Acqua che Scorre

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Serie: Betweenus

Tutto cambia forma come l'acqua che scorre, anche tu..

La sala era gremita di diverse persone, alcuni volti li conosceva dalle riviste di gossip lette per caso mentre altri di persona. Team sorrise all'ennesima donna dal nome impronunciabile, se la memoria non lo ingannava era una maratoneta o forse una velocista. Non era mai stato bravo con le facce.

<< Mi scusi ma vado a prendere da bere >> disse alzando il bicchiere di vetro vuoto, quella era la sua migliore via di fuga. La chioma scura annuì leggermente e lui non se lo fece ripetere due volte, si diresse verso il tavolo per prendere qualche cosa che lo anestetizzasse fino alla fine dell'incontro. Gli eventi come quello erano la parte peggiore di essere un atleta olimpico, infondo lui voleva solo nuotare.

Il suo allenatore apparve a pochi passi da lui, aveva sempre il solito cipiglio inflessibile << Hai già salutato lo sponsor? >>. Team annuì in assenso. << Perfetto, tra poco ci sarà il suo discorso, dopo di esso potrai andare a riposarti >> lo avverti l'uomo suadente, Team strinse i denti, poteva farcela a resistere per qualche minuto ancora o almeno lo spero. Quella mattina si era allenato, è le sue spalle glielo ricordavano doloranti eppure non era stanco, non nel senso puro della parola, il nuoto per lui era come camminare o respirare.

Un rumore metallico fece voltare tutti verso il piccolo palco << Prova, prova >> disse un uomo elegante dal palco prima di iniziare << Salve, miei cari ospiti, sono molto felici di accogliervi tutti nella mia dimora oggi per bla bla bla >>. Le ultime parole era frutto della disattenzione di Team, che smise di ascoltare trasformando quella voce in un ronzio di sottofondo, era diventato bravo nell'ignorare la parte noiosa, infondo c'era sempre qualcuno che voleva raccontagli qualcosa a cui lui non era interessato, così staccava l'orecchio mentre un sorriso falso di plastica si disegnava sulle sue labbra, era un metodo testato che funzionava almeno nell'80% dei casi.

Raccolse l'ennesimo bicchiere di quello che gli sembrava Champagne ma non ci avrebbe scommesso. La superficie di bollicine gli ricordava l'acqua, non c'era un vero perché ma gli portava alla mente la piscina della sua università, un luogo sacro per Team. Infondo era lì che aveva incontrato Win, la sua ancora. Con il tempo a far da scultore la loro relazione si era modificata, diventando una routine. Un applauso si levo tra la folla, che avesse finito? Attento riportò la sua attenzione sull'uomo che infatti terminò << E ora vi lasciò a godervi un po' di buona musica >>. Team non se lo fece ripetere una seconda volta, lanciò uno sguardo di intesa al suo allenatore che gli fece un breve cenno di assenso, con passo veloce si diresse verso l'uscita, svuoto il bicchiere in una solo volta e lo abbandonò su un vassoio.

La libertà sapeva di fumo, infastidito tirò fuori le chiavi della macchina e mise in moto, c'era una estrema automaticità in quelle azioni, lo stesso orribile cartellone, la stessa strada sottile, la stessa curve ripida e il medesimo cancello scuro. Appena mise piede in casa si rilasso, socchiuse gli occhi e sospiro esausto. Odiava davvero quella parte del suo lavoro. Le orecchie registrarono un tono familiare chiamarlo << Team sei tornato? >> chiese. L'atleta annuì rincorrendo la fonte di quella voce. Win era seduto davanti allo schermo della televisione che riproduceva un qualche documentario dall'aspetto noioso.

<< Sono a casa >> annunciò accomodandosi al fianco del marito, con familiarità si accomodò tra le sue braccia sussurrando << Odio profondamente dover mettere su un falso sorriso per gli sponsor >>. Una leggera risata risuonò nella gabbia toracica di Win giungendo a Team che aggiunse << Se tu fossi stato lì probabilmente sarebbe stato più divertente >>.  << Mi dispiace, ma non potevo proprio esserci, dovevo finire quella revisione >> disse con dolce amarezza Win. << Una revisione non dovrebbe essere più importante di tuo marito >> lo riprese sbuffando Team. Nessuna risposta giunse, Win si limitò a porgergli una manciata di pop corn senza però ribattere.

Rimasero così avvolti da quella voce fastidiosa che riportava le strane usanze dei pinguini, e Team si addormentò, non seppe bene quando accadde ma tra un battito di ciglia e l'altro, le palpebre calarono senza aprirsi. Percepiva ancora distante il calore familiare di Win ma il resto era tutto ovattato, una sensazione simile al fluttuare. Si ritrovò così risucchiato in un ricordo dell'ultimo anno di università di Win, Team era rimasto a bordo piscina a rilassarsi dopo l'allenamento quando il fidanzato lo raggiunse porgendogli da bere un qualche tipo di bevanda alla frutta di cui però ora gli sfuggiva il nome. La conversazione sulle prime era stata banale, parlarono degli esami che attendevano Team e del prossimo allenamento, ecco però che Win disse qualcosa, una frase che rimase impressa nella mente dell'amante. << Vorrei rimanere così con te per sempre >> mormorò dolce. << Perché non dovresti? >> lo riprese offeso Team.

Win gli aveva rivolto uno sguardo divertito << Sei uno sconsiderato >>. << Non è così >> aveva obiettato Team << Non vedo perché dovremmo cambiare >>. << Nulla rimane cristallizzato nel tempo >>  gli rivelo scuotendo la testa Win << Con questo non voglio dire che in futuro non staremo insieme, forse se ci sarà permesso ti sposerò >>. E lo aveva fatto, infatti. << Solo sarà diverso, io sarò diverso e anche tu. >> terminò il biondo con solennità. << Non voglio essere diverso >> aveva borbottato l'altro inquieto. << Team >> lo aveva richiamato Win dolce << Cambiare non è sempre un male >>. << Quindi vuoi che cambi? >> disse con una smorfia l'amante. << No, non voglio ma accadrà, non posso farci nulla, e neppure tu >> ribatte ancora Win rilassato.

<< Non sei spaventato? >> gli chiese Team inquieto alzandosi nel bordo della piscina. Win alzò lo sguardo verso di lui, per un lungo frangente di tempo gli sembrò che l'amante invecchiasse velocemente, ma poi un sorriso dolce distese le labbra del biondo << Sei davvero sciocco >> disse. Team sbuffo infastidito dandogli le spalle asserì << Questo però non ti ha impedito di amarmi >>. Win rise leggermente alle sue spalle, Team si diresse verso gli spogliatoi consapevole della presenza dell'altro che lo seguiva silenzioso. Aprì il suo armadietto con un gesto secco forse con troppa forza dato che l'altro ragazzo lo scherni << Hulk cerca di non romperlo >>. Il moro si limito a prendere ciò che gli serviva per la doccia offeso, ma prima di lasciare che l'acqua fredda scorresse libera sulla sua pelle disse << Puoi amarmi anche domani? >>. << Si >> rispose senza indugiare l'altro e aggiunse << Ti amerò finché potrò, infondo il tempo è solo....>>. 

Fu con quelle parole che ancora rimbombavano nelle sue orecchie che si svegliò, fu un lento ritorno alla realtà, il documentario stava ancora andando << Ho dormito per molto? >> chiese. Win gli accarezzo con dolcezza i capelli << No, solo una ventina di minuti  >> rivelò. << Ti ho sognato >> ammise il moro allontandosi per stiracchiarsi, i muscoli scricchiolarono dolorosamente. << Davvero? Era un bel sogno? >> chiese curioso Win voltandosi a scrutare il volto dell'amante. << Era un ricordo dell'università, era dopo un'allenamento, parlavamo del futuro a bordo piscina e tu hai detto qualcosa sull'amarmi finché... >> cercò di riportare a galla le ultime parole ma nulla << Non riesco a ricordare le parole che hai usato >>. << Ti amerò finché potrò, infondo il tempo è solo acqua che scorre tra le dita >> completo Win regalandogli un sorriso che somigliava profondamente a quello del giovane del suo ricordo << Ti amo anche oggi, nonostante tutti i cambiamenti avvenuti, ti amo ancora come il nostro primo anno >>. Team rise leggermente scuotendo la testa << Avevi proprio ragione, forse invecchiare non è così brutto se ho te al mio fianco >>. 

Solo Per LuiWhere stories live. Discover now