capitolo 7|l'amichetta

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POV'S MILENA:
mi ero appena svegliata, sentivo a malapena gli uccelli fischiare, ma vedevo perfettamente tutto il sole che illuminava la stanza, al mio fianco stranamente non c'era nessuno, avevo pensato che Gustav si era già svegliato per farmi una sorpresa. Mi stiracchiai e con tutta la calma del mondo mi sono alzata. Per prima cosa, sono andata in bagno, mi sono lavata la faccia e mi sono fatta una mini skinkare. Nel mentre che la maschera agiva, decisi di vedere cosa mettermi quel giorno, dei pantaloncini e un top? nah troppo banale, dei jeans e una maglia larga? troppo caldo,
aprii l'armadio di Gustav e feci un piccolo sorriso, presi una sua maglietta marroncina e mi misi i miei pantaloncini neri attillati. Stavo benissimo. Sono ritornata nel bagno per levarmi la maschera e pettinarmi i capelli, sbadigliavo ogni due per tre, non mi ricordavo a che ora ero andata a letto precisamente, ma sicuramente tardi. Di truccarmi non avevo voglia, così mi prepari e andai di sotto.
Speravo che ci fosse Gustav con un bel cornetto e un cappuccino, ma invece... Si, c'era Gustav, ma nemmeno l'ombra del cornetto o del cappuccino, al loro posto c'era una ragazza, capelli rossi, lunghi e mossi,
guardai male Gustav, ma lui, non si era minimamente accorto della mia presenza fin che non ho fatto cadere per sbaglio una candela che si trovava sopra a un cassetto. «Ma santo il signore» dissi per poi coprirmi la bocca, sentivo Gustav ridere, quando alzai lo sguardo, lui si stava alzando per venirmi incontro.
«Buongiorno principessa» sentì la sua voce squillare per poi ristringersi in un sorriso, ero tutta in ansia, ma anche gelosa della ragazza con cui stava parlando, sentivo che c'era qualcosa di strano, la ragazza non si era ancora girata, nemmeno quando ho fatto cadere la candela.
«Ti presento una mia amica, non essere gelosa» mi abbracciò da dietro e poi mi riempì di bacini sul collo, beh dai almeno si è comportato bene.
Gustav mi fece sedere al suo fianco, capiva che nelle mie vene c'era solamente gelosia, infatti ogni due per tre mi guarda e diventava un po'rosso. «Oh piacere Beatrice, tu sei la ragazza di Gustav giusto? è un piacere conoscerti!» disse per poi porgermi la mano, all'inizio non volevo stringerle la mano, ma poi ho dovuto perché Gustav mi stava fissando seriamente.
Ho stretto la sua mano ma nella mia mente era come se io non l'avessi mai conosciuta, non volevo nemmeno sapere come si chiamava ed il perché era qui, volevo solo prenderla e mandarla via. Dopo un po' ho sentito la mano di Gustav che mi accarezzava la gamba, ma non mi faceva effetto, stavo fissando la ragazza sorridendo, si con un sorriso finto. Sentivo gli occhi di Gustav addosso, non capivo il perché, così mi sono alzata e sono andata in cucina a prendere da mangiare. Vedevo che Gustav era deluso da come mi comportavo, ma come vuoi che reagisca? un giorno mi sveglio, nessuno era al mio fianco, mi preparo, scendo di sotto e mi ritrovo una tipa che parla con il mio ragazzo, non so vuole che gli prepari la torta?.
Presi il mio cappuccino e dei biscotti, senza dire niente a nessuno, sono andata fuori cercando di dimenticare tutto, o per lo meno, cercare di mantenere la calma. Mentre mi stavo godendo il mio cappuccino, ho sentito la voce di Bill e di Georg venire verso di me, «Ma chi é quella ragazza la dentro con Gustav?» mi chiese Georg,
sbuffai e poi risposi «Una tipa che se non sparisce io giuro che la mando al pronto soccorso come la persona più grave da aiutare» i due ragazzi mi guardarono e poi scoppiarono a ridere, «Si chiama tipo Benedetta, nono, Beatrice» dissi, «invece Gustav sarà il suo Dante» disse Bill per farmi ingelosire, chiusi gli occhi e insultai nei peggior modi quella ragazza.
Dopo un po', rientrai in casa e la ragazza non si era ancora scollata da Gustav, la voglia di prenderla per i capelli e sbatterla a terra cresceva ogni secondo, ma non potevo perché Gustav mi avrebbe preso per psicopatica. Guardavo attentamente dove mettere i piedi ma soprattutto le mani, non volevo stare con loro, presi il telefono e ritornai in camera.
Sentivo qualcuno che bussava alla porta, ero sicura che era Tom con le sue battute mattutine, quindi dissi «Avanti». In quel momento speravo che al posto di quella persona ci fosse per davvero Tom, che anche se fa battute squallide almeno riusciva a farmi sorridere, invece no, c'era Gustav. Scommettevo che mi voleva fare la solita ramanzina del perché mi sono comportata male. Lui mi guardò e si avvicinò, «Sei troppo gelosa, non devi prendertela con lei ma nemmeno con me», evitai il suo sguardo, lui mi afferrò il braccio e iniziò a stringerlo,
ma non lo guardai comunque, sbuffò ma poi mi diede dei bacini sulla guancia mentre mi abbracciava, «Daii non fare così, io amo te non lei, l'ho conosciuta due giorni fa e poi non é la mia ragazza ideale» mi disse, io lo guardai seriamente e mentre cercavo di andare di nuovo di sotto, lui mi prese per i fianchi e mi baciò.
«Hai capito adesso che ti amo?»
non potevo negare che ero rossa in faccia, anche perché si vedeva chiaramente, lo abbracciai fortemente, «Ti amo anch'io Gustav, é solo che sono molto gelosa e anche permalosa, quindi quando parli con una ragazza qualsiasi é normale che io diventi seria da far schifo e non rivolgo la parola a nessuno» dissi





SPAZIO AUTRICE: ecco il settimo capitolo della storiella 🫶🏻 vedo che vi sta piacendo tanto e di questo ne sono contenta, grazie tante per il supporto, scusate se ci sono errori grammaticali.
un bacino a tutti e ci vediamo con il prossimo capitolo

tesoro, dove la vuoi la firma?- Gustav Schäfer Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon