Kimberly Smith, una ragazza di 17 anni, vive a Lipsia con suo fratello maggiore, Brian, che è diventato suo tutore legale subito dopo la tragica morte dei loro genitori. Kim finalmente riesce a trovare un lavoro in un piccolo market. E proprio in qu...
Ero alla cassa vicino alla solita ragazza che non sapeva usare quell'aggeggio elettronico e continuavo a fissare i suoi occhi che erano come ipnotizzanti, mi ci potevo fermare a guardarli per ore forse...
"Ho aggiunto il tuo numero in rubrica.." fece lei guardandomi maliziosa passando le cose che avevo preso. Cazzo quanto era bella. Ero troppo perso a guardarla che non riuscì a risponderle. Feci semplicemente un sorrisino.
"Se può interessarti, tra 15 minuti stacco" mi disse sempre lei facendomi un occhiolino.
"Ti aspetto fuori allora" feci io altrettanto malizioso. "però passami prima anche il tuo numero.." dissi sempre io accarezzandole la mano.
"Certo il mio numero è 370.."
Mi svegliai di scatto. Cazzo era tutto un sogno. Restai qualche minuto sul letto cercando di realizzare. Ad un tratto entrò mio fratello Bill in camera.
"Tom vado al supermercato, non abbiamo nulla da mangiare, mi accompagni?" mi disse lui.
"No!" dissi io scorbutico. Lui mi guardò stranito uscendo e chiudendo la porta. Cazzo. Non potevo andare. Sapevo perfettamente che se rincontravo quegli occhi che ti catturavano con un solo sguardo, non l'avrei più dimenticata quella ragazza. Ieri sera era così bella, il suo modo di ballare, la sua spontaneità, il suo sorriso, il suo corpo, i suoi occhi... quella ragazzina mi stava già mandando fuori di testa.
Kim's pov:
Ero a lavoro e avrei staccato ad ora di pranzo. Evento straordinario, avevo imparato ad usare la cassa! Alla mia cassa però non veniva quasi nessuno, ormai mi conoscevano per quella che non sapeva fare il proprio lavoro. Mi comparve un sorriso a 32 denti quando vidi Bill venire verso di me con della roba in mano. Era struccato ed era semplicemente stupendo.
"Ciao Bill! che ci fai qui?" dissi io contenta passando le cose che aveva preso.
"emh, prendo da mangiare?" disse lui ridendo, io imbarazzata mi scusai e ridemmo entrambi.
"Oh comunque tu tra quanto stacchi?" mi disse lui guardandomi.
"Veramente stacco ad ora di pranzo, perché?" dissi io curiosa.
"Oh perfetto, ti va di venire a pranzare da me? Angela mi ha detto che abiti qualche casa dopo la nostra" mi chiese lui. Questo significava vedere Tom. Ma non mi importava, non avrei perso quest'occasione di stare con le persone a cui voglio bene soltanto per lui.
"Certo! Passi a prendermi tu o vengo io?" dissi io porgendogli una busta. La prese.
"Oh non preoccuparti, ti aspetto qui fuori, è quasi ora" mi disse lui. Mi voltai per vedere l'orario e in effetti aveva ragione, erano le 13:50.
"Giusto, allora io vado a cambiarmi" dissi io sorridendo. Uscendo dallo sportellino della cassa e misi il cartello 'cassa chiusa'. Bill uscì fuori mentre io andai in spogliatoio a cambiarmi:
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