Capitolo 9

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Uscì dalla libreria e sfrecciando con la sua amata Blentey arrivò nei pressi del cottage di Anathema. Non vedeva la donna da un po' e non la sentiva da un po'. Sei ci fosse stato Aziraphale lo avrebbe rimproverato per il suo comportamento, ma lui non c'era.
Il demone scacciò questi pensieri e bussò alla porta.
La strega lo aprì.
"Il demone Crowley!! Che piacere"
"Anche per me strega" si limitò a dire il rosso. Non era in vena di sentimentalismi, aveva un unico scopo e lo doveva raggiungere a tutti i costi.
Entrò senza essere stato invitato e si sedette sul divano in salotto.
"Ho bisogno del tuo aiuto, c'è in ballo il mondo intero"
"Lo so. Ho avuto dei sogni premonitori. Ho visto l'apocalisse ed altro"
"Bene. Io sono qui perché dovrei impossessarmi del tuo corpo e andare in paradiso" disse semplicemente Crowley.
"Cosa? Ma... Io sono una strega, non puoi"
"Invece si, con l'aiuto di Muriel entreremo." Il demone si alzò, pronto a compiere il rito me Anathema lo fermò.
"No no aspetta! Prima di tutto chi è questa Muriel? Poi dov'è Aziraphale? E terzo perché devi andare in Paradiso?"
"Fai troppe domande! Fammi fare e basta, non abbiamo tempo"
"Non puoi fare niente! Io ho visto il futuro, non c'è nulla da fare. Questa volta è diverso"
"Non è diverso, anche se sono da solo ce la farò"
"Che vuol dire? Dov'è Aziraphale?"
"Mi ha tradito. È tornato come arcangelo supremo dai suoi amichetti tossici. ADESSO POSSIAMO PROCEDERE?" urlò Crowley per l'esasperazione. Non ce la faceva più. Non sopportava più tutte quelle domande.
Anathema vedendolo in quello stato acconsentì.
Il demone entrò nel corpo della strega.
Senza perdere tempo tornò a Londra sotto mentite sembianze e con Muriel prese l'ascensore per tornare ai piani alti.
"Crowley, non dire nulla. Fidati di me" lo rassicurò Muriel.
"Non mi fido più di voi angeli. Se fai un passo falso vedi che fine ti faccio fare." la minacciò.
Le porte dell' ascensore si aprirono e subito due guardie potessero di spalle Anathema/ Crowley.
"No fermi!! È con me" urlò Muriel.
"E perché ci porti un umana anzi una strega qui?" Domandò Michele che si avvicinò a passo lento.
"Mia signora. Lei prevede il futuro e può aiutarci con quel problema"
"Non so di cosa stai parlando"
"Bè... Del secondo Avvento e della scomparsa di Uriel"
Michele non rispose ma si avvicinò alla strega.
La fissò a lungo.
Intanto Crowley cercò di tenere a bada la sua rabbia. In quello stato avrebbe potuto uccidere tutti.
L'arcangelo fece segno di seguirli.
Arrivarono davanti a un ufficio.
Michele bussò ed entrò seguita da Muriel e la strega.
"Mio signore" si chinò l'arcangelo davanti ad Aziraphale.
"Michele, lieto di vederti. Oh ma guarda Muriel, hai portato qualcuno dalla Terra." Si alzò dalla sedia.
"Questa strega può aiutarci con il problema di Uriel"
"Magnifico! Lasciatemi solo con questa bella ragazza" ordinò l'arcangelo supremo.
Dopo che anche Muriel uscì e chiuse la porta, Azi sbuffò.
"Cosa vuoi Crowley? Con me questi giochetti non funzionano"
"Bè sai, Uriel è morta e io voglio spiegazioni da te brutto bastardo! Cosa state tramando? E non provare a cacciarmi via o altrimenti..."
"Altrimenti cosa? Vuoi uccidermi? Provaci" lo sfidó Azi.
"Ma che cazzo ti prende? Non ti riconosco più! Dov'è finito l'angelo che conoscevo?"
Aziraphale si sedette di nuovo sul suo "trono" e alcune lacrime li rigarono il viso.
"Mi dispiace. Mi dispiace per tutto. Ho permesso a Metatron..."
Iniziò a piangere disperatamente.
"Oh Crowley, mi sei mancato! Io ho fatto delle cose brutte... Ho paura"
Istintivamente il demone lo baciò.
Fu un bacio passionale, pieno d'amore.
"Angelo, ora sono qui. Sfogati con me"

Continua...

Good omens 3Where stories live. Discover now