12ª

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Candite

Ero sdraiata sul letto e al mio fianco Levi dormiva tranquillo, ormai eravamo agli sgoccioli e presto si sarebbe tenuta la famosa riconquista di Shiganshina: accarezzai la mia pancia sentendo formarsi un piccolo sorriso sul mio volto.
"Chissà se avrai gli occhi di Levi...piccola creatura" mi facevo film su come sarebbe potuto essere, i capelli corvini e gli occhi ghiaccio di Levi, o i miei capelli rossi e gli occhi neri? Questo era un bel dilemma.
-A che pensi?- mi chiese Levi con un occhio aperto, sussultai distogliendo subito le mie mani dalla mia pancia.
-Ah ehm, pensavo a che mangiare stasera- dissi io al volo, era una grandissima bugia, ma come potevo dirgli che aspettavo suo figlio?
Lui fece una piccola risata mettendo poi una mano sulla mia pancia.
-E che mangerai sentiamo- disse facendo dei piccoli cerchi immaginari con il dito.
-Ehm...chiederò a qualcuno della mensa di prepararmi un po' di riso...-
-Certo che avevi un gran bel sorriso per un po' di riso...- gli diedi un piccolo schiaffetto sulla fronte, scoppiammo a ridere insieme. Ma come poteva darmi davvero corda? Come poteva non capire che aspettavo suo figlio?
Forse era il momento di dirglielo: di buttarglielo lì e vedere che faceva, ma la paura di essere abbandonata predominava qualsiasi altra cosa.
-Tutto bene?- mi chiese guardandomi in faccia, scossi la testa allontanando quei pensieri.
-Sisi, vado in mensa- dissi io alzandomi, mi alzai dal letto e mi diressi verso la mensa del rifugio, nel mentre incontrai vari soldati che salutai con un cenno di capo, mi sembrava di vivere con un mantello invisibile sulla pancia.
"Chissà, magari non hanno il coraggio di chiedere perché sanno che sarebbe di Levi" dissi io guardando verso il basso.
-Allora? come sta il mio nipotino??- alle mie spalle si palesò Hanji, mi partii in automatico una gomitata che finì sul suo braccio, mi girai a guardarla: la ragazza rideva a crepapelle portandosi una mano sulla pancia.
-No Hanji non fa ridere...- dissi io bianca in faccia, lei smise di ridere ricomponendosi, poi mi affiancò e insieme ci dirigemmo verso la mensa.
-Gliel'hai detto?-
-No...-
-Ma come sarebbe no?! Ormai è evidente...- disse lei arrabbiata, la guardai triste cercando di trasmetterle quello che pensavo.
-Non devi preoccuparti Candi...capirà davvero ne sono certa, devi prendere coraggio...- disse lei dandomi una pacca sulla spalla.
Presi un respiro profondo e annui, ma sapevo benissimo non sarei riuscita a dirglielo nemmeno questa volta.
Una volta giunte a mensa, presi il mio riso bianco e andai a sedermi al tavolo di Mikasa e Armin, anche loro mi chiesero come stessi, e anche loro mi chiesero se avessi parlato con Levi.
-Aaaaaaa ancora? No non gliel'ho detto...-
-Cosa?- mi pietrificai, mi girai incrociando subito lo sguardo del corvino, scossi la testa.
-Ma nulla, è un'assurdità...-
-Parla...-
-Non ora- dissi io facendo notare ciò che ci stava attorno. Allora lui mi prese per il braccio e mi trascinò via dalla mensa.
-Il mio riso...- dissi io triste, ma ormai era diventato come un toro quando vede rosso.
Chiuse la porta alle sue spalle facendo un giro di chiave.
-Allora...che mi devi dire- disse lui sedendosi su una sedia, deglutii a fatica guardandolo con aria rassegnata, sospirai.
-Sono incinta- il ragazzo rimase in silenzio, mi scrutava con quei suoi occhi color ghiaccio, io ero lì lì per piangere.
-È tuo Levi...- dissi poi, il ragazzo rimase impassibile, ormai avevo capito che non c'era nulla da dire o da fare.
-Mi dispiace...- dissi poi, feci per uscire, ma lui mi prese per un braccio e mi fece girare, mi avvolse nelle sue braccia: stava piangendo mentre la sua mano accarezzava i miei capelli.
-Grazie Candite...grazie mille...tu mi hai regalato una gioia indescrivibile...- disse poi tra i singhiozzi, ricambiai l'abbraccio, cadendo in una valle di lacrime insieme a lui.
-Tu...tu devi riposare...e non devi sforzarti- presi le sue guance tra le mani e baciai dolcemente le sue labbra.
-Tu non devi preoccuparti Levi...stiamo bene- dissi sorridendo, presi la sua mano e la misi sulla pancia. Sorrise all'unisono, era da tanto che non vedevo i suoi occhi brillare in quel modo.
-E ora? Che farai?- chiesi, lui ritrasse la mano dalla pancia e mi sorrise prendendo la mia mano, mi condusse fuori dalla camera.
-Dove mi stai portando?- chiesi io non capendo.
-Da Erwin mi sembra ovvio- disse sorridendo.
Arrivati alla sua camera, Erwin fece un sorriso cordiale.
-Divento papà- disse Levi, sembrava un bambino dopo aver comprato un gioco nuovo.
Erwin rimase esterrefatto, poi sorrise abbracciandomi stretta a lui.
-Congratulazioni ragazzi miei, sono così felice per voi- disse poi sorridendo ad entrambi.
A quel punto Levi andò a comunicarlo ai piani alti, e in men che non si dica tutto il quartier generale sapeva della mia gravidanza, tutti vennero a congratularsi con me.
-Divento ziaaa- urlò Sasha venendomi incontro, la abbracciai scoppiando in una risata sonora.
Quella sera tutti festeggiammo, tutti i soldati avevano vino a volontà e carne, io e Levi eravamo felici...c'era musica e c'erano balli e canti...
Eravamo tutti felici.
Inconsapevoli di quello che sarebbe successo pochi giorni dopo.

To be continued...

Bad World ~ Levi Ackerman Donde viven las historias. Descúbrelo ahora