Capitolo 27

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POV'S GLORIA 4:10

Mi sveglio quando qualcuno mi accarezza il viso, dalle mani riesco a capire che non è nessuno che conosco.

Le mani scompaiono e sento che chiunque si trovava qui, se n'è andato chiudendo la porta alle sue spalle.

Mi alzo di scatto.

-che cazzo succede? - penso spaventata.

Prendo il mio telefono sul comodino e mi accorgo che c'è una bottiglietta che non è mia.

La prendo in mano e capisco subito cos'è, cazzo.

Guardo sul mio letto e vedo una siringa.

-non ha fatto effetto perché ho sempre usato sonniferi molto più forti, ma su qualcuno che non è abituato potrebbe stenderlo per 10 ore minimo - penso.

All'improvviso sento cose che si rompono e mi metto una mano sulla bocca per non urlare dal terrore.

Quando il rumore finisce mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa che possa usare in caso mi dovessi difendere ma non trovo nulla.

All'improvviso sento la porta della mia camera che si apre.

Mi rilasso quando mi rendo conto che è mia sorella.

Scoppio a piangere e lei mi abbraccia.

"Sshh, ci sono io con te" dice sussurrando e annuisco con la testa sul suo petto.

"Dobbiamo cercare di andare nella camera del nonno, oppure di papà  degli zii" sussurra e io alzo la testa per guardarla negli occhi.

"È pericoloso, non sappiamo nemmeno cosa vogliano da noi questi uomini. E poi gli hanno dato dei sonniferi, non riusciranno a svegliarsi entro le 10 ore, quei sonniferi sono molto forti Gioia" dico.

"Dobbiamo almeno prov-" sta per dire ma qualcuno cerca di entrare dentro la stanza ma fortunatamente Gioia l'ha chiusa a chiave.

Gioia si gira di scatto verso di me e mi indica il letto.

Io annuisco e mi vado subito a sdraiare per far finta di dormire.

Gioia prende la bottiglietta di sonnifero e corre in bagno.

Torna con una siringa in mano e
si mette subito affianco alla porta.

La porta viene sfondata ed entra un tizio.

Gioia inficca la siringa nel collo dell'uomo.

Quest'ultimo si gira verso di lei e  l'afferra il collo.

Io mi metto subito sull'attenti in caso dovessi intervenire.

"Come cazzo di permetti?" Dice ma presto la presa si ammorbidisce per l'effetto del sonnifero.

Il tizio cade a terra e prima che lo veda qualcuno dei suoi compagni Gioia lo trascina nella cabina armadio.

Torna nella mia camera e mi guarda negli occhi.

"Dobbiamo andare prima che ne vengano altri " dice e mi alzo dal letto.

"Io vado nella stanza degli zii, di papà e dei nonni" dice e io annuisco.

"Io vado in quelle dei nostri fratelli e cugini" dico e lei annuisce.

Io esco e vado a sinistra verso le camere dei miei fratelli.

Vado prima di Xavier, ma non riesco a svegliarlo. La stessa cosa con tutti gli altri fratelli.

-mi sono dimenticata di andare da Adrian- penso e vado in camera sua in punte di piedi.

The mafia twins Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora