009|➷

1.2K 93 31
                                    

L'ora di pranzo era arrivata, e i due ragazzi stavano pranzando, parlando e ridacchiando assieme.

"A scuola ne ho combinate di tutti i tipi, davvero..prima non ero calmo come sono ora, te lo giuro" ridacchió appena, Taehyung, scuotendo la testa mentre mangiavano.
"Non ci credo..per niente" ridacchió Soobin guardandolo.
"Mh, ero sempre quello che rimproveravano in classe, ma infondo il mio compito era far divertire, no? E poi, addirittura abbiamo lanciato la carta igienica da tutte le parti l'ultimo giorno di scuola, è stata una bellissima giornata, beh..finché più tardi il mio ex non mi ha lasciato, ma quella è un'altra storia" scosse appena la testa con un sorrisino che aleggiava sul suo volto.

Ormai erano passati più di cinque anni e non stava più male per quel ragazzo che dal primo giorno gli aveva rubato il cuore.

"Se.. Posso chiedere, a che età hai capito essere gay?" domandó curiosamente Soobin, posando le bacchette di metallo nel piatto quasi vuoto.
Taehyung accennò un sorrisino furbo, mettendo in bocca un'altro boccone di cibo "Perché? Sei in uno stato confusionale?" domandó alzando un sopracciglio, scrutandolo.
"Eh?! No! Cioè non c'è niente di male, ovviamente, ma sono attratto dalle ragazze io.."rispose scuotendo piano la testa "É per un'altra cosa che l'ho chiesto.." continuò poi.
"A quattordici anni ho iniziato ad avere i miei dubbi ma ancora evitavo la questione, dicendo che era impossibile..ma poi mi è iniziato a piacere Yoongi, il mio ex ragazzo e da lì ho capito che le ragazze proprio non mi piacevano" rispose, scuotendo appena la testa ripensando alle sere in cui cercava sul pc dei porno etero, e non succedeva proprio niente, a meno che non guardasse il ragazzo
"Oh..e una persona può capirlo anche quando è più maturo,dici? Verso i trenta.." borbottó abbassando lo sguardo.

Aveva letto anche lui delle notizie, il padre che era stato avvistato con qualche ragazzo in diverse occasioni.

Ma non ci aveva mai creduto, non chiedendo mai nulla al padre.

"Più che altro uno a trent'anni credo possa accettarlo, non capirlo..certe cose, certi impulsi si capiscono molto prima" rispose semplicemente, pensando si riferisse al signor Jeon.
"Presumo di sì allora.."annuì Soobin, facendo cadere lì il discorso.

Passarono poi anche il pomeriggio assieme, a giocare ai videogiochi, Taehyung lentamente stava capendo i meccanismi del gioco ed una volta era riuscito anche a batterlo.

"Aishhh come mi sono fatto battere da te, me lo spieghi?" domandó incredulo il ragazzo, buttando sul letto il joystick nero, era passate da poco le cinque del pomeriggio e Taehyung doveva avviarsi verso la cucina.
"Sto diventando bravino, no?" domandó accennando un sorriso, scompigliandogli i capelli dello stesso colore del padre.

"Domani avrò la rivincita, lo giuro!" ridacchió prima di lasciarlo andare.

Quando scese, si ritrovò subito la domestica che si si parava davanti.

"Stasera ci sarà un ospite, quindi mangeranno più tardi e in più il Signor Jeon ha mandato sulla tua mail personale la cena da cucinare.." lo informó velocemente, la donna ed il ragazzo sospirò appena prendendo il cellulare e vedendo la mail che non aveva sentito arrivare, mandata circa un'ora e mezza prima, non si aspettava di certo che il signor Jeon lo informasse così, sbiancó leggendo.

Era tanta, anzi tantissima roba divisa in piccole parti,si chiese se sarebbe riuscito a farlo in due ore e mezzo e si maledisse per non aver visto prima il messaggio.
                          ⸻➷⸻
Stava cucinando da poco più di un'ora, riuscendo a fare la metà della roba.
Soobin era appena entrato nella stanza, vestito di tutto punto con una camicia e un pantalone, sembrava un ragazzo diverso da quello che aveva visto poco tempo prima.

Gli fece un fischio, ridendo.

“Stasera chi abbiamo a cena, il presidente?” domandó ridacchiando appena togliendo dal forno del pan di spagna appena cotto,doveva assemblare un dolce alla crema.
“Magari..invece è una compagnia di papà” sospirò appena, appoggiandosi al bancone,rubando un oliva che era in un piatto lì vicino.
“É sei triste per questo?” domandó indaffarato, non aspettandosi che il ragazzo dicesse “È una puttana” che fece spalancare gli occhi a Taehyung.
“Soobin, insomma..non si dice” disse puntandogli il dito contro.
“No, non hai capito..é un escort” borbottó mettendo una mano sulla sua faccia.

Taehyung non rispose, fermando i movimenti.
Allora era vero che Jeon andava con le donne di facili costumi.

Beh..va bene,insomma” rispose con la testa bassa, rimettendosi a lavoro.

In che razza di famiglia era finito?
                          ⸻➷⸻
Jeongguk stava tornando da lavorare,più tardi degli altri giorni, con il solito cellulare tra le mani che guardava fisso le telecamere.

Taehyung si stava dando da fare, si muoveva veloce con un lieve strato di sudore sulla fronte.

«Forse stasera Dae non farà lo stesso effetto» pensò leccandosi le labbra.

La macchina parcheggió nel garage privato di casa, vedendo la macchina della ragazza già parcheggiata.

Scese, avvicinandosi, aprendo la portiera e prendendogli la mano, baciandola.

“Buonasera, Dae..”

-
Fine del nono capitolo, se riuscite a lasciare più stelline e commenti ve ne sarei grata, oppure spargere la voce.

Ciao cuoricini ~

➷Often|jjk;kth✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora