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La via in cui siamo è quasi completamente abbandonata, tenuta bene, ma sembra inabitata da un pó di anni, ha un non so che di inquietante, ed incute un pó di paura.
《Linda, sai dove siamo?》
《Non ne ho la più pallida idea, so solo che se torniamo indietro torniamo alla piazza.》
All'improvviso, dal nulla, un cigolio ci fa pietrificare sul posto e ci fa saltare sull'attenti quando da una porta escono due uomini vestiti di nero, simili, troppo simili a quelli che hanno fatto visita alla nonna e al nonno in Svizzera... stanno portando fuori dei signori sulla quarantina e dei bambini...
Li trascinano con forza verso un camion di trasporto del bestiame, i soldati in nero all'inizio non ci notano, e forse è meglio così, ma dopo che dalla casa esce fuori un cadavere di bambino con un foro nella testa, probabilmente da un proiettile di pistola e le guardie hanno una pistola sul fianco e una in mano. Si allertano per un mio singhiozzo alla vista del cadavere, è lì inerme, con del sangue ormai secco che gli cola dalla testa, l'aria si fa fredda, tanto da gelarmi le ossa e il sangue, non sono riuscita a trattenere il singhiozzo. Non appena ci vedono, uno si avvicina a noi, come per tranquillizzarci mostrando le sue mani vuote appoggiando tutte e due le pistole su un gradino lì vicino e continua ad avvicinarsi con passo lento e cauto.
《Non preoccupatevi, non vi faremo niente e neanche ne faremo a loro, lu stiamo solo portando in un luogo migliore.》
Dice il soldato in nero, con un accento tedesco molto marcato, decido di tenere la bocca chiusa e di non fiatare, per la mia incolumità.
《Voi siete nazisti, vero?》
Gli chiese Michele, che pare calmo ma nei suoi occhi si può notare il terrore e la aura spaventata. Con la paura di poter fare la stessa fine...
《Si, lo siamo, ma non dovete avere paura, i bravi bambini non vanno castigati o puniti, comunque io sono SS Alex e lui è il mio collega Jakob.》
Disse tutte le parole con un senso di calma, che stona in questa situazione. Quando nomina il suo collega, questo si gira verso di noi, intanto che che chiude il cassone del furgone.
《Verissimo, i bambini come voi vengono premiati per la bravura e l'intelletto non puniti per cose futili.》
Disse il cosiddetto Jakob.
《Forse potete aiutarci, sapete se di recente qualcuno è arrivato in paese, o qualcuno che si è trasferito con fretta?》
Ci chiese, con un'aria di, datemi una risposta e i fretta!
Io e Michele ci guardiamo per un attimo e con un segno d'intesa, decidiamo cosa dire ma nei nostri sguardi si può notare la paura più totale.
《Non so, signore, io non vivo qui, vivo in fondo alla valle, sto qui nel fine settimana da mia nonna, non conosco tanta gente di queste parti.》
Gli risponde Michele, cercando di mantenere la calma, dopo lo sguardo della guardia si sposta alla velocità della luce su di me, ponendomi mentalmente la medesima domanda.
《E te?》
Mi chiese il nazista.
《Non so molto, sono stata a casa malata per un bel pó di recente, quindi non sono uscita e non ho visto niente di strano fino ad ora. Mi spiace signore》
《Va bene, siete molto educati per la vostra età! Comunque nel caso qualcosa vi turba o notate della gente che si comporta in modo strano o inusuale non esitate a riferirlo in municipio, là troverete uno dei nostri colleghi che saranno più che felici di accogliervi con delle caramelle e pronto ad ascoltarvi e soprattutto a credervi.》
Disse poi indicando la direzione del municipio, ovvero alla piazza dove eravamo prima.
《Ora che ci penso su, voi due che ci fate in questa zona, dei ragazzini della vostra età non dovrebbero recarsi in questi luoghi disabitati, potreste farvi del male e nessuno potrebbe aiutarvi. Comunque non cacciatevi nei casini. E soprattutto non cacciatevi in guai più grandi di voi, è per il vostro bene.》
Disse poi facendoci la ramanzina, anche se è cattivo e ha fatto tanto male, è comunque gentile con noi.
《Ora andate e ci rivedremo ,magari, in giro. Auf Wiedersehen!》
Ci dice in tedesco e poi sia lui che il suo collega salgono sul furgone e iniziano ad allontanarsi, lasciando indietro un cumulo di polvere e la porta dell'abitazione, ora vuota, ancora spalancata. La curiosità di vedere cosa è successo e cosa ne rimane della casa.
Ma decidiamo di non immischiarci e di seguire il consiglio del tedesco, di non "cacciarci in guai più grandi di noi".

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La Figlia Del FührerWhere stories live. Discover now