Opposites Haunt Together || WooSan

06.

«Come ti permetti?!» Rowena urla con tutta se stessa, impugnando il libro e scatenando subito una tempesta, coprendo il cielo da milioni di nuvole e un forte vento che ci schianta sul volto.

«Usate gli oggetti che vi ho dato. Sono le uniche cose che possono salvarvi la vita.» la preside ci avvisa con un sussurro, così comincio subito ad impugnare ogni oggetto che ci ha dato per proteggerci ed attaccare.

Mi avvicino a Cordelia, mentre San si occupa di Prudence e la preside fronteggia Rowena. «Lascia andare i ragazzi, non c'entrano nulla. Prendetevela con me.» la strega bianca subito propone a tutt'e tre, ma riceve soltanto una risata in cambio.

«Scordatelo Sarah. Devono pagare il prezzo dei loro antenati e lo pagheranno con la sofferenza, come abbiamo fatto noi!» la rossa subito mette le cose in chiaro, mostrando la sua volontà nel farci del male senza pensare a nulla.

Scintille e scie illuminano l'intera situazione, mentre io e San cerchiamo di usare gli oggetti a nostro vantaggio. «Prenderò il loro amore e potremmo vivere per sempre. La faremo pagare ad ogni moccioso lì fuori.» continuo a sentire Rowena parlare contro la preside, mentre Cordelia mi sfida nel colpire per primo, evidentemente in eccitazione.

«Cosa aspetti? Hai paura che ti faccia del male? Non farmi cominciare per prima.» continua a ridacchiare, saltellando di qua e di là, ma riesco a colpirla graffiandogli la guancia. La bionda si sfiora la parte appena colpita e mi guarda in rabbia, notando il suo sangue «Ora possiamo continuare a giocare».

Comincia a cercare di colpirmi, ma fortunatamente ho con me un amuleto di protezione, che fa rimbalzare ogni attacco. La vedo pensare, ma non faccio in tempo, che subito mi corre contro, fermandosi improvvisamente e facendomi girare.

Approfitta dell'angolazione per il rimbalzo e lancia un incantesimo, facendolo rimbalzare contro San. «No!» urlo, ma vengo colpito da un onda d'urto, che mi lancia dall'altra parte. La preside viene distratta e colpita da Rowena, che la lancia contro un albero, facendole perdere i sensi.

Riprendono a ridere soddisfatte, ma non appena Rowena mi si avvicina per prendere il mio amore, mi sussurra «Mi avresti dovuto ascoltare. Avresti dovuto darmi il libro e sacrificare quelle mille vite.» ma non appena arriva abbastanza vicina, le afferro il polso con forza e, guardandola negli occhi, pronunciando le parole di un incantesimo che ho imparato.

[…]

Entro nella sua memoria, permettendomi così di vedere approfonditamente quello che l'ha resa la persona che è oggi, credendo fermamente alle parole della preside.

Riesco a ricordare il luogo, vedendo il tutto da un'altra prospettiva, da quella di Rowena. Posso vedere dentro la sua casa e i suoi genitori, incluso il rapporto che ha con le sorelle.

«Recita la preghiera!» sento le urla del padre, che subito si alza dalla tavola, prendendo Cordelia dal braccio e trascinandola in una stanza. Rowena e Prudence cercano di ribellarsi, ma la madre le ordina «Rimanete sedute.» e le due sorelle rimangono sedute, sentendo i colpi provenire dalla stanza.

Una volta che escono di casa, la cosa non migliora, tutti i ragazzi le isolano, soltanto una le è vicina. Il suo volto sembra più chiaro questa volta, è Sarah.

Gli altri ragazzi non sono più docili con le tre sorelle: spintoni, isolamento e offese, marcandole come streghe, facendo così infuriare il padre al solo sentire quel termine.

Posso vedere Cordelia che corre incontro alle sorelle in lacrime, con il vestito sporco. «Chi è stato a ridurti così?» sento la voce di Rowena che subito controlla lo stato della sorella, mentre cerca di spiegare ciò che è successo.

«Ha osato dire che vuole essere la mia fidanzata. Non potrei mai fidanzarmi con delle streghe come voi.» un ragazzo subito lascia andare un verso disgustato, ridendo insieme agli amici, che spintonano le altre due, facendole cadere sul terreno, cominciando così a sporcarle interamente di terra e fango.

Lo stesso ragazzo viene richiamato indietro, immagino sia il padre, notando la scena davanti ai suoi occhi. «Mi scusi. Ha visto cos'ha fatto suo figlio?» Prudence cerca di difendere se stessa e le sorelle da sola, ma purtroppo è una battaglia persa «Ragazzina modera i termini. Stai parlando con il sindaco e mio figlio non fa mai niente senza motivo, ne avrà avuto uno per farlo».

Il ragazzo ride insieme al padre e subito si allontanano, ma Rowena prende la parola «Ha fatto piangere nostra sorella, solo perché ha detto che lo amava.» il sindaco si gira verso la rossa e, ridendo, esordisce «Ha avuto un buon motivo per farlo».

«Sono delle streghe, padre.» aggiunge il figlio, ma Rowena non si lascia sfuggire questa occasione «Maledico te e tutta la tua stirpe per tutte le generazioni.» sputando poi ai piedi del ragazzo, che però viene protetto dal padre che subito colpisce la rossa con uno schiaffo, facendola cadere per terra.

«Come osi praticare magia nera su mio figlio?» la guarda con completo disprezzo, prendendo Rowena dal braccio e trascinandola a casa dei suoi genitori, pronto per raccontargli tutto l'accaduto.

Una volta giunti a casa, le cose peggiorano solo non appena il padre sente tutto ciò che è successo. La porta si chiude e non appena Rowena cerca di spiegarsi meglio, viene colpita di nuovo al volto con forza, mentre il padre le ordina «Inizia a pregare! Questa volta non devi fermarti».

Comincia a pregare, venendo colpita ripetutamente con una cinta di cuoio, continua poi ad ordinarle «Non fermarti!» continua così fino alla fine.

La sera organizzano un piano per scappare, ma la rabbia nei cuori delle ragazzine ne è troppa, mentre la voglia di vendetta cresce sempre di più.

Escono di casa il più silenziosamente possibile, nel cuore della notte e rovesciando la lanterna ad olio, mandando a fuoco l'intera casa in pochi secondi.

Posso vedere le tre sorelle che guardano la casa in fiamme, rimanendo impassibili, quasi con odio nei loro occhi. «Dobbiamo farci una promessa.» sento Rowena proporre la promessa che ho già sentito dalla visione della preside.