Capitolo 6

932 57 19
                                    

*TOM P.O.V.*
Mi aveva appena baciato,le sue labbra erano morbide e calde,tutto d'un tratto si alzò e se ne andò,bah era parecchio strana,ma devo ammettere che un po mi piaceva,ma non provavo qual senso di "amore".

Intanto arrivarono i ragazzi e io stavo ancora seduto nell'acqua come uno scemo.

Georg:ma cosa ci fai lì AHAHAH

"Avevo caldo"

Bill:è Dafhne vero?

"Mh,andiamo a casa"

Il tempo di arrivare all'auto che ero già un po asciugato per il caldo che faceva ma lasciai comunque il sedile inzuppato d'acqua.

Mi feci una doccia e mi infalai nel letto,ma un dubbio mi sorgeva...

Tempo fa qui a Los Angeles c'era un killer,che aveva fatto un massacro,al tempo io e la band ancora abitavamo in Germania.
Questo qui aveva una figlia dissero al telegiornale che poi è stata abbandonata in orfanotrofio è il suo nome era Dafhne.
Lei gli somigliava molto ecco perché le chiedevo in continuazione il cognome,il nome del killer era Donato Martinez.

Presi il telefono e cercai "Donato Martinez figli"
Ed eccola lì Dafhne,Dafhne Martinez era lei,era la figlia del killer ecco perché non voleva dirmi il suo cognome,ed ecco perché sembrava una cazzo di psicopatica.
*FINE TOM P.O.V.*

*3 giorni dopo*

Oggi sarei dovuta stare difronte a un hotel dove alloggiava la band per fare foto come paparazzo,volevo cogliere l'occasione per chiedere scusa a Tom e dirgli che ero ubriaca per mascherare il tutto.
Tom non mi degno neanche di uno sguardo quando arrivò.
Una volta entrati li seguì di nascosto fino alla loro camera.
Dopo 10 minuti di riflessione bussai.
Ad aprirmi fu Gustav.

Gust:oh ciao Dafhne,entra pure

"Cerco Tom"

Gust:è lì sul divano come al solito

Gli sorrisi e andai da lui

Tom:Vattene

"Tom..perfavore vieni parliamo fuori"

Gli tesi la mani

Mi lanciò un'occhiataccia e poi me la prese,lo Portai giù nel giardino dell'hotel

"Tom mi dispiace,non ero in me"

Tom:oh si che lo eri,quella è la tua vera natura no?

"Ma cosa stai dicendo?ero ubriaca "

Tom:davvero?Martinez?

"Ora lo sai"

Tom:sei una psicopatica del cazzo come proprio tuo padre,ora me ne vado prima che mi fai fuori

Se ne stava andando...

"Tu mi piaci Kaulitz,non potrei mai ucciderti"

A quelle parole Tom si girò,correndo verso di me.

Mi baciò,prendendomi per I fianchi,lo abbracciai.

"Non sono come mio padre" gli dissi

Tom:chi lo sa,forse non ti ho fatto incazzare abbastanza ahhaha

"Simpatico"

Tom:ti devo delle scuse,per tutte le volte che ti ho maltrattata

"Già "

"Anche io dovrei forse"

Tom:vuoi restare a dormire da me stanotte?

"Vabene"

Il Mio Cuore Ti Terrorizza - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora