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Taehyung aveva una routine,anzi, uno schema ben preciso che ogni mattina compiva;si alzava alle sei in punto,si  vestiva e andava a fare una passeggiata di un'ora attorno al luogo dove abitava, poi, andava in un market dove comprava la sua solita bevanda al guaranà e qualche snack che mangiava seduto nei tavoli lì fuori, gli piaceva particolarmente guardare gli uccelli che si appoggiavano sui fili elettrici o le persone che, frenetiche, correvano verso il pullman, per non far ritardo né a lavoro né a scuola, gli dava un senso di pace che non avrebbe scambiato per nulla al mondo.

Alle otto meno qualche minuto ritornava a casa per salutare la madre, prima che essa andasse a lavorare, e tutta la magia improvvisamente svaniva, sentendosi un peso per lei.

Avere venticinque anni, vivere ancora con sua mamma e sua nonna ma soprattutto, essere disoccupato, lo faceva sentire una nullità.

“Prepara la colazione alla nonna, amore, tra qualche minuto si sveglia..” gli disse la madre, riscuotendolo dai suoi pensieri, prima di lasciargli un bacio sulla guancia morbida, lei era una bellissima donna, dai capelli biondi tinti,alta un metro e sessanta proprio come lui, dai seni prosperosi, Lee Chaerin era una ragazza madre, che aveva cresciuto i due figli con la propria di madre, dopo esser diventata vedova troppo presto.

“Lo faccio sempre, mamma..buon lavoro, fai la brava, mi raccomando” sorrise appena facendosi accarezzare, prima di ricevere un bacio sulla guancia che fece uno schiocco abbastanza forte.

La donna se ne andò, lasciandolo solo con la nonna, andò subito verso la cucina, mettendosi a lavoro; amava cucinare ed era anche modestamente bravo, addirittura sua nonna, serissima sul cibo, osannava la sua cucina.

Mise una padellina sui fornelli, rompendo un uovo dentro, condendolo subito dopo, aprì il cuociriso immancabile nella loro cucina, mettendone un po' dentro una ciotola bianca, con dei ricami blu.

“Buongiorno Taehyungie” lo salutò la nonna, entrando nel cucinotto;la bellezza della madre proveniva sicuramente da lei, che anche nei suoi settantacinque anni manteneva una bellezza invidiabile.

“Nonnina, ben svegliata” sorrise Taehyung, lasciando qualche secondo i fornelli per baciare sua nonna sulle guance,si dovette abbassare lievemente,di certo l'altezza non correva in quella famiglia, con la donna di appena un metro e cinquanta.

“Taehyung caro, che stai preparando di buono?” domandó sorridendogli appena, facendo sparire gli occhi piccoli.
“Riso fritto con uovo, il tuo preferito” rispose accennando una risatina, portandola sottobraccio verso la cucina.
“Quando troverai un marito dovrai stare attento a non farlo far ingrassare, sai?” scherzó la nonna, guardando la pietanza che cucinava, dicendo quella frase con semplicità.

Difatti, tutti nella sua famiglia conoscevano il suo orientamento sessuale, accettandolo subito, persino la nonna, vecchio stampo, aveva sin da subito iniziato a chiedere di un fidanzatino e non più della fidanzatina.

“Nonna!” rispose ridacchiando, facendo saltare in padella il riso, quasi pronto.

“Dico solo la verità, bimbo mio” gli prese una guancia, stringendola appena.

Taehyung amava sua mamma e sua nonna, per loro avrebbe dato volentieri la vita, anche solo per concedergli loro cinque minuti in più.
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“Yuna, sei licenziata” disse con voce bassa e dominatrice, Jeon Jeongguk di trentotto anni, compiuti qualche mese prima.

Quella, probabilmente, era la terza o quarta baby-sitter/cuoca che licenziava in due mesi, e la colpa era solamente del figlio Soobin, un adolescente troppo viziato, lo aveva fatto venir lui su così.

Era solo primo pomeriggio, e il figlio l'aveva chiamato dicendo che non voleva più quella ragazza, che era noiosa e insopportabile, solita scusa.

“M-ma signore..” cercò di opporsi, senza successo, ormai Jeongguk aveva già deciso, doveva trovare immediatamente qualcun'altro che la sostituisse.
L'uomo si toccò con l'indice e il pollice il ponte del naso, massaggiandolo appena, era così dura essere padre di quel mascalzone.

Prese il cellulare, dopo qualche minuto, chiamando un numero a cui era fedele.
“Christopher.. Si, puoi vedere se trovi qualche sostituto? Ho licenziato l'ultima ragazza.. Te ne sarei grato, va bene, grazie” non durò molto la chiamata, solo il tempo di avvertire un suo caro amico.

Jeongguk tolse gli occhiali da riposo, riponendoli sulla scrivania di legno massiccio,si slacció i polsini e tolse la giacca nera, per quel pomeriggio si sarebbe riposato, parlare col figlio era una cosa inutile, sapeva già avrebbe negato tutto, si alzò avvicinandosi lì dove aveva riposto alcuni alcolici, prese un bicchiere di cristallo versando del liquido ambrato nel bicchiere scintillante.

Taehyung ricevette una chiamata, nel tardo pomeriggio, era suo cugino Christopher, si alzò, andando verso il bagno, per non svegliare la nonna che stava facendo il suo solito pisolino pomeridiano.

“Ei Chris, tutto bene?”domandó e la voce squillante del ragazzo 'inondó' il suo orecchio, quasi stordendolo.

“Taehyung, ciao, senti..stai ancora cercando lavoro, giusto?” domandó, andando subito al punto.
Il ragazzo subito si mise dritto, un lavoro sarebbe stato perfetto in quel momento.

“Si, assolutamente”rispose velocemente, facendo muovere i capelli castani.
“Il signor Jeon sta cercando un cuoco e un baby-sitter per suo figlio, a partire da do-” stava dicendo il ragazzo, ma venne fermato ancora prima di finire “Si! Certo, va bene, mandami l'indirizzo” rispose con la speranza in cuore.
Avrebbe cambiato la sua vita, ne era sicuro.

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Siamo giunti al primo capitolo, un po' da introduzione, questa è la madre :3

-Siamo giunti al primo capitolo, un po' da introduzione, questa è la madre :3

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