Capitolo 71

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Pov's Burak.

Esco velocemente dalla stanza.
Mi sono fatto prendere la mano, se non mi fossi fermato, non sarai stato più capace di farlo dopo.
Afferro una birra con forza e la stappo.
Ne bevo un lungo sorso e ritorno in camera.

"Norah?"

Dove è finita?
Se n'è andata?
Sapevo che avrei messo un muro tra noi, sono andato troppo veloce.
Non se lo aspettava e nemmeno io mi sarei immaginato che ci saremmo baciati.
Poteva pur sempre dirmi di no.
Poteva spostarsi ed invece mi ha invitato lei stessa a continuare.

"Ho quasi finito."

Sento il rumore dell'acqua che colpisce i vetri del box.
Spero non esca con lo spirito di un assassina.
Penso siamo adulti, gli ho ripetuto più volte se gli dasse fastidio.
Mi sposto nel balcone e compongo il numero di Osman.
Dopo svariati squilli finalmente mi risponde.

"Burak,ti sei calmato?"

Sa che quando sono furioso,non connetto più il cervello.
Ora mi sento su di giri.
Ho dato svariati baci,ho toccato svariate labbra ma chissà perché non ho mai sentito il bisogno di continuare a baciare una donna interrottamente.
La sua purezza è la cosa che più mi manda in bestia.
Vederla sotto di me,inesperta e in imbarazzo e qualcosa di stucchevole.
Eppure la sua lingua biforcuta alle volte mi da l'impressione che ne sappia più di me.

"Osman,ciò di cui ho discusso stasera con mio padre,non mi piace.
Mi sta mettendo davvero alle strette,non so se reggerò ancora."

Sento dei rumori in sottofondo.
Dove caspita è?

"Non mollare.
Ormai il gioco è fatto,non si possono tirare indietro.
È la tua promessa sposa,tutti hanno visto e sentito con le proprio orecchie la vostra felicità."

Se fosse così semplice,mi sarei già rilassato.
Mio padre ovviamente non è un tipo che si fa scrupoli.
Mi farebbe perdere la dignità,pur di stare dietro al circolo.
Spero che non gli dia nemmeno il modo di discutere di questo argomento.

"Continua ad ostinarsi.
Avremmo dovuto porre fine, sin da subito a questo argomento.
Non si doveva nemmeno permettere di dirgli che avrebbe presenziato in settimana all'incontro.
Ciò significa che è insicuro delle sue scelte.
Quindi sono sicuro che non si farebbe scrupoli a mandare tutti in fiamme."

Sento la porta del bagno aprirsi.
Norah sicuramente si starà chiedendo con chi parlo nel cuore della notte.
Non per gelosia,semplicemente per la paura che la molli senza la sua Fanny.

"Ci sono io con lui.
Si fida.
Gli starò attorno e vedremo.
Ti farò sapere quando sarà l'incontro."

Lo saluto e gli blocco il cellulare in faccia.
Sono esausto.
Vorrei tornare a svolgere il mio lavoro serenamente.
Vivere una vita senza problemi.

"Norah?
Posso entrare?"

Perché gli sto chiedendo se posso entrare?
Logico,sono nella mia stanza e faccio ciò che voglio.
Sto quasi per entrare ma resto sulla soglia della finestra.

"Si, puoi entrare."

Sussurra a bassa voce,è imbarazzata.
La guardo di sottecchi e noto che indossa la mia maglietta nera.
È inspiegabile.
Adesso voglio capire del perché ha paura.

"Ho preso la birra,se ti va."

Scuote velocemente la testa e fissa il letto con fare assente.
Cosa le prende?
Le ha fatto così schifo baciarmi?

"Ok,vuoi vedere un film?"

Alza le spalle e resta ferma come prima.
Impassibile e fredda.
Mi siedo accanto a lei e sussulta istintivamente.

"Cosa c'è che non va?"

La fisso insistentemente cerco di imprimermi i suoi occhi nella mia testa.
Quando tutto questo finirà,i suoi occhi magnetici se ne andranno con lei.

"Niente."

Classico di una donna.
Il niente equivale a sono incavolata e di brutto.
Il problema è che non ho pazienza.
Quel poco che mi è rimasta me la farà finire lei se non parla chiaramente.
Si ok, se baciare un uomo più grande di lei gli ha fatto così schifo le chiederò scusa.
So che stasera gli avrei detto che mi sarei limitato a tacciarla,poco fa ho infranto questa promessa e mi sono lasciato andare.

"Se ti ha fatto schifo, cosa alquanto impossibile.
Ti chiedo scusa."

Ovviamente,so che gli è piaciuto.
Se avesse fatto un po' più di pressione,mi sarai spostato.
Invece sembrava che anche a lei non gli dispiaceva.
Mi guarda sbalordita.

"Possiamo evitare di parlare di questo.
Odio il tuo egocentrismo,un po' meno per favore."

Nonostante le luci dei lumini che non illuminano tutta la stanza,riesco a vedere la sue gote tingersi di rosso.
Non so come interpretare questa sua risposta,faccio finta di niente e mi posiziono nel mio lato.

"Accendo un po' la tv, dopodiché mi addormenterò.
Domani sarà una giornata stressante.
Riposati anche tu."

Annuisce e si avvicina cautamente nello spazio libero accanto a me.
Si appoggia nella testata del letto e resta in silenzio.
Odio quando lo fa.
Non so mai cosa le frulla per la testa.
È solo una ragazzina,come potrei pretendere che i suoi atteggiamenti siano diversi?

"Burak."

Alzo la testa verso Norah e lei mi fissa intensamente.

"Questo Sanchez,non mi piace.
Sappi che se tuo padre cambia idea,scapperò.
Anche da te se tenterai di fermarmi.
Io non sposerò mai un viscido del genere.
Preferisco morire,piuttosto che sposare un tipo come lui.
Non lo conoscono nemmeno e non ho nemmeno il piacere di farlo."

È un turbine di parole.
Quando finalmente finisce di parlare prende una grossa boccata d'aria.
Perché sta pensando a quel porco?
Giuro che il solo pensiero che quel verme possa entrare nei pensieri di Norah mi manda su tutte le furie.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora