Capitolo 46

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Pov's Norah

Non realizzo nemmeno cosa ho appena sentito.
Adesso chi è questo Sanchez, da dove salta fuori?
Stanno scherzando?
Perché mio padre si sta inventando queste cazzate?
Perché mi sta lasciando in balia di quei depravati?
Come razza gli è passato dalla testa, di darmi in sposa a qualcuno?
È questo qualcuno come si permette di mettere in dubbio la mia castità?
Sono nervosa,faccio avanti e indietro.
Del cugino di Burak, non si vede nemmeno l'ombra.
Ed io che mi aspettavo tutt'altro da mio padre.
Perché ancora mi illudo.
Cosa devono fare affinché io dica basta?

"Mio figlio penderà questo incarico, se la trova non chiederà il permesso di Sanchez a nessuno.
Sia chiaro.
Ha deciso di sposarsi e chi meglio di una figlia all'interno della nostra associazione?
Non so perché non mi sia venuta in mente,prima questa idea."

L'uomo anziano di fianco a Burak,continua a parlare con disinvoltura.
Mio padre invece resta di sasso.
Non capisco perché reagisce in questo modo.
Non gli importa nulla no?
Cosa più importante,perché adesso interesso al padre di Burak?

"Deve terminare gli studi, gli abbiamo dato una possibilità e lei l'ha sprecata.
Ecco perché abbiamo ritardato con il matrimonio.
Adesso la cosa fondamentale è trovarla,il resto poi si vede."

Lurido bastardo, spaccherei la tv se solo servisse a fargli male.
Continua a fingere solo per raggiungere il suo scopo.
Vedermi infelice.
Ci stanno riuscendo alla grande.

"Bene, ci rivedremo la prossima settimana.
Domenica,alle 21.00"

I vari clan si congedano,altri restano a parlare.
Burak resta di fianco a suo padre e non dice una parola.
Di tanto in tanto si guarda attorno.
Mio padre e uscito velocemente con mio fratello.
Non posso ancora crederci.
Odio dover dare ragione a Burak,odio dover dire che non si sbagliava.
Spengo la televisione e mi avvicino alla finestra.
Non posso uscire fuori, sto già vivendo nel buio.
Pesco il cellulare e decido di chiamare Fanny.
Ho paura di sentire la sua voce,ho paura di essere beccata e data a quest'uomo che è sbucato dal nulla.

"Dimmi che stai bene?
Dimmi che sei al sicuro."

Fanny parla velocemente.
La sua voce spazzata dal pianto,mi stringe forte il cuore.

"Fanny,io sto bene.
Tu come stai?"

Tengo la calma solo per non angosciarla ancora di più.
Cosa gli prende?
Cosa le hanno fatto quelle merde dei miei genitori?
Dopo questa sera, l'odio che provo per loro si è alimentano ancor di più.
Ho capito che la famiglia si può spingere,oltre qualsiasi oscenità.
Far discutere degli uomini, sulla mia verginità,è la cosa più ripudiante che possa esserci.
Se non fossi vergine, sarebbe una vergogna?
Per quale motivo dovrebbe esserlo?
L'uomo può permettersi di divertirsi e la donna deve essere di un uomo soltanto?
Questa legge non ricordo sia stata scritta da nessuna parte.

"Io bene,angelo mio.
La tua famiglia ti ha dichiarato guerra.
Non hanno preso bene la tua fuga e hanno ricorso alle maniere dure.
Hanno contrattato con la famiglia della Lisbona, ti hanno dato in sposa al secondo genito,nel giro di due giorni.
Anche se farà credere che ti aveva data in sposa a lui, da molto più tempo,in modo tale d'assicurasi che non verrai toccata.
Tuo padre è totalmente uscito fuori di testa.
Non so da dove provenga tutto questo odio, ma sto incominciando ad avere paura.
Non appena ti troveranno, convolerai a nozze, con o senza il tuo volere.
Hanno stipulato un patto di sangue.
Non e dissolubile.
Cerca di nasconderti il più possibile, loro sono ovunque."

Tutte queste parole mi stanno confondendo.
Parla velocemente e credo di non aver capito bene, alcune cose.
Sento il cuore rallentare,le mie gambe non mi reggono bene.

"Fanny,respira.
Ho appena visto con i miei occhi l'incontrò che ha avuto mio padre, so già tutto.
Sto già escogitando un piano.
C'è la farò."

In questo momento sto cercando di tranquillizzare me stessa.
Non voglio dirgli altro,non voglio tormentarla più di quanto non lo sia già.
Riuscirò a cavarmela.
Vorrei dirle che alla fine mi sposerò a prescindere,però consapevolmente e provvisoriamente.
Però è difficile da spiegare.
O per lo meno, è troppo scossa.
La richiamerò.

"Angelo mio, mi manchi tantissimo.
Mi fido delle tue capacità.
Ti aggiorno non appena tuo padre rientra.
Cerco di capire meglio l'affare con i Sanchez, tu riguardati."

Blocca velocemente e rimango con il cellulare sospeso,lo lancio e mi getto nel grosso letto.
Sono stanca.
La luce soffusa della stanza mi fa rilassare.

"Ok Osman, aggiornami su tutto ciò che fa mio padre.
Voglio capire il suo obbiettivo.
Io continuo a muovermi secondo il piano."

Sento aprire la porta,mi giro di botto.
Burak irrompe nella camera.
Cerca di fare meno rumore possibile.
Si sfila le scarpe e le appoggia producendo rumore.

"Dannazione."

È ubriaco.
Sento la bile, fare su e giù.
Continuo a fer finta di dormire e lui continua a fare avanti e indietro dal bagno,in camera.
Sento aprire il soffione dell'acqua che picchia nel vetro del box doccia.
Mi alzo e noto i vestiti che aveva messo poco fa, per terra.
Si è spogliato con me in camera?
È se mi fossi girata?
Oddio che schifo.
Dove ha intenzione di dormire?
Non vedo divani.
C'è solo un tavolinetto con due poltroncine.
Ho l'ansia a tre mila,le orecchie mi stanno prendendo a fuoco.
Sento chiudere il getto dell'acqua e resto pietrificata.
Mi racchino su me stessa, non mi imbatterò in una discussione con lui in questo stato.
Domani, quando sarà sobrio ne parleremo.
Cosa gli prende?
Non gli darò la colpa a lui,per le azioni di suo padre.
Ho capito cosa ha detto.
So però che non sono idee di Burak.
Lo vedo molto lontano, dal volersi costruire una famiglia.
Perciò il fatto che suo padre lo sta costringendo a sposarsi, lo rende più cattivo che mai.
Ama essere libero, la libertà ha il suo prezzo.
Lui è disposto a sacrificarsi per raggiungere la somma per pagare la sua libertà.
Nonostante la sua età, la sua vena combattiva e tale e quale a quella di un quindicenne.
Agisce con astuzia,forse sapeva sin dal principio, che suo padre in fin dei conti avrebbe voluto una sposa mafiosa.
Lui sapeva tutto, ed essendo che era amico di mio fratello, gli è venuto tutto in discesa.
È cosi?

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora