Cap 41 | Mustang e flutê di champagne.

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29 giugno

Con sorpresa di Hermione, i negoziati con l'Ordine non si interruppero completamente dopo quel primo incontro. Invece, dopo due giorni di silenzio, Medusa aveva ricevuto l'invito per un secondo incontro e dopo un'altra discussione, ancora più tesa, all'aeroporto di East Midlands, era stato raggiunto una specie di accordo.

La chiave del piano era Malfoy, e sebbene le ricerche nei ricordi di Hermione avessero dimostrato che il suo tradimento era autentico, l'Ordine voleva qualcosa di più definitivo prima di fidarsi completamente di lui. Kingsley aveva chiarito – in un messaggio trasmesso tramite Ginny – che non ci sarebbe stato alcun perdono per Theo, Blaise e nemmeno per Astoria – finché Malfoy non avesse dimostrato la sua lealtà.

E cosa voleva esattamente Kingsley come prova?

Dando all'Ordine un fottuto Horcrux.

Il problema era che da quando il Diadema era stato distrutto, Voldemort aveva aumentato la sicurezza attorno agli Horcrux rimanenti.

Solo Bellatrix e Voldemort sapevano dove era tenuta Nagini, e l'ottavo Horcrux che aveva creato - un medaglione d'oro - veniva spostato ogni poche settimane e la sua cura affidata ad un diverso Mangiamorte in ordine casuale. Sarebbe molto complicato mettere le mani sul medaglione. Portarlo all'Ordine avrebbe senza dubbio rivelato il loro tradimento, quindi dovevano prima prendersi cura del suo esercito.

La morte di Voldemort non poteva avvenire dall'oggi al domani, almeno su questo entrambe le parti sembravano essere d'accordo. Quindi, per assicurarsi di non commettere errori, era stato deciso di procedere con calma, mortalmente con calma, per così dire.

Per i successivi dodici mesi, i Mangiamorte avrebbero annientato l'esercito di Voldemort dall'interno - continuando a far trapelare segreti e incastrare membri specifici della cerchia ristretta - e mentre Voldemort era distratto dall'esecuzione dei traditori, Malfoy avrebbe procurato all'Ordine il medaglione e avrebbe scoperto dove Nagini era tenuta.

Dopo che i termini furono raggiunti, Theo, Blaise e Astoria sembravano molto speranzosi. Stapparono una bottiglia di champagne e brindarono al loro successo. Astoria iniziò persino ad organizzare una festa per la vittoria per quando Voldemort fosse finalmente morto e sepolto, ma, come Hermione, Malfoy rimase silenzioso per l'intera serata.

Ed Hermione si chiese, mentre lo osservava dall'altra parte del salotto e sorseggiava il suo champagne celebrativo, se lui stesse pensando alla stessa cosa che pensava lei.

Kingsley aveva scelto le sue parole in modo molto, molto specifico. Se Voldemort fosse stato sconfitto, avrebbe accettato di perdonare la 'famiglia di Malfoy' per tutti i crimini di guerra che avevano commesso o a cui avevano assistito.

Ma non aveva mai detto che il perdono si estendesse allo stesso Malfoy.

[...]

3 luglio.

"Beh, tra tutti i posti in cui pensavo di trovarti stasera, rinchiusa nella camera da letto di Astoria e Blaise non era in cima alla mia lista."

"Troppo ansiosa per stare ferma," mormorò Hermione senza voltarsi. "Ho pensato di lavorare invece sul suo murale."

Malfoy rise silenziosamente sulla soglia. "Mmm, lo vedo. E pensavi di incanalare quell'energia nervosa dipingendo... cosa dovrebbe essere? Un ombrello rovesciato?"

"È la sagoma di un fiore."

"È un fiore dall'aspetto molto strano, Granger."

"È una Scilla, Malfoy," rimproverò lei, il suo tono sarcastico si abbinava perfettamente al suo. "Questa è la forma che assumono quando sbocciano."

Secrets and Masks | By Emerald_Slytherin.Where stories live. Discover now