CAPITOLO 4

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EVELYN

Forse, l'avrò già detto tantissime volte, ma amo alla follia i tramonti. Infatti ieri, dopo essere andata a trovare Max in ospedale, sono riuscita a concedermi qualche minuto per ammirarlo.

Per me, vederlo tutto intubato sopra quel maledetto letto, è una cosa che non posso assolutamente sopportare. 

Il giorno prima:

Era partito tutto dalle quattro di pomeriggio, quando io mi trovavo nel parco vicino alla comunità con James, Liam e Anastasia; quando ad un certo punto, il mio telefono aveva iniziato a vibrare e così avevo risposto.

"Justin?! Come mai mi hai chiamato?"

"Eve, ti prego, corri Max, si sta sentendo male!"

"Cosa?! Spero che tu stia scherzando..."

"No giuro! Siamo andati nel boschetto e adesso mi sta dicendo che si sente svenire..."

"Ma è venuto con le stampelle o con la sedia a rotelle?"

"Con le stampelle..."

"Il boschetto vicino alla piazza del paese?! Justin, ma sei pazzo?! Hai idea di quanto ci voglia per arrivare fino a lì?! E poi, lo sai benissimo che Max non può camminare più di tanto, specialmente se esce con le stampelle, perchè si tratta di un enorme sforzo nelle sue condizioni... "

"Lo so, ma pensavo che non si sentisse così male fino al punto di svenire..."

"E avevi bisogno di farlo andare fino a lì, per vedere se stava veramente male o no?!"

Justin dopo quella frase, non si azzardò a dire più nulla, quando poi avevo deciso di andare ad aiutarlo.

 Una volta lì, avevo visto Max completamente pallido, tossire a più non posso, con Justin che cercava di calmarlo in preda al panico.

"Che stai facendo, scemo?! " 

"Non so cosa fare cazzo! Sto provando a fare del mio meglio! Pensi che a me faccia piacere vederlo star male così?!"

"E allora la prossima volta, invece di farlo venire qua, ci pensi cento volte prima!"

Proprio dopo la mia frase, Max aveva perso il respiro ed era svenuto.

"No, no, Max cos'hai? Cosa ti senti?! "

A quel punto, lo avevamo sollevato, e poi lo avevamo fatto sdraiare su una panchina, e intanto cercavamo di capire come farlo riprendere.

"Max ti prego rispondi, ti prego... "

Ero disperata. Dopo aver visto che non si riprendeva, ero su tutte le furie e avevo iniziato a prenderlo a male parole.

"Mi disp-"

Non fece in tempo a finire la frase, che avevo iniziato ad aggredirlo con le parole.

"Stai zitto, ti prego! Non me ne faccio nulla delle tue scuse! Piuttosto prendi quel cazzo di telefono e chiama un'ambulanza!"

Dopo aver litigato per mezz'ora su chi dovesse chiamare, finalmente eravamo riusciti a farlo. Nel mentre cercavamo di farlo riprendere. Justin gli stava tenendo le gambe sollevate e io stavo controllando il polso e la respirazione, che poi mi ero accorta essere molto superficiale. 

"Just? Tu, per caso, sai come si fa il massaggio cardiaco?... " gli avevo chiesto.

"Sì, mi avevano fatto fare una specie di corso in comunità qualche anno fa "

Si era messo in ginocchio davanti a lui e gli aveva tolto la felpa, e stava iniziando a fargli le compressioni toraciche mettendo la mano al centro del torace. Poi aveva messo l'altra mano sopra e aveva intrecciato le dita. Mentre manteneva le braccia ben tese si era messo verticalmente sopra il torace e aveva iniziato a comprimerlo e aveva continuato così facendone circa cento al minuto.

"Speriamo che con questa si riprenda..."  aveva detto mentre continuava a fargli il massaggio.

"Speralo, perchè se si sveglia è, già un miracolo..."

Qualche ora dopo non c'era ancora traccia dell' ambulanza, e Max anche se era a malapena cosciente, era sempre più debole.

"Quando cazzo arriva l'ambulanza?! Sei sicuro di aver detto esattamente dove ci troviamo?" 

La mia rabbia iniziava a salire sempre di più, e vedere Max stare male era la cosa che odiavo di più al mondo.

Finalmente tre ore dopo l'ambulanza era arrivata e i paramedici avevano messo Max sulla barella e lo avevano trasportato in ambulanza mentre gli attaccavano l'ossigeno. 

Noi eravamo andati con lui e durante il viaggio cercavamo di rassicurarlo anche se era molto agitato.

Una volta arrivati, in ospedale avevano portato Max in terapia intensiva, e un dottore mentre lo stava portando in reparto ci aveva chiesto:

"Da quanto sta male?"

"Penso già da tre ore... "

"Tre ore?! E non avete chiamato qualcuno?!"

"Sì, abbiamo chiamato un ambulanza ma arrivava... "

Eravamo arrivati vicino ad una stanza e il dottore stava portando dentro Max.

"Voi andate fuori, quando avrò notizie, vi chiameremo "

"Ok grazie..."

Una volta usciti dalla stanza, avevamo visto Sabrina arrivare, e appena ci aveva chiesto notizie su Max eravamo scoppiati a piangere entrambi...  








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