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“Va meglio, Tae?” domandó Soobin, mentre il nominato si stringeva nelle coperte che gli avevano appena dato.

“Si..tranquillo tesoro” rispose Taehyung, chiudendo appena gli occhi, per poi riaprirli subito dopo, con quelli del suo assalitore ancora impressi nella mente.

“Vuoi della cioccolata calda? Provo a fartela, non so quanto possa essere bravo ma ci provo” disse grattandosi il retro della nuca, mentre Taehyung accennò un piccolo sorriso, ringraziandolo con lo sguardo.

Soobin era così preoccupato e scosse che quasi sembrava fosse successo a lui in prima persona,e questo a Taehyung, scaldava il suo animo nel profondo.

“Taehyung, se vuoi andare a casa prima ti riaccompagno, che dici?” domandó Jeongguk entrando in stanza, avvicinandosi al divano.

Il ragazzo non disse niente,si chinò nelle spalle, mordicchiandosi le labbra.

“Non vuoi farti vedere così da tua mamma, Tae?” domandó Soobin, rattristendosi appena.

Soobin l'aveva capito in così poco tempo.

Taehyung tirò su con il naso, annuendo lievemente “Se..posso stare qui, signor Jeon..” mormorò senza nemmeno guardarlo, e Jeongguk, per qualche assurdo motivo ci rimase male.

Prima lo aveva chiamato col suo nome ezd ora era semplicemente passato a chiamarlo nuovamente signore.

“Nessun problema, Taehyung..e dammi del tu, va bene?” domandó piegando la testa di lato, appena, vedendo Taehyung annuire in consenso.

Si sedettero tutti e tre sul divano, senza dire niente, con il silenzio che riempiva il grande vuoto del momento.

Taehyung, aveva deciso di non sporgere alcuna denuncia, troppo spaventato dall'accaduto e Jeongguk, ovviamente, non era d'accordo in quella scelta.

Quel misero l'avrebbe pagata cara, ma questo, Jeongguk mon lo disse davanti a lui.

Soobin decise di ordinare il pranzo d'asporto, lasciando i due da soli.

“Taehyung, senti..capisco cosa provi..cioè, non lo capisco davvero, ma so cosa provano altre persone per questo..e se mai vorrai denunciare alla polizia avrai il mio sostegno, sempre, hai capito?” domandó Jeongguk, prendendogli una mano.

Taehyung quasi saltò spaventato, ma subito si rese conto di chi fosse, calmandosi.

“Va bene, ma..non c'è bisogno di tutto questo, ora.. Sto bene” mentí agli altri e a sé stesso,stringendogli con le mani, un dito.

“Ci sarò sempre, per qualsiasi cosa..” mormorò Jeongguk, accennando un piccolo sorriso accarezzandogli i capelli morbidi, e Taehyung semplicemente lo guardò negli occhi, dicendo “Anch'io, Jeongguk”.
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“È buono il pollo, vero Tae?” domandó Soobin, mordendo un alletta di pollo fritto, sporcandosi bocca e mani.

Solitamente, il padre non consentiva questo tipo di porcherie, ma per ora sarebbe andato più che bene.

Jeongguk si leccó le dita, sporche di salsa barbecue, guardando i due.

“Hmh, molto” rispose Taehyung, cercando di accennare un sorrisino nella sua direzione,prima di guardare Jeongguk che sembrava impacciato in quella tipologia di situazioni;

Ridacchió lievemente, scuotendo la testa.

“Che c'è? Non mangio più queste cose solitamente” borbottó scuotendo la testa.

“Ho notato..” rispose semplicemente “Un corpo come il tuo non si mantiene con del pollo fritto” ridacchió appena, con gli occhi ancora un po' attaccati dal pianto.

Jeongguk accennò un sorrisino, leccandosi i canini “Il pollo solitamente lo mangio alla griglia, quindi sì..” rispose semplicemente, passandogli con le bacchette una patata al forno, nel suo piatto.

“Assaggia” gli disse indicando il piatto.

“Sono già pieno..” rispose scuotendo appena la testa.
“È solo una piccola patatina, assaggia, da bravo” gli disse facendo un cenno con la mano, Taehyung sospirò appena, mangiandola, sotto lo sguardo del più grande.

Soobin li guardava entrambi, felice di quel piccolo scambio di battute.
“Sembrate una coppia” disse Soobin senza pensarci, masticando lentamente la carne.

Jeongguk si bloccò per qualche secondo, assieme a Taehyung che rimase con la bacchetta all'aria.
“È il mio capo, Soobin..non metterti strane idee in mente” disse subito dopo, il minore, con le gote arrossate.

“Sono troppo grande per lui” rispose in contemporanea, Jeongguk, facendo alzare un sopracciglio a Soobin, confuso.

“Avete detto due cose completamente diverse” borbottó scuotendo appena la testa, ritornando a mangiare mentre i due continuavano a fissarsi per interminabili minuti.

Forse un giorno sarebbero riusciti a raccontarsi meglio di così.

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Okokok so che è abbastanza cortino, perdonatemi uwu.
Bacini
-Hera

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