Katos

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"Regina! Sei mia moglie, non posso permettere che ti capiti qualcosa di brutto!" Una voce sensuale disse, ma era rotta, tanto che pensai si stesse per mettere a piangere.
" Non succederà niente, te lo prometto"
" Ti amo Regina, ti amo da morire"
" Anch'io ti amo, tutto questo è successo solo perché ho scelto te, ma se dovessi rifare la stessa scelta, sceglierei te. Sempre"
Un paio di labbra furono sulle mie ma non vidi chi fu.

Mi svegliai, era un bel sogno, avevo diciannove anni quindi se era un sogno premonitore, sarebbe accaduto un anno dopo.
"Regina, vieni al lago rosso, ti aspetto" una voce nella mia testa disse, pensai di essere impazzita, ma mi alzai lo stesso e andai a fare colazione.

" Buongiorno Regina, dormito bene?" Mia madre mi chiese.

"Continuo a fare strani sogni ma per il resto tutto apposto"

" Vuoi parlarne cara?" Mia madre mi chiese gentilmente.

" No, grazie, Damian, sella il mio cavallo, voglio fare una passeggiata"

" Subito principessa"

"Da sola" 

Sembrava ferito ma non ci feci molto caso. Mi feci una doccia veloce, misi un vestito blu lungo e un paio di stivali di pelle. Sali' in groppa al mio cavallo e arrivai fino al lago rosso. Pensavo di essere da sola, ma li' sulla riva di quel lago trovai Katos.

"Katos"

"Regina, sei venuta" disse lui fissando l'acqua rossa del lago.

" Allora eri tu? La voce nella mia testa?"

" Sì, è il mio potere, riesco a comunicare telematicamente con gli altri"

"Wow"

Guardai l'acqua del lago e si congelo'. Sapevo di essere stata io.

"Credo che questo sia il mio potere"

Lui sorrise.

" Perché mi hai chiamata qua?"

" Volevo conoscerti meglio"

" Okay, mi chiamo Regina, ho diciotto anni, adoro la musica pop rock, amo disegnare, andare a cavallo e fare tutto quello che una principessa fa"

Lui rise un po '.

" Tu non sei come le altre" mi disse accarezzandomi la guancia, il che mi procurò scosse di energia in tutto il corpo. Non mi era mai successo prima.

"E tu che mi racconti su di te?"

" Mi chiamo Katos, ho ventuno anni, adoro la musica rock, principe del regno dei desideri proibiti, mia madre morì quando avevo sette anni, da allora vivo con mio padre nel castello insieme alla nostra servitù."

"Mi dispiace per tua madre"

"Grazie,  sono passati tanti anni anche se il dolore resta, non va mai via, è come una cicatrice nel cuore pronta a riaprirsi"

"Lo capisco" dissi abbracciandolo.

Anche lui mi abbracciò, mi strinse forte come se non volesse mai lasciarmi.

"Per favore, non dire a Hope che ero al ballo"

"Perché?"

"E' una lunga storia"

Annuì e ci salutammo.

"Ci rivedremo, domani?" Mi chiese con la speranza negli occhi.

La principessa della notte (book 1)Where stories live. Discover now