Fine Prima Parte

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Levi's POV

L'acqua bolliva sul fuoco, la stanza era silenziosa tralasciando il rumore delle bolle che salivano a galla, il mio corpo era nudo, tranne per i pantaloni che mi coprivano le gambe: era stato bellissimo fare l'amore con la persona che più amavo, era bellissimo sentirmi parte integrante di lei, essere dentro il suo corpo mentre la sua voce gemeva il mio nome come non mai. I brividi mi percossero la schiena, tolsi l'acqua dal fuoco, rovesciando il liquido nelle due tazze, avevamo entrambi bisogno di una tisana rilassante.
Dei rumori suscitarono il mio interesse, lasciai che la tisana si raffreddasse avvicinandomi ai rumori che si facevano sempre più chiari: erano delle voci non conosciute da me.
-Allora? Dove si trova Candite Clarke?- chiese una voce, sentii anche il rumore metallico dei fucili, sgranai gli occhi rimanendo immobile.
-Cosa vi interessa saperlo?- chiese uno dei nostri uomini con tono ribelle, sentii il fucile alzarsi, dedussi che quella persona gli aveva puntato il fucile alla faccia.
-Siamo della gendarmeria centrale, e siamo qui per arrestare Candite Clarke per ribellione all'anarchia! Condanneremo a morte tutti quelli che ci intralceranno! Vedi di fare meno l'eroe e di dirmi dove si trova la ragazza- sentii il nostro uomo deglutire con fatica.
-Era nella stanza del capitano Levi, l-la 314- gli disse lui, i passi si allontanarono, avviandosi velocemente per i corridoi del dormitorio.
Candite si stava facendo la doccia, ero sicuro che non sarebbe mai riuscita a sentire i loro passi arrivare, ma soprattutto non sarebbe mai riuscita a contrastare 3 o 4 uomini armati: lasciai le tisane sul lavello andando a passo spedito in direzione della mia stanza.

Candite's POV

Infilai una delle magliette di Levi aspettando che il ragazzo portasse le due bevande calde, sospirai sdraiandomi sul letto, avevo appena fatto l'amore con l'unica persona che mi conosceva davvero, capendo che lui non mi avrebbe abbandonata per nulla al mondo: feci un sorriso abbracciando il cuscino in modo affettuoso, ero felice ma allo stesso tempo la stanchezza della prima volta si faceva largo in me.
Mi sedetti sul letto guardando da lontano il calendario, posizionato a pochi metri di distanza dal letto: mancava poco al mio diciottesimo compleanno, mancava poco alla mia maggiore età, sospirai un'altra volta ributtando la testa sul cuscino.
'Da quanto ci mette così tanto a preparare la tisana?' mi chiesi capendo che erano passati ormai 20 minuti, sentii dei passi avvicinarsi, scattai seduta sul letto, la serratura si aprì velocemente e dalla porta corse dentro Levi che si chiuse subito la porta alle spalle, girando poi la chiave nella serratura: aveva il fiatone, posò le mani sulle ginocchia recuperando fiato, mi alzai in piedi avvicinandomi a lui.
-C-Che succede?- chiesi spaventata io, Levi portò subito lo sguardo su di me, mi prese per il polso, iniziò a guardarsi in giro, cercando disperatamente qualcosa.
-Levi...che sta succedendo?- il ragazzo continuò a non rispondermi, non la smetteva di guardarsi in giro, gli presi il volto tra le mani facendo unire le nostre labbra in un semplice bacio a stampo: in un attimo il ragazzo si calmò subito, ci guardammo negli occhi.
-Ora mi spieghi che sta succeden...- la porta cominciò a sbattere forte, sussultai mentre Levi si affrettò a mettersi davanti a me come per proteggermi.
-Clarke! Sei dichiarata in arresto per ribellione all'anarchia!- urlò una voce a me sconosciuta, cadetti seduta a terra, Levi si girò verso di me aiutandomi subito a rialzarmi.
-Non permetterò che ti prendano! Te lo giuro Candite!- mi disse il ragazzo, la porta si sfondò, rivelando 4 uomini del corpo di gendarmeria armati di fucili: il cuore si fermò in gola, Levi teneva stretta la mia mano, come se avesse paura che ci separassero.
-Si sposti, capitano- lo suscitò uno dei gendarmi, Levi non si smosse di mezzo millimetro, il gendarme fece una lieve risatina: uno di loro si avvicinò a Levi, dandogli il fucile sulla tempia, facendolo finire in uno stato di semi coscienza.
-Levi!- urlai io candendo in ginocchio di fianco a lui, subito venni presa dai polsi, mi ammanettarono: cominciai a dimenarmi in direzione del ragazzo, un gendarme mi colpì con il fucile, facendomi finire nello stesso stato di Levi, ma non demorsi nemmeno un istante, non potevo lasciarlo così, non in quello stato, non così su due piedi.
-Lasciatemi aiutare Levi, vi prego, dopo mi lascerò arrestare senza storie, lo giuro- implorai io con voce spezzata capendo cosa sarebbe successo, il gendarme mi liberò dalle manette: mi buttai in ginocchio di fianco al ragazzo, posandogli la testa sulle mie gambe.
-C-Candite...-
-Non preoccuparti, sto bene...Levi...non so cosa sta succedendo, ma qualunque cosa succeda, tu non ti preoccupare per me! Bada ad Eren, proteggilo, aiutalo...se non vuoi farlo per lui allora fallo per me, non so se ci rivedremo, in tal caso, ti prego scordati di me! Tu non devi soffrire! Sopravvivi! Vivi! E libera l'umanità...fallo per me...fallo per noi- delle lacrime cominciarono a bagnarmi il viso, alcune di esse finirono anche sul volto di Levi, il ragazzo mi guardava a malincuore, aveva capito anche lui,  sapevo che sarebbe stata dura per lui, ma sapevo anche che ce l'avrebbe fatta.
-C-Candite...grazie, grazie per avermi fatto scoprire cosa vuol dire veramente amare...e scusami se non sono stato la persona perfetta, io ti odiavo perchè sapevo di non poterti avere...mi sbagliavo di grosso Candite...perdonami...- disse lui lentamente, le lacrime aumentarono insieme al senso di colpa che era nato in me.
-Shh, sta zitto idiota, non sforzarti- lo rimproverai io con un sorriso amaro sul volto.
-Tempo scaduto, salutalo per sempre Clarke- disse divertito uno dei gendarmi, depositammo Levi sul letto, il ragazzo chiuse definitivamente i suoi occhi e mi resi conto che quella sarebbe stata l'ultima volta che li avrei visti in tutto il loro splendore, i gendarmi si affrettarono ad ammanettarmi, mi guidarono fino a fuori il quartier generale e sotto gli occhi di tutti gli uomini del corpo di ricerca, lasciai la squadra: arrivammo davanti ad una carrozza, mi fecero salire senza esitare.
-Parti!- ordinò il gendarme, la carrozza partì, sotto i miei occhi tutto andava veloce, il paesaggio notturno del distretto di Trost sembrava un paesaggio senza fine, lasciai che delle lacrime solcassero le mie guance mentre i gendarmi cominciarono a ridere ma non diedi peso alle loro risate: così finì la mia vita come componente del corpo di ricerca, così finì la mia storia d'amore, durata troppo poco per me, così finì il senso della mia esistenza, mentre la carrozza andava velocemente verso una parte indefinita di Trost.

Levi's POV

Era tutto buio, tutto era nero come se il sole avesse smesso di scaldare e illuminare la terra, ma in fondo era così per me, no?
Aprii lentamente gli occhi, la luce del sole entrava nella stanza, infastidendomi. Mi alzai seduto sul letto guardandomi intorno, una figura femminile dormiva beatamente nella sedia accanto al mio letto, in lei vidi tutto quello che non avrei mai più rivisto: Candite, guardai la stanza sperando che prima o poi quella ragazza entrasse dalla porta, con quei suoi capelli color mattone scompigliati, quei suoi occhi dalle sfumature smeraldo e con l'espressione stanca ma felice nel vedermi sveglio; eppure mi dovetti convincere del fatto che non l'avrei mai più rivista. Sentii il fiato mancare mentre le paure si facevano avanti in me invadendo completamente il mio animo, le lacrime invasero il mio viso e una burrasca si scatenò nel mio cuore: di tanto in tanto usciva qualche urlo pieno di dolore, come se volessi liberarmi da quel macigno che avevo addosso.
-Calmati Levi!- Hanji si avvicinò a me stingendomi nelle sue braccia, non esitai a stringerla a me, aumentando le urla e le lacrime, era tutto finito, tutta la mia felicità era scomparsa.
-Non c'è l'ho fatta Hanji! Me l'hanno portata via un'altra volta e questa volta per sempre! Perchè? Perchè non riesco a proteggere le persone che amo di più! PERCHÈ?!- urlai io esasperato, la presa di Hanji aumentò, lei era l'unica persona a vedermi disperato, era l'unica che capii cosa fosse Candite per me: ma ora avevo perso tutto, i gendarmi erano riusciti a prendere il pezzo centrale del mio mondo, riducendo tutto in briciole.
Era affranto, distrutto, stanco, disorientato e arrabbiato, non avevo chiesto tanto, solo una vita normale, avevo semplicemente chiesto di ricominciare: riuscii a calmarmi un attimo, riprendendo il controllo delle mie azioni, lasciai Hanji, la quale cominciò a darmi delle leggere pacche sulla schiena.
-Ce la farai Levi, alla fine c'è l'hai sempre fatta-
-È diverso Hanji...è molto diverso...era tutto il mio mondo, e ora che lei non c'è più, tutto è andato in frantumi- dissi io irritato, la ragazza emise un piccolo sospiro alzandosi dalla sedia.
-Io vado da Erwin, un gigante gli ha mangiato un braccio, se ti va raggiungici pure- detto ciò uscì dalla porta, il silenzio persisteva, era molto rilassante ma avrei voluto che quel silenzio fosse interrotto, ma non da una persona qualunque, io volevo che quel silenzio fosse interrotto da Candite.






Il capitano Levi riuscì ad andare da Erwin, si sciacquò bene le strisce di argentee che partivano dai suoi occhi, evitando così eventuali domande.
Era così disorientato e stanco, che per poco non sbagliava stanza, il ragazzo respirò profondamente cercando di riacquisire la calma perduta, ma non ci riuscì: quella ragazza era come una dose di camomilla iniettata nelle vene per lui, era quel colore caldo che gli ridonava i bei momenti, era il sole che illuminava le sue giornate.
Ma come il sole si poteva spegnere da un momento all'altro, anche il suo sole si spense, lasciando il ragazzo nel freddo buio che si era lasciato alle spalle per mesi: ormai si era convinto di non rivedere mai più la ragazza, ma quello che lui non sapeva, è che lei si trovasse a qualche chilometro di distanza, dietro alle sbarre, era viva, stava bene se non per qualche livido che le copriva la sua pelle biancastra.
Era lì da solo una notte, ma aveva già patito le pene dell'inferno, stava male lì, stava male senza la sua metà, ma era felice, sapeva che sarebbe riuscita ad uscire, rincontrando così la sua dolce metà, dalla quale non poteva stare alla larga più di tanto.

Fine prima parte
To be continued...

Bad World ~ Levi Ackerman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora