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Ci intrappolano dentro la loro casa, cominciando così a trovare qualche tipo di incantesimo da un vecchio libro

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Ci intrappolano dentro la loro casa, cominciando così a trovare qualche tipo di incantesimo da un vecchio libro. «Chi siete?» chiede il corvino con completo scetticismo, ma le tre streghe Delacroix sembrano quasi offese da quella domanda fatta con tanta ignoranza.

«Noi siamo le sorelle Delacroix. Le streghe più potenti di tutto l'universo.» esordisce la rossa, ma un'altra la interrompe e la corregge «Non siamo ancora le più potenti, dobbiamo ancora fare l'incantesimo di vita eterna.» comincia così a raccontare tutto il piano che devono attuare per eseguirlo.

«Dobbiamo prendere le anime di tutte le persone della città e dobbiamo assorbire la loro vitalità.» viene così zittita subito dopo, poi la prima prosegue con il suo discorso schiarendosi la voce.

«Lascia che ci presenti, mister occhi di volpe. Io sono l'unica e inimitabile Rowena Delacroix.» affianca subito dopo San, introducendo anche le sorelle, partendo dalla bionda, con un vestito rosa e bianco «Lei è mia sorella, Cordelia Delacroix.» e infine introduce l'ultima con capelli bruni e un vestito arancione e marrone «Mentre lei è Prudence Delacroix».

San continua a non crederci, emettendo un leggero sbuffo tra le labbra, ma subito contrabbatte «Vi aspettiate davvero che vi creda. Siete soltanto delle signore vestite da strega, tutto qui. Le streghe Delacroix sono solo una leggenda, una favoletta da raccontare per spaventare i bambini».

A questo punto alzo gli occhi al cielo alla sua testardaggine, ma cattura l'attenzione di Prudence che chiede stupita «I bambini si spaventano se sentono parlare di noi? Davvero?» ne sembra quasi contenta, cominciando ad esultare con le altre due sorelle.

«Siete davvero brave, lo devo ammettere, ma ora lasciateci andare.» il corvino emette un cenno con la testa, mostrando un sorriso finto divertito. «Non così presto, signorino. Dobbiamo prima prendere la vostra vitalità. Vi ringraziamo di averci riportato in vita con il mio incantesimo, ma ora non possiamo restare a festeggiare, ci serve il foglio con l'incantesimo.» ammette Rowena, avvicinandosi ad un calderone e parlando tra sé e sé «Vediamo se ricordo come si fa.» pronuncia poi una frase in latino, provocando così una scintilla che permette di usarlo.

«Non hai perso il tuo tocco, Rowena.» la bruna si complimenta con la sorella, cominciando così a ridacchiare, mentre Cordelia Delacroix inizia a guardarmi interessata, come se stesse leggendomi dentro.

La vedo avvicinarsi alle altre due e sussurra un qualcosa che non riesco a sentire, ma sembra essere una buona notizia per loro. Si girano tutt'e tre, mentre Rowena prende la parola «Quindi sei vergine?» mi si avvicina, scrutando ogni porzione del mio volto.

«Cosa? No, non sono vergine.» cerco di non andare nel panico, soprattutto davanti a San. La rossa si gira verso Cordelia e chiede per avere un'ulteriore sicurezza «Sei sicura che lo sia?» così l'altra annuisce convinta, aggiungendo «Potrei scommetterci la collana regalatami dal mio primo amante e l'anello del mio ottavo».

Continuano a discutere, dando tempo a me e San di escogitare un metodo per poter scappare, notando subito un secchio che possiamo usare. Il corvino solleva il contenitore, lanciandolo fuori dalla finestra, provocando un tonfo.

«Sorelle. C'è qualche altro marmocchio, andate a controllare.» si mettono subito in allerta, mentre due vanno a cercare fuori casa, dandoci la possibilità di poter escogitare un piano per scappare.

Una volta che Prudence è rimasta con noi, comincio ad attuare il piano «San, siamo con le sorelle Delacroix.» così il corvino assume l'altra faccia della medaglia «Ma non è vero. Sono solo delle ciarlatane, non sono capaci di fare niente, nemmeno di slegarci».

Continuiamo così per qualche secondo, finché Prudence esordisce «Ti farò vedere io.» slega subito San e così il ragazzo le propone «Dimostrami che sei una strega. Sai fare qualche incantesimo?».

La strega si rimbocca le maniche e comincia a fare incantesimi di cambio forma agli oggetti vicini, così San mi aiuta subito a liberarmi, mentre si complimenta «Sei davvero brava nel lanciare incantesimi.» dopodiché scappiamo via, ma non prima di aver ripreso il mio braccialetto.

[…]

«Mi hai mentito. Sei vergine.» mi parla con il respiro affannato, mentre corriamo per la fiera e ci dirigiamo a scuola. Chi l'avrebbe mai detto che sarei venuto di mia spontanea volontà, solo per sfuggire ad una triade di streghe antiche secoli.

«Ti sembra davvero questo il momento di parlarne? Ci sono tre streghe secolari che ci stanno seguendo e vogliono le anime di tutti noi.» svio completamente il discorso della mia bugia, concentrandomi sul come possiamo sconfiggere tre streghe antiche.

Ci fermiamo davanti ad una bancarella, quando le vediamo da lontano che si avvicinano, ricominciamo a correre come se non ci fosse un domani... se dovessero riuscire nel loro intento, non ci sarà letteralmente un domani.

Arriviamo finalmente a scuola, dirigendoci in biblioteca per poter consultare un libro sulla magia o sulle tre streghe. Lo afferro e torno a casa, uscendo però dalla porta sul retro.

Non appena apriamo la porta, urtiamo accidentalmente la preside, facendomi cadere il libro dalle mani. «Ci scusi preside.» ci scusiamo, poi afferro subito il libro e corriamo verso casa mia.

Chiudo subito la porta, fiondandoci per poter controllare qualsiasi cosa che riguardi la triade. «C'è scritto niente?» posso sentire le sensazioni di San, ma non c'è nulla di utile. «No. Dice solo che hanno un libro dove ci sono scritti tutti i loro incantesimi».

«Libro? Non c'era nessun libro in quella casa. Che fine ha fatto?» il corvino mi fa ricordare che effettivamente non c'era nemmeno l'ombra di un libro. Era tutto bruciato, sarà finito bruciato anche il loro libro.

«Finché non hanno il libro, non possono fare niente, giusto?» continua a domandare, così controllo più di una volta e replico «No. Qui dice che hanno bisogno del loro libro. Dove ci sono tutte le parole e ingredienti».

Lo sento tirare un respiro di sollievo, ma non prima di sentire una voce gelante. «Mocciosi, dove vi nascondete.» dal tono sembra essere Rowena, riesce a farmi accapponare la pelle.

Andiamo nel panico per un attimo, ma poi ricordo del tappeto elastico appena montato nel giardino. «Saltiamo dalla finestra.» propongo, una volta barricata la porta con un mobile.

«Sei pazzo? Per chi mi hai preso?» comincia a rifiutare nell'idea di saltare giù, ma poi gli faccio notare «San, dobbiamo saltare sul tappeto elastico. Lo abbiamo fatto milioni di volte da bambini.» poi controllo l'altezza e mi correggo «Non esattamente, ma due sono le opzioni. Saltare o farci uccidere».

Le sento bussare alla porta e con voce gentile, chiedono «Perché non ci fate entrare ragazzi? Scusateci per prima.» tendo la mano verso San, così che la possa stringere mentre saltiamo.

«Non se ne parla, befane!» esordisco poco prima di saltare e rimbalzare sul tappeto elastico, sentendo l'adrenalina implodere dentro ogni centimetro della mia pelle.

«Dove andiamo?» chiede San confuso da tutto ciò che sta succedendo, ma sfortunatamente la mia testa non riesce a pensare «Ci serve trovare un modo per ucciderle».

Opposites Haunt Together || WooSanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora