Capitolo 7

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Tom mi prese per mano stavolta delicatamente e andammo nella camera

Tom:ragazzi oggi Dafhne dormirà qui

Disse velocemente per poi andare nella sua stanza

"Questa è la tua stanza?" Chiesi,era tutta disordinata.

Tom:si,ti piace?

"Mh dovresti sistemarla un po"

Tom:ma va non c'è ne bisogno

Bill:RAGAZZI È ARRIVATA LA CENAA!

Tom:andiamo

Andammo a cenare con gli altri e mangiammo la pizza

Gustav:io vado devo uscire con Cassie

"Aa esci con Cassie ora? Hahsha le piaci trattala bene sai" dissi con sguardo divertito ma allo stesso tempo serio,non volevo che Cassie soffrisse.

Gustav:ovvio ahahha a dopo

Bill:ragazzi noi guardiamo un film,volete unirvi?

"Horror?

Georg:ovviamente

"Allora s-"

Tom:in realtà volevo dirti una cosa vieni?

"Va bene"

Georg:ti aspettiamo o..

"No tranquilli"

Tom mi porto in camera sua

"Allora?cosa dovevi dirmi?"

Tom:preferisci un film horror a me?

"Beh gli horror mi piacciono"

Tom:uu chissà perché

"Smettila"

Tom:altrimenti?

"Altrimenti ti spacco quella faccia carina che ti ritrovi"

Tom:grazie del complimento

Lo guardai male,Tom la faceva apposta,voleva davvero vedere fin dove sarei arrivata arrabbiandomi,mi metteva alla prova,ma non volevo di certo ricreare la scena della scorsa sera.

Tom:no scusa,scusami non volevo

"Mh tranquillo" dissi alzando gli occhi al cielo

Ci fu un attimo di silenzio

"Dormirò con te?"

Tom:Beh mi sembra ovvio,non c'è altra scelta ahhaah

"Posso dormire anche a terra davvero"

Tom:no non ti lascerò dormire a terra

Tom aprì il suo armadio e mi lanciò una sua maglietta,anzi magliettone era gigante

Tom:usalo come pigiama

Andai in bagno e me la misi,mi arrivava a metà ginocchio sotto rimasi a mutande

Tom:AHAHHAAHAH

"Cazzo ridi coglione"

Tom:e che ti sta così grande AHAHAHAH

"E io che ci posso fare idiota"

Tom:Beh potresti crescere di altezza

Mi avvicinai di più a lui e per poi prendergli le spalle e farlo abbassare alla mia altezza

"Tu invece dovresti crescere di cervello" gli sussurai all'orecchio

Tom:sei proprio una stronza sai?

"Potrei dire lo stesso di te"

Tom:vieni

Mi prese la mano e andammo sul balcone
Tom prese il suo pacco di sigarette

Tom:ne vuoi una?

"Che domande" dissi mentre ne sflilai una

Tom:mi dispiace per prima,ti avrà dato fastidio

"Tranquillo sono abituata "

Tom:perché?...ti va di raccontarmi?sempre se ti va

"Mh ok"

"Era una notte di febbraio mi pare e mio padre mi disse che stava andando a prendere un po di soldi,cioè a rubare,io ero abituata quindi dissi ok.
Mio padre quella sera non tornò a casa,era stato preso,preso dopo ben 14 anni di latitanza,rapine a mano armata ecc..ha sempre ucciso qualcuno di sfuggita,ma quella volta...
Non ero molto preoccupata del perché non tornasse,insomma,era un criminale lo faceva spesso.Cosi andai a dormire,il giorno dopo decisi  di non andare a scuola,verso le 10 di mattina,entrarono a casa mia un gruppo di poliziotti buttando giù la porta e cominciarono a frugare un po dappertutto finché non trovarono quello che stavano cercando;pistole,fucili,coltelli da caccia,cocaina,eroina.
Vennero verso di me mettendomi sopra una coperta.
"Sei al sicuro tranquilla,adesso verrai con noi" disse uno di loro,portandomi in centrale.
Lì vidi per l'ultima volta mio padre mentre lo stavano sbattendo dentro la una cella.
"Ci rivedremo piccola,croce sul cuore" Mi gridò,mi limitai a guardarlo mentre cercavo di trattenere le lacrime.
Dopo di ché mi raccontarono cosa mio padre aveva appena fatto.
Era andato in uno strip club/night club,sparò a tutte le persone presenti  con un fucile,per poi prendere tutti i soldi,sia quelli della cassa sia quelli che stavano a terra davanti ai pali dove ci ballavano sopra le puttane, ormai sporchi del loro sangue.Dopo di ché
Mi lasciarono in corridoio finché non mi rimisero in macchina e mi portarono in orfanotrofio,non avevo nessuno da cui stare,quindi era destino.
Passai le pene dell'inferno.
Avevo 13 anni,stetti li finché non feci 18 anni,nessuno mi adottò ero troppo cresciuta.
Ero isolata,ero temuta.
"La figlia dell'assassino"
"Ahahah psicopatica"
"Malata,proprio come suo padre"
Queste erano le frasi che sentivo e mi rimbombavano per la testa per tutta la notte.
Stavo davvero di merda cazzo.
Finalmente i 18 anni arrivarono e uscì,trovai lavoro e mi diedero un'appartamento"

Una lacrima mi rigò la guancia.

Guardai Tom,era davvero scioccato fissava il vuoto con una faccia dispiaciuta

Tom:cazzo

"Gia"

Tom:non so che dire,sei stata forte,davvero

Mi abbracciò,ora il suo abbraccio mi dava senso di tranquillità e di protezione,mi piaceva sentirmi avvolta nelle sue calde braccia.
Non venivo abbracciata così da molto tempo.

"Grazie"

Tom:per cosa

"Per avermi ascoltato veramente"

Mi diede un bacio sulla testa e continuò a tenermi stretta a se.



Il Mio Cuore Ti Terrorizza - Tom Kaulitz Where stories live. Discover now