Capitolo 66

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Pov's Norah

Sono troppo confusa, non so nemmeno come devo comportarmi.
L'unica certezza che ho, è di avere tutti gli sguardi addosso.

"Burak, che piacere vederti in dolce compagnia.
Non avrei mai scommesso, che avresti trovato la tua dolce metà."

Divento subito rossa, Burak mi afferra la mano e la stringe con delicatezza.

"Nemmeno io pensavo di poterla trovare, eppure il destino a voluto così,per noi.
Vi presento la mia futura moglie."

Mi trascina di fianco a lui, mi lascia la mano ed avvolge il mio fianco con la sua mano, tirandomi verso il suo corpo.
Sento il cuore martellare più forte di un martello pneumatico.

"Norah Evans"

Alcuni di loro ridono tra di loro, altri lo prendono in giro dandogli qualche pacca nella spalla.
Mi limito a tacere e a non rimuovere la stretta da Burak.
Posso sentire a pieno il suo profumo.

"Accomodatevi pure, tra non molto incominceranno a servire la prima portata."

Le persone che poco prima ridevano e scherzavano con il padre di Burak si congedano e si fanno largo tra la calca di gente.
Burak allenta la sua presa e mi fa spostare verso la mia postazione.
Mi scosta la sedia e con galanteria mi fa sedere.
Mi sento nel castello di barbie, tutto il cristallo che predomina questa stanza, mi rende ancora più nervosa.
Burak scosta la sedia vicino la mia e si sedie anche lui.

"Non male come inizio.
Sta procedendo bene."

Burak mi sussurra all'orecchio, io resto impassibile.
Pare che stia funzionando il nostro piano.
Sembriamo davvero una coppia da fuori?
Ho vagato con lo sguardo alla ricerca della mia famiglia.
Ho solo visto il volto schifato di mio fratello che si intrattiene a parlare con il presunto ragazzo che avrei dovuto sposare.
Non lo avevo mai visto di presenza, non sapevo nemmeno della sua esistenza.
Perché mio padre ha creato un tale incesto?

"Quando verrà celebrato davanti a tutti il vostro matrimonio,verrete ripresi, bada a ciò che fate.
Annuncerai per bene, il matrimonio ed estenderai gli inviti.
Niente mosse false, quello stronzo lo distruggiamo per bene."

Il padre di Burak allude a mio padre.
Mi aspettavo mi degnasse almeno di un saluto ma evidentemente non è così.
Per loro sono solo carne di macello.

"Stai tranquillo papà, se volevano fare qualche mossa falsa, l'avrebbero già fatta.
Il tuo affare andrà in porto."

Non è anche ciò che vuole lui, infondo?

"Qualcosa mi puzza, non si sarebbero portati dietro quella feccia.
Adesso goditi la serata figliolo, al resto penso io.
Hai già spiegato le nostre usanza alla tua donna?"

Annuisce e vorrei rispondere che vorrei saperne di più.
Magari da lui,essendo che il figlio determinate cose cerca di evitarle di dirmele.

"Sa già come comportarsi, il padre la istruita secondo le nostre tradizioni."

Non so perché stia mentendo a suo padre ma non gli rovinerò il gioco.
Manterrò la sua parola.

"Lurido bastardo, il circolo sa che sarebbe dovuta essere la sposa di Sanchez, ma non è stato in grado di trovarla.
Questa volta ti sei portato una grande vittoria a casa Burak.
Ottimo."

Il padre si alza, afferra il bicchiere e con una forchetta, picchietta sul calice di cristallo.
Attira l'attenzione di tutti gli invitati e sto morendo di ansia.
Questa è la resa dei conti.

"Signori e signore, spero che questa serata organizzata interamente da mio figlio, sia di vostro gradimento.
Adesso cedo a lui la parola."

Burak si alza e si mette di fianco al padre.
Io lo seguo con lo sguardo, non so che altro fare.
Vorrei scomparire dalla faccia della terra.

"Signori e signore buonasera a tutti voi.
Parto con il ringraziarvi per essere qui,tutti quanti.
Finalmente sono lieto di annunciare il nostro matrimonio, che si terrà a breve.
Vieni tesoro, avvicinati."

Burak mi porge la mano, e con delicatezza ed estrema lentezza mi alzo.
Nessuno mi aveva mai chiamato tesoro eccetto Fanny.
Fa strano sentirlo dalla sue labbra, non è il tipo.
Mi sfodera un grosso sorriso e credo di essere stata colpita e affondata.

"Norah ed io siamo lieti di annunciarvi, il nostro matrimonio.
Abbiamo percosso parecchia strada, e adesso siamo qui davanti a tutti voi che siete altrettanto importanti per me e la mia famiglia.
Inizialmente, come voi sapete non ero intenzionato a sposarmi, sino a quando i miei occhi non si sono incrociati con quelli di Norah.
Adesso so che nel mio mondo, ho un posto di fianco a lei."

Mi guarda con occhi dolci, so che sta fingendo ma credo che sia la dichiarazione che ogni donna vorrebbe sentire.
Mi tira verso di lui e avvolge il suo braccio nella mia schiena.
Con la mano mi strizza il fianco e mi fa aderire vicino il suo petto.
Sento il fuoco divampare dentro di me.

"Adesso è il tuo turno Norah, di a tutti quanti,quanto sei felice di diventare mia moglie, si convincente."

Burak sussurra a bassissima voce dietro la mia nuca, mi lascia un casto bacio per non fare capire niente a nessuno e sono ancora più nervosa di prima.
Ci proverò in tutti i modi a dimenticare il suo tocco, ma ogni qual volta mi tocca sembra che lasci un segno nella mia pelle che brucia.
Sento lo sguardo di tutti i presenti, compreso la mia famiglia che mi fissa indignata da lontano.
Non sono stati loro a spingermi a questo?
Mi hanno dato tanto e mi hanno tolto tutto solo perché non gli ho dato ascolto.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora