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Ritorniamo alla fiera, in modo da poter pensare meglio in mezzo a tutta la gente presente

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Ritorniamo alla fiera, in modo da poter pensare meglio in mezzo a tutta la gente presente. «Dove possiamo trovare un qualcosa che le possa uccidere?» ci guardiamo intorno e subito penso il più velocemente che posso.

«Ci sono due modi per uccidere una strega, impiccandola oppure bruciandola.» continuo a pensare senza fermarmi, quando poi mi viene un'idea in mente. «Ho un'idea.» prendo il polso caldo del corvino e lo tiro, ma nemmeno il tempo di uscire dalla folla, vediamo le tre streghe che si avvicinano.

Cerchiamo in tutti i modi di evitarle, mentre l'idea di separarci si fa sempre più presente, ma i film insegnano che non bisogna mai dividersi. «Torniamo a scuola.» continuo a tenere stretto il polso di San, non appena entriamo a scuola, mi dice «Ora è meglio separarsi. Cerchiamo di dividerle».

Annuisco all'idea e comincio ad andare in giro per la scuola, attirando le tre megere. Riesco a sentire i loro passi e le loro voci, seppur sussurrate, riesco a sentirle.

Corro per i corridoi, potendo sentire l'adrenalina mista a paura che mi scorre nelle vene, creando una sensazione unica nel suo genere.

«Hey, ti stavo cercando.» vedo San uscire da un'aula, venirmi incontro e comincio a ridere, mentre cerco di controllare il respiro. «Chissà se domani sarai ancora scettico sulla magia e sulle creature della notte.» scherzo e cerco di trattenere la mia risata, mantenendola il più silenziosa possibile.

«Hai ancora il foglio della casa, giusto?» mi chiede una volta aver fatto capolino dall'angolo del corridoio. Lo guardo e così prendo il foglio dalla tasca, facendoglielo vedere «Senza di questo non possono fare nulla, anche se non capisco perché».

«San, volevo parlarti di una cosa.» continuo a mantenere un tono basso, quasi sussurrato e non è per niente facile. I suoi occhi scuri mi guardano, ispezionando i miei, ma qualcosa sembra diverso.

«Tutto bene San? Sembri... diverso.» lo guardo meglio preoccupato, ma subito mi tranquillizza «Sto bene. L'intera situazione è asfissiante.» cerco di credergli anche se con difficoltà, così gli afferro la mano ma subito se la tira indietro.

Lo guardo ancora più preoccupato e cerco di leggergli dentro, mentre mi accorgo di un particolare. «Una delle streghe è una muta forma.» sussurro tra me e me, realizzando di avere una strega davanti a me e non il vero San, così cerco di correre via ma mi ritrovo le altre due streghe che mi soffiano una polvere capace di farmi addormentare.

[…]

Mi risveglio pian piano, ancora una volta nella casa delle Delacroix. La vista mi ritorna lentamente, facendomi prima vedere tutto sbiadito, mentre mi sento preda ad un post sbronza.

«Il nostro ospite si è svegliato. Ottimo lavoro Cordelia.» Rowena si complimenta con la sorella, che comincia a ridere e gioire per il lavoro fatto. «Ora se permetti, riprendo ciò che mi appartiene.» la prima si avvicina e prende il foglio dalla tasca, pronunciando poi delle parole sconosciute e, il foglio mezzo bruciacchiato, diventa un libro vero e proprio.

«Quanto tempo che non ci incontriamo, mio caro vecchio libro.» la stessa strega stringe l'oggetto a sé, come se volesse esprimergli affetto. Cerco di guardarmi intorno e vedo anche San incatenato come me, mentre poi c'è Cordelia che si avvicina al corvino ancora durmiente.

Le avvicina le mani al volto per ammirarne la bellezza pura, ma vedo che mi tiene d'occhio e poi si avvicina alla sorella maggiore, sussurrandogli un'altra cosa.

«Sei sicura Cordelia?» le chiede quasi stupita, poi si gira per potermi guardare meglio. «Sveglia il bello addormentato.» Rowena ordina alla bionda, che subito colpisce con una scarica elettrica che le esce dal dito, colpendo il petto di San, facendogli aprire gli occhi.

«Sei sveglio, occhi affilati?» Cordelia comincia a parlargli e San annuisce, sfinito. Rowena mi si avvicina e continua a ispezionarmi meglio «Sì. Come ho fatto a non accorgermene? Ci sono tutti i segnali.» prende una sniffata vicino al mio corpo ed emette un verso di gioia.

«Amore. Qui qualcuno è innamorato. Innamorato del suo migliore amico.» continua a parlare ma cerco di far finta di niente, mentre nego «Non è vero.» frase che manda sui nervi la strega, che guarda la sorella, dandole il permesso.

Riesco a vedere Cordelia che afferra il volto del corvino, leccandogli la guancia. «Riesci a sentire anche tu, Prudence? C'è rabbia in lui.» Rowena comincia ad esultare nel sentire le mie emozioni, così subito urla «Sorelle! Cambio di programma, usiamo il suo amore per la vita eterna».

«La forza dell'amore è qualcosa di abbastanza potente per farci vivere per sempre, soprattutto per il suo amore puro, come quello del moccioso.» continua Rowena mentre butta tutti gli ingredienti nel calderone, poi continua «Ci serve una sua lacrima di dolore d'amore».

«Non possiamo fargli del male e prendergli la lacrima, oppure non possiamo usare le cipolle?» Prudence propone un'altra idea, ma la sorella maggiore subito la spinge «Sei pazza?! Le lacrime causate dalle cipolle sono diverse da quelle sentimentali, e poi ci serve una sua lacrima nel vedere il suo amato in dolore».

«Non avrete nessuna lacrima da me.» mi oppongo con tutto me stesso, corrucciando le sopracciglia e le guardo con disprezzo. «Credi davvero che ci aspettavamo un tuo permesso, moccioso? Piangi o il tuo amichetto incontrerà i vermi sottoterra.» Rowena comincia a minacciarmi, e solo l'idea di San sepolto, mi mette una tristezza unica.

Prudence continua così a sussurrare «Sicura che sia una buona idea?» facendo riflettere le altre due sorelle. «Voglio dire, non sarà troppo forte? Se vogliamo usare il suo amore, dobbiamo essere sicure che non sia troppo potente contro di noi.» continua, facendo pensare le altre due, poi aggiunge infine «L'amore può essere una forza e una debolezza. Rende più determinati i muncoli nello sconfiggere il male».

«Hai ragione Prudence. Allora torniamo al nostro piano originale. Radunate più mocciosi possibili, Prudence è il tuo turno, attirali tutti con noi.» stanno per andare via, librandosi in aria con le loro scope, poi Rowena mi guarda ed esordisce «Questo è per averci chiamate befane.» punta il dito contro San, ma subito riesco a liberarmi e faccio da scudo umano al corvino, venendo colpito e quella piccola scarica si espande in tutto il corpo.

Opposites Haunt Together || WooSanWhere stories live. Discover now