𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗 (in revisione)

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🌹❤️

"Ho davvero fatto questa stronzata?"

«Non pensavo ti avrei rivista così presto» confessò sorpresa Martina, mentre sorseggiava con la cannuccia il Midori Sour che le aveva offerto.

"Oh sì, l'ho fatta eccome"

«Nemmeno io» ammise Luna, bevendo il suo Long Island «Eppure eccoci qui»
«Stai scappando ancora da tua madre?» disse con tono monotono, appoggiando il mento sul palmo della mano sul bancone del bar in cui erano andate. Per non incontrare Michela, e anche per non far guadagnare al locale di Ambra, aveva dovuto portarla in un altro posto in modo da non avere alcun grattacapo.

«Scappare è una parola grossa» sorrise beffarda «Non mi far passare come una codarda»
Martine sollevò le sopracciglia come se in realtà lo fosse eccome, ma si limitò a continuare a bere il suo drink.
«Perché mi hai richiamata, Luna? Sbaglio o avevi detto che era meglio se non ci fossimo più riviste?» le sputò rancorosa, fulminandola con i suoi occhi celesti.

Martina era sempre stata una bella ragazza, fin da quando avevano quattordici anni, ma Luna non si era mai sentita attratta da lei fino all'anno precedente, nel periodo del suo massimo splendore. Adesso sembrava come se la luce nei suoi lunghi e ricci capelli rosso fuoco si fosse spenta e in qualche modo sapeva che la colpa era sua.

Era stata lei in qualche modo a spegnere quelle fiamme, quando avevano cominciato una relazione di tipo unicamente sessuale e le aveva spezzato il cuore, perché in realtà l'unica tra le due a provare effettivamente qualcosa che andasse oltre il loro tipo di rapporto era proprio Martina.

Se avesse capito prima dei sentimenti che la rossa provava nei suoi confronti non se la sarebbe mai portata a letto, ma il danno era fatto e il passato rimane tale anche con mille cambiamenti nel presente.

«Forse avevo» iniziò in realtà senza alcuna base su cui appoggiarsi perché in realtà non sapeva bene il motivo per cui aveva contattato proprio lei «Bisogno di parlare con qualcuno»
Martina tuttavia non sembrò affatto soddisfatta di quella risposta e, finito il suo drink, cominciò a mescolare il ghiaccio rimasto nel bicchiere con la cannuccia nera, come se anche lei non sapesse il vero motivo per cui si era ritrovata a risponderle di "sì" senza pensarci due volte.

«Giustamente, sono l'unica che ormai non ti sfrutta solo per il sesso, eh?» mormorò acida, con le lacrime che le pungevano gli occhi «Ci credo che ti sono venuta in mente solo io»
«Marty, con i miei amici non mi trovo spesso a parlare di queste cose» evitò di pensare alle parole che la ragazza aveva pronunciato per non toccare quell'argomento preciso «E si, hai ragione, oltre a te non sapevo da chi andare»

La rossa scoppiò a ridacchiare sarcastica.

«Non sapevi dove andare?» la guardò ora con le lacrime che sgorgavano fuori senza tregua «Scommetto che non ci hai nemmeno pensato, altrimenti chissà quant'altre persone ti sarebbero venute in mente!»
Luna sospirò, ricordandosi del motivo per cui aveva rotto con lei. Martina non era una persona con cui poter ragionare, pensava che lasciandola sarebbe cresciuta sotto quel punto di vista, ma evidentemente in quei due mesi nulla era mutato.

Specialmente il suo rancore.

«D'accordo, ho sbagliato io a chiederti di incontrarci allora. La verità è che volevo anche sapere come stavi ma sinceramente mi hai fatto passare il genio di scoprirlo. Ti saluto, il Midori è già pagato» si alzò prendendo il suo telefono dal bancone ma nel momento in cui si era voltata si era sentita prendere la mano.

Cercò di mantenere la calma, chiuse gli occhi e trasse un bel respiro «Che c'è?»
«Aspetta, non andare» singhiozzò debolmente la ragazza alle sue spalle «Già che sono qui, parliamo no? Anch'io volevo sapere come stavi»

Rosa indelebile (In Revisione)Where stories live. Discover now