Capitolo 70

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Pov's Norah

Come diamine siamo finiti in questa posizione?
Ho il corpo completamente paralizzato.
Burak è completamente adagiato sul mio corpo.
Posso sentire tutti i suoi muscoli premere su di me.
Lui cerca di catturare i miei occhi,io invece cerco di fare l'opposto.
Non voglio assolutamente guardarlo.
Sento qualche gocciolina d'acqua che cade dai suoi capelli, sul mio viso che sta andando a fuoco.
Non si è nemmeno vestito.

"Norah."

Sussurra e sono sul orlo del non ritorno.
Perché mi sento così euforica?
Posso sentire il mio cuore battere velocissimo.
Vedo con la coda dell'occhio,il viso di Burak che si avvicina.
Respiro profondamente.
Lo ringrazio mentalmente per il fatto che si stia reggendo sulle sue braccia muscolose.

"Hai finito di parlare?
Di chiedere?"

Non è arrabbiato, sembra più divertito.
Vedo il sorrisetto malizioso con la quale mi parla.
Mi giro di scatto e lo fulmino.
Lui si perde nei miei occhi e reggo il suo contatto visivo.

"Pensi che possa mai finire di parlare?
Non c'è nessuno in grado di potermi zittire,Burak."

So che sembra che lo stia provocando ma voglio che sia chiaro che parlo quanto e come voglio.
Nessuno può mettermi a tacere.
Cerco di liberarmi del sul corpo ma non è intenzionato a lasciarmi.

"Perché non ti alzi?"

Vorrei che anche il mio corpo fosse d'accordo con la mia domanda.
Non mi sono mai sentita così in vita mia.
A dire il vero, succede sempre quando Burak si avvicina.
Mi sfiora e mi afferra per farmi capire chi comanda.

"Non mi va.
Vuoi che mi sposto?"

Non mi può lasciare la scelta.
La mia bocca non è dell'idea di parlare.
Mi muovo sotto il suo corpo per scostarmi ma lui si trascina e si riposiziona nuovamente.

"Devi solo dirmi di sì.
Se ti da fastidio mi sposto."

Sembra essere diverso.
Non si è mai comportato così.
Non ha mai cercato un contatto così insistente.
Pare si stia sbilanciando.
Cosa vuole ottenere.
Il mio onore?
Sento il suo peso continuare a premere ancor di più.
Posso sentire quanto gli stia piacendo la situazione, non fa nemmeno nulla per nasconderlo.
È ubriaco?
Ha bevuto più del dovuto e non me ne sono accorta?

"Burak."

Più che un sussurro mi sfugge un gemito.
Ok, il mio corpo sta incominciando a riscaldarsi.
Burak si avvicina e porta il suo naso tra i miei capelli.
Il suo petto mi schiaccia completamente il seno,cerco di spingerlo ma lui continua ad annusarmi i capelli e a passare la sua bocca nell'orecchio.
Sento il sangue fluirmi velocemente.

"Lasciami."

Mi lascia dei casti baci nel collo.
Sono troppo eccitata,ho paura di star sbagliando.
Mi vuole solo per prendermi in giro.

"Vuoi che ti lascio?"

Mi bacia la mandibola e sale su,sino alla guancia.
Involontariamente gli stringo le spalle e un suono gutturale gli esce spontaneamente.
Si solleva, mi guarda dall'alto e con una mano,mi scosta i capelli.
Abbasso lo sguardo e lui mi afferra il mento.

"Non abbassare lo sguardo."

Mi passa un dito sulle labbra e si avvicina nuovamente al mio viso.

"Norah, se è quello che vuoi, dimmelo."

Non si permette di toccarmi, sta aspettando un mia cenno ma certamente non mi lascerò andare.
È solo un uomo che vuole scaricare la giornata.
Non sarai mai lui, l'uomo che si prenderà la mia purezza.
Continua a baciarmi con dolcezza e glielo concedo solo perché il mio cervello mi impedisce di dirgli esplicitamente di togliersi.
Si avvicina sempre di più e sento il respiro intenso vicino alla mie labbra.
Posa un casto bacio vicino alla bocca.
Si sposta e ne posa un altro vicino al mento.
Ritorna alla stesso punto e questa volta si poggia un po' più sulle labbra.
Mi pizzica con la sua lingua e sento una strana sensazione tra le gambe.

"Burak."

Lui continua e sto quasi per cedere.
Cosa potrebbe succedere?
Un bacio è così distruttivo?

"Perché non fai ciò che dice la tua testa?"

Sussurra e mi bacia vicino la bocca.
Mi lecca la parte superiore e inferiore di metà labbro.
Mi giro di poco il viso e poso i miei occhi su di lui che sembra estasiato e su di giri.
Mi bacia e con la mano mi incomincia ad accarezzare il braccio,sento il corpo bersagliato da brividi.
Me ne pentirò, ma farò finta che non è mai successo.
Schiudo di poco la bocca, lui prontamente gli posa le labbra,questa volta mi bacia in pieno e lo bacio.
Le nostre lingue si accarezzano e danzano dolcemente.
Lui si rilassa su di me e continua a giocare con la mia lingua.
Sento un pezzo di metallo che si muove tra di noi.
La pallina del piercing si muove facendomi un leggero solletico sulla mia.

"Cazzo."

Burak si sposta di poco.
Non gli è piaciuto?
Ok, non so cosa fare.
Sono in totale imbarazzo.

"Vado a vestirmi."

Annuisco e si alza tenendosi l'asciugamano.
Vedo un rigonfiamento ma non sembra nemmeno essere in imbarazzo.

"Se non vuoi andarti a prendere il cambio, apri il cassetto e ti prendi una maglietta."

Si sposta vicino l'armadio e pesca un paio di pantaloncini e li indossa.
Quando ha messo le mutande?
Sono troppo su di giri.
Non so nemmeno cosa mi sia preso,non sono abituata a comportarmi così.
Non riuscirò più a guardarlo in faccia.

"Metti questa.
Vado in cucina a prendere qualcosa da bere."

Mi lancia una maglietta nera e l'afferro.
Mi sposto nel sul bagno e mi chiudo a chiave.
Caspita.

RESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora