2 capitolo | io e te

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«Gustav dove vai così di fretta?...e poi perché sei vestito così bene?» chiese Georg, «Zitto, ho cose importantissime da fare», «HAI DA FARTI LA TIPA LO SO» urlò Georg, il ragazzo si mise la scarpa e scese di fretta i tre scalini per poi essere letteralmente fuori casa.
Camminò per cinque minut per poi finalmente vedere la ragazza che aveva sognato quella stessa notte,
quella ragazza che voleva a suo fianco, quella ragazza a cui avrebbe dato la vita pur di salvarla, quella ragazza era Milena. «GUSTAV!» esclamò la ragazza per poi andargli in contro e abbracciandolo, «Milena, come va?» chiese il ragazzo, «Non c'è male, tu?»,
«Sto benissimo, anche perché ho appena visto un'ang- NONO NIENTE» si svegliò il ragazzo,
Milena scoppiò a ridere per poi stringergli la guancia con due dita.
Come sempre i paparazzi fecero tutte le foto possibili per poi metterle su tutti i giornali.
«Andiamo dentro?» chiese Milena,
il ragazzo scosse la testa e fece segno di si,
i due si trovarono seduti in un tavolo vicino alla finestra, ordinarono dei dolciumi, «Caspita sei così carino nei miei confronti, sai nessuno si è mai comprato così con me» disse Milena per poi guardare fuori dalla finestra,
«Mi dispiace,  farò di tutto pur di renderti contenta» disse Gustav per poi stringere la mano della ragazza,
i due si guardarono e scappò quel dannato sorrisino a tutti e due.
«Beh, è bello stare qui con te, si sta finalmente in pace, è tutto così perfetto» si aprì così Milena,
*Lei è perfetta* pensò il ragazzo guardandola.
Dopo circa un'ora e mezza, i due uscirono fuori da quel locale e andarono a fare una passeggiata, una lunga passeggiata.
«Quindi non hai un buon rapporto con tua mamma» disse il ragazzo,
«Si, esatto, però dai, vivo con mio padre e mio fratello, ora va tutto bene» disse la ragazza mentre toglieva fuori da una scatola una sigaretta, «Ao, ma sei impazzita?
buttala per terra, subito» le ordinò il ragazzo, «Gustav, almeno tu, cerca di capirmi» disse Milena
«Milena, non fare così, ho capito il tuo passato, ho capito come ti senti, ma non rovinarti con sta merda» disse Gustav, la ragazza prese la sigaretta in mano e la stropicciò, «Se è questo quello che vuoi va bene, ma tanto nessuno tiene a me, figuriamoci della mia salute» si sfogò Milena, «Io ci tengo a te» disse il ragazzo biondo,
«Si e come vuoi dimos-»...
la ragazza non riuscì manco a finire la frase che il ragazzo la prese e la baciò.
Quel baciò durò solo cinque secondi,
che però ai loro cuori durò un'eternità.
«Ecco, te lo dimostro così, va bene?» chiese nervosamente il ragazzo,
Milena, era ancora un po' scioccata dall'accaduto, ma era felice, si vedeva, prese la mano di Gustav e avvolse le dita nelle sue, «Gustav... io, io non so che dire»,
«Non devi parlare tu, è il tuo cuore che capirà da solo quello che il mio gli ha detto con un lieve rumore»
il ragazzo prese delicatamente la mano della ragazza per poi metterla sul cuore di Milena,
«Cosa senti?» chiese il ragazzo
«Il cuore a mille» rispose la ragazza
«Bene, pure il mio» rispose il ragazzo guardandola negli occhi.
«Gustav, non so come descrivere la sensazione» disse sincera la ragazza,
«Confusione, si succede di essere confusi quando si ha un bacio improvviso» disse Gustav,
la ragazza lo guardò attentamente,
ma anche con i mille problemi, ansia, infinite delusioni d'amicizia e d'amore, prese un respiro profondo e toccò di nuovo quelle dannate labbra del ragazzo. Gustav era felice, subito aveva conquistato la ragazza del suo cuore, «Io ti amo Milena» disse il ragazzo, Milena sorrise e lo abbracciò per poi sussurrargli all'orecchio
«Ti amo pure io Gustav».
Il ragazzo, decise di accompagnare la ragazza a casa, mano nella mano, si incamminarono verso la destinazione.
«Beh, allora ci vediamo domani?»
chiese Gustav, «Ovvio» confermò la ragazza, si diedero un bacio a stampo sulle labbra e Gustav si incamminò verso casa.
«Com'è andata?» chiese Tom,
«Ve lo dirò dopo» rispose il ragazzo,
«GUARDA CHE ABBIAMO VISTO
TUTTI QUEL SORRISINO» esclamò Bill, Gustav si morse il labbro inferiole.
«Cazzo, l'ha conquistata?» chiese Georg, «Penso proprio di si» disse Bill
«Daje, uno fidanzato, due single come la merda e uno che la sta cercando» rispose onestamente Georg.
Tom sputò la coca che stava bevendo,
«Io alla ricerca? Nahhh, sono loro che devono venire da me»,
«Ma se hai un mondo intero che ti viene dietro» borbottò Gustav,
«Si ma io non voglio quelle che stanno con me solo per la fama» aprì di nuovo la bocca Tom,
«Allora dovrai stare da solo per sempre, ti conoscono letteralmente tutti, almeno che tu non diventi pedofilo e ti fidanzi con una bambina di tre anni» scherzò Bill, tutti scoppiarono a ridere.
«Vabbè cambiando argomento,
dopo domani abbiamo un'intervista»
disse Bill, «Bill, è la sesta volta che lo ripeti» dissero insieme Georg e Gustav, «Secondo voi cosa starà facendo Gustav?» chiese Georg,
«O una videochiamata con lei, o una lettera lunga come la divina commedia» rispose Tom.
«CAZZO HO SBAGLIATO» si sentì questo dalla camera di Gustav,
«CHE HAI FATTO?» chiese Tom
«HO SBAGLIATO A SCRIVERE UNA COSA» urlò Gustav per farsi sentire da Tom. Gustav, si proprio lui, stava scrivendo una lettera per i suoi genitori che sarebbero partiti per andare in Francia per almeno un mese, «Ok, finito!» esultò felicemente Gustav,  «Bene ora cosa posso fare di bello?» si domandò da solo,
«Mi posso esercitare con la batteria, oppure dormire, ma anche guardare la tv, mmhh non saprei proprio»
si fece mille pensieri, «Vabbè mi metto a dormire, ma prima mi guardo un po' la tv».





spazio autrice: ed ecco a voi il secondo capitolo della storia!❤️
mi scuso di nuovo se ci sono errori grammaticali, spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto questo capitolo!
lasciate un commento per farmi capire se vi piace!🫶🏻ci vediamo
presto con il terzo capitolo<3

tesoro, dove la vuoi la firma?- Gustav Schäfer Where stories live. Discover now