del tuo arrivo. Per evitare che la radio o che il telefono venisse intercettata. Capisci vero, per tutti te sei mia figlia ok, è solo una copertura.》
Annuisco.
《Certo, papà》
Dico scoppiando a ridere, facendo ridere anche lo zio Carlo.

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La Figlia Del FührerWhere stories live. Discover now