capitolo 9| si riparte da zero

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POV'S MILENA:
cos'avevo fatto di male per meritarmelo?.
Ero davanti a Gustav, mi guardava con sguardo freddo ma allo stesso tempo era triste.
Li con noi c'era pure Beatrice, la sua amica, che secondo i miei occhi mi aveva da sempre nascosto qualcosa.
In quel preciso momento, lei si spostò e si appoggiò delicatamente alla spalla di Gustav, «Senti, mi dispiace tantissimo dirtelo, anche perché abbiamo vissuto dei bei momenti, e non posso negare il fatto di averti amato tantissimo, ma ho trovato un' altra persona, Beatrice, mi dispiace dirtelo così ma, penso che ci dobbiamo proprio lasciare», il mio cuore si è frantumato in infiniti pezzi sentendo le parole di Gustav, l'ho guardato sconvolta ma nello stesso tempo avevo paura di parlargli. «Ah si, capisco, apprezzo che me lo hai detto, almeno non mi hai nascosto nulla» dissi per far capire che non ero arrabbiata. Ho sentito il mondo cadermi addosso con tutte le persone, animali, oggetti, case, macchine, alberi, piante che c'erano dentro. Non riuscivo a muovermi, o per lo meno, se lo facevo potevo cadere in crisi.
Chiusi gli occhi e respirai, sentivo delle braccia che toccavano il mio corpo, era Beatrice, «Anche se non ho mai avuto l'opportunità di dirtelo, ti voglio bene, ma è arrivato il momento in cui Gustav stia con un'altra persona, e ti prometto che lo tratterò come tu hai trattato lui» mi disse, l'abbracciai pure io, «Adesso dobbiamo andare Bea, poi si fa tardi per l'appuntamento» bisbigliò Gustav,
«Ah emh, beh Beatrice, prendi questo» mi tolsi il braccialetto che mi aveva regalato Gustav per poi darglielo, «Oh grazie, ma Gustav me ne ha già dato un'altro» rispose la ragazza, «Per la nostra amicizia?» le proposi, «Va bene, per la nostra amicizia», Bea si mise il braccialetto e poi i due piccioncini scapparono per andare all'appuntamento.
Andai di sopra e iniziai a prendere le mie cose: maglie, collane, giacche, felpe, gioielli ecc...
Appena scesi di sotto per andarmene, decisi di fare una cosa.
«Bill, Georg, Tom venite un' attimo qua» dissi, in un lampo tutti e tre scesero di sotto, «Perchè hai una valigia?» chiese Tom, avevo le lacrime agli occhi, non riuscivo a parlare, «È finito un capitolo della mia vita, mi dispiace dirvelo così, ma io e Gustav ci siamo lasciati e per lasciargli lo spazio ho deciso di riandare a vivere con mio padre e mio fratello» dissi singhiozzando, Bill mi guardò sconvolto per poi abbracciarmi, Georg era immobile, doveva ancora realizzare l'accaduto, invece Tom, beh non lo avrei mai detto, ma gli stava cadendo una lacrima sul volto, «Non piangere Tom, vi verrò a trovare, tranquilli, infondo non è colpa vostra ma nemmeno di Beatrice e di Gustav, è solo colpa del destino» dissi per poi schiarirmi la voce. Bill non si era ancora staccato da quell'abbraccio, lo sentivo mentre faceva dei sospiri dove certe volte gli scappava qualche lacrima. Pogiai un mia mano attorno alla sua schiena, «Bill, ti ho sempre reputato come un fratello ma non di sangue, non ti abbandonerò mai, tu invece, Georg, sei stato sempre al mio fianco, ti terrò per sempre con me, invece tu, Tom, pure tu sarai indimenticabile, ricordatevi, potete scrivermi o chiamarmi in qualsiasi momento, sarò lì ad ascoltarvi, anche quando morirò» dissi per poi asciugarmi le lacrime.
Per ultimissima cosa, abbracciai tutti e aprii la porta, «Sarete sempre nel mio cuore, ovunque io andrò», chiusi la porta e con la calma del mondo, mi sono incamminai per andare verso la mia vecchia casa dove mi aspettavano mio padre e mio fratello, con le cuffie ad altissimo volume e il berretto che mi copriva gli occhi, cercavo di nascondere le lacrime.





SPAZIO AUTRICE: marò, sto piangendo pure io, vabbè, scusate se è corta e anche per gli errori grammaticali, sarà la fine? chissà forse no🤫 cosa ne pensate di questo capitolo? fatemi sapere la vostra, un bacione a tutti voi🫶🏻

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⏰ Última atualização: Aug 30, 2023 ⏰

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tesoro, dove la vuoi la firma?- Gustav Schäfer Onde histórias criam vida. Descubra agora