Capitolo 16

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La mattina dopo fummo svegliati dal telefono di Tom che squillava in continuazione,erano le 10 di mattina.

Tom:è Bill,è come una madre cazzo

Non sentivo quella parola da molto tempo,faceva male risentirla...

Bill:sei vivo per fortuna,mi stavo preoccupando,dove sei?

Tom:da Dafhne,ora torno

Bill:okk

Tom riattacco e posò lo sguardo su di me

Tom:perché hai fatto quella faccia prima?

"Quale faccia" sapevo cosa intendeva

Tom:quando ho detto che Bill sembra una madre

"Oh no niente"

Tom:il tuo sguardo si è rattristito tutto d'un tratto, è successo qualcosa?

Disse mettendo il braccio intorno al mio collo

"Non voglio parlarne ok?"

Tom:oh emh scusa,mi stavo solo preoccupando

Disse un po arrabbiato

"No scusa è che.."

"Mia madre è morta"

Tom:oh...cazzo mi dispiace

Mi abbracciò

Tom:cosa le è successo? Se ti va di dirmelo

"È stata uccisa"

Tom: da c-

"Da mio padre"

Tom: cristo

Sussurrò

"I miei si erano lasciati,a mia madre non fregava un cazzo di me,mi lasciò a vivere con mio padre mentre lei si era trovato un altro.
Una sera mio padre invitò mia madre e il suo nuovo fidanzato a casa,io ero in salotto,quando mia madre entrò neanche ci salutammo sia perché per lei era come se non esistessi e sia perché sparirono subito.
Scesero sotto in cantina e dopo un po...boom due colpi di pistola.
Scesi giù e vidi mio padre con la pistola in mano ancora fumante e mia madre e l'altro morti sul pavimento con un buco in testa in mezzo a una pozza del loro sangue.
Non me ne importava un cazzo,non mi scese nemmeno una lacrima mia madre era una stronza e anche puttana la notte andava a fare i lavoretti sulla strada,mi picchiava e mi diceva che io ero stata la rovina della sua vita e che ero uno sbaglio.
L'unica cosa che mio padre disse fu:
Se hai fame c'è la pizza surgelata .
Mise i corpi in macchina e se ne andò,non so dove li aveva portati,ma non fu scoperto dalla polizia,solo dopo il massacro lui confesso tutti i suoi "peccati"."

Tom:merda io non so che dire,ne hai passate tante vedo

"Divertente vero?"

Tom:Bill mi ha mandato un messaggio dice che andiamo a pranzare fuori,vuoi venire?

"Si"

Mi vestì normalmente,con un jeans largo a vita bassa e una canottiera

Ci misimo in macchina e andammo al ristorante gli altri ci stavano aspettando,cominciammo a parlare e conobbi di più gli altri tre ragazzi.
Bill era molto dolce e simpatico,lo stesso Georg,Gustav era un po più taciturno.
Avevamo finito di mangiare e stavamo lì a parlare guardai il telefono e...mi ero completamente dimenticata.
Erano le 16:30 e alle 17 dovevo andare a trovare mio padre in carcere.

"Ragazzi io devo andare" dissi alzandomi

Tom mi afferrò per il polso

Tom:dove vai così di fretta?

"Tom lasciami devo andare "

Tom:ma dove?!

Mi staccai dalla sua presa e corsi nell'auto,Tom arrivò subito dopo bussando al finestrino in modo che lo aprissi

Tom:ehi cosa succede?

"Devo andare in carcere da mio padre glielo avevo promesso "

Tom:vengo con te

"Sicuro?"

Tom:si

"Ma-"

Non feci intempo a finire la frase che saltò in macchina

"Ok andiamo"

Il carcere era distante mezz'ora e Tom odiava i momenti silenziosi

Tom:com'è tuo padre?

"Uno stronzo psicopatico "

Tom:no in senso,l'aspetto,cioè è tipo un gangster?

"Ahahahah,ci sono tanti tipi di gangster "

"Lui è alto,muscoloso,robusto.Capelli neri un po ondulati lunghi fino alla spalla con un po di baffetto,occhu verdi,con tanti tatuaggi "

Tom:cazzo lo immaginavo proprio così ahahah

"Avhaahha comunque tuo fratello è proprio dolce"

Tom:ti piace per caso?

"No,mi piaci tu "

Tom:dovremmo farlo in macchina più volte sai

"Ma pensi solo a quello?"

Tom:ma quindi ti piace?

"Cristo santo Tom no,dico solo che sei fortunato ad avere qualcuno che si preoccupi per te "

Tom:Beh anche tu hai qualcuno che si preoccupa per te..

Un sorriso spuntò sul mio volto e anche su quello di Tom

Nel frattempo eravamo arrivati,parcheggiai e scesimo

"Sicuro che vuoi venire?"

Tom:tutto per te

Il Mio Cuore Ti Terrorizza - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora