Parte 3

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POV'S GLORIA

-Cazzo ci stiamo per dirigere dalla nostra vera famiglia. Sta iniziando a fare caldo oppure sono io che ho caldo per colpa di questa felpa? Odio dovermi mettere vestiti larghi anche quando fa caldooo- penso mentre percorriamo il corridoio che porta nell'ufficio.

Varcata la porta noto subito 3 uomini piuttosto familiari che ricordo come mio padre, Xavier e.., se non mi sbaglio, Elia? Non so...

"Ecco qui, Gioia e Gloria questi sono i vostri fratelli e vostro padre. Io vi lascio così potete conoscervi meglio" dice Amy, per poi uscire dall'ufficio, non so perché ma ho la sensazione che sia uscita perché aveva paura.

Guardo i tre uomini e li vedo tutti con le lacrime agli occhi perciò guardo mia sorella confusa e lei mi guarda con lo stesso sguardo.

L'uomo che ricordo essere mio padre, si schiarisce la voce per poi parlare.

"Ciao principesse, io sono Antonio King, vostro padre, e sono così felice di avervi ritrovate" dice per poi invitarci ad abbracciarlo con le braccia aperte.

Io rimango dove sono, invece mia sorella fa un passo indietro...

POV'S GIOIA

-Non lascerò pensare che io sia una facile e che solo perché lui è mio padre, dovrei fidarmi di lui- penso determinata, in quel momento lo vedo aprire le braccia, invitandoci ad abbracciarlo.
Io faccio un passo indietro e guardo a terra con le braccia incrociate davanti a me, facendo capire che non voglio essere abbracciata. Mentre mia sorella rimane dove si trova.

Riesco a sentire lo sguardo di tutti e tre gli uomini su di noi, perciò alzo lo sguardo e infatti vedo che passano la sguardo da me e Gloria, ripetendo il movimento e guardandoci con sguardi preoccupati e tristi.
Distolgo lo sguardo e mi mordo il labro inferiore.

Sento mia sorella schiarirsi la gola

"Non ci fate caso se non vogliamo essere abbracciate o toccate, ma non amiamo il contatto fisico"dice imbarazzata, grattandosi dietro la testa.

Riesco a vedere un puntino di rabbia, mischiata a tutta la tristezza e preoccupazione, dietro lo sguardo dei tre uomini.

-Ma sembra che questa rabbia non sia rivolta a noi... - ragiono.

"Ehi piccole, io sono Eljia, il vostro secondo fratello maggiore, vi ricordate di me?" dice uno dei nostri fratelli.

"Io ricordo tutti i vostri nomi, invece Gioia ne ricorda solo alcuni" dice mia sorella facendo un piccolo sorriso.

"È normale, eravate piccole quando vostra madre vi ha portate via da noi" dice mio padre con tristezza.

"Ci ha portate via da voi? Non siete stati voi ad abbandonarci?" Chiede mia sorella confusa.

"Noi abbandonarvi?! Mai! Non l'avremmo mai fatto!" dice l'altro fratello agitato.

"Davvero?" chiedo scioccata

"OVVIO! Vi abbiamo cercato senza fermarci, da quando siete state rapite" Dice Eljia.
Spalanco gli occhi e incontro quelli di mia sorella, che mi guarda come per dire "Voglio sentirti dire che avevo ragione", io sbuffo e alzo gli occhi.

"Avevi ragione" dico e lei fa subito un piccolo sorriso e fa il movimento di vittoria con il braccio.

"Su che cosa aveva ragione?" chiede mio padre facendo una piccola risatina.

"Niente niente" dice mia sorella ridacchiando e io alzo gli occhi.

"Dai ora andiamo al jet privato, che dobbiamo arrivare a New York" dice mio padre.

The mafia twins Where stories live. Discover now