Capitolo 43.

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Io e la mia migliore amica osservammo spazientite entrambi i due per almeno cinque minuti, aspettando che si facessero avanti per iniziare a raccontarci che cosa fosse successo di tanto grave da dover costringere i Pevensie ad andarsene da Narnia. Stavo sinceramente per perdere le staffe, quando notai le labbra di mio padre schiudersi in una tosse agitata, iniziando a parlare.

<<Ricordate entrambe dello strano sogno fatto da Katherine quando vi trovavate ancora al campo? Quando era convinta di avermi visto nella foresta insieme a Susan e Lucy la notte del sacrificio?>>.

Annuimmo mute, fin troppo interessate per poterci permettere di interromperlo.

<<Ebbene, da quello che mi ha raccontato poco fa la Saggia Kezia, pare che mentre lei e lo stregone Sebastian si stessero impegnando arduamente in un incantesimo di traccio per trovare l'antico Libro Delle Sacre Scritture, andato perduto anni fa dopo la sparizione della Strega Bianca, per capire cosa non andasse nei poteri di Amber, siano effettivamente riusciti a trovarlo>> il felino fece una pausa.

<<E perché dovrebbe essere una cosa negativa? Cosa c'entra con i Pevensie?>>.

<<Ci sta arrivando, Katherine, sii paziente>> la rimpinzò Kezia, guadagnandosi subito una smorfia scocciata da parte della vampira.

<<Come stavo dicendo, lo hanno trovato facilmente, ma non si aspettavano di certo di vederlo fra le mani di colui che tutti quanti noi pensavamo fosse morto da almeno quattro secoli: Nikolai II, comodamente seduto ad una scrivania appartenente alle stanze del castello Telmarino, che sfogliava il manufatto>>.

Non appena Aslan cessò di parlare ancora una volta, rimasi ancora più confusa di prima. Non avevo la più pallida idea di chi fosse questo Nikolai ma, certamente, lo stesso non sembrava valere per Kath, la quale sussultò immediatamente e fece un paio di passi indietro, confusa ma, allo stesso tempo, amareggiata. Il suo volto aveva assunto un'espressione non indifferente, sembrava aver appena visto un fantasma.

<<Impossibile>> commentò lei incredula.

<<Scusate non credo di aver capito bene... chi è Nikolai II?>>.

Mio padre stava per parlare di nuovo, quando la mia migliore amica lo interruppe immediatamente, stroncandolo sul nascere e sibilando una flebile risposta fredda e distaccata, mentre teneva lo sguardo basso.

<<Mio fratello, o meglio, fratellastro>>.

Corrugai immediatamente le sopracciglia dopo aver udito ciò. Com'era possibile? Kath mi aveva da sempre raccontato che la sua famiglia, interamente composta solo e soltanto dai suoi genitori, era stata sterminata molto tempo prima, senza mai scendere nei dettagli e tantomeno senza mai accennare ad un ipotetico fratello. Ero sconcertata: perché mi aveva tenuto nascosto quel dettagli per così tanti anni? E, soprattutto, perché tutti pensavano che quel tipo fosse morto? Perché possedeva lui il libro che Kezia cercava, perché era pericoloso per i Pevensie? Troppe domande avevano ormai iniziato a ronzarmi in testa, così decisi semplicemente di rimanere muta ed aspettare che le riposte arrivassero da sé, dopotutto non volevo certamente forzare Kath a raccontarmi delle cose così personali, soprattutto contando l'espressione preoccupata e fredda che aveva appena assunto.

<<Nikolai è stato l'unico figlio ottenuto dal primo matrimonio fra il padre di Katherine, Aras, ed una creatura molto particolare... un lupo mannaro proveniente dalle terre nordiche, se vogliamo essere precisi. Pare che quest'ultima, Neesha credo si chiamasse, fosse morta di parto dando alla luce il figlio, il primo e solo ibrido vampiro-licantropo che questo mondo avesse mai conosciuto. Dopo poco la tremenda perdita, però, Aras si risposò subito con Nadia, fata dell'armeria, custode della guerra e veggente molto abile, dando alla luce Katherine, la seconda ibrida: una fata-vampira. Tutto sembrava andare abbastanza bene: i quattro vivevano insieme come una famiglia unita, nonostante Nikolai avesse spesso degli atteggiamenti strani, insoliti, o almeno questo era quello che mi riferiva Nadia - parliamo di almeno mille anni fa, al tempo eravamo grandi amiche - poi, un giorno, il ragazzo impazzì. Rivendicò la morte di sua madre Neesha, uccidendo prima Aras e subito dopo anche Nadia, attivando così il suo lato mannaro e vampiresco alla tenera età di diciannove anni, rimasto dormiente fino ad allora, poiché la maledizione si scatena solo e soltanto una volta che il diretto interessato toglie la vita ad un mortale; subito dopo, Nikolai provò a far subire la stessa sorte anche a Katherine, ma lei, cresciuta con i vasti insegnamenti della madre in battaglia, riuscì a difendersi, uccidendolo, attivando a sua volta il suo lato vampiresco a soli sedici anni, corpo nel quale è rimasta intrappolata da allora nonostante il passare degli anni>>.

Le Cronache Di Narnia - Il Leone, La Strega e L'Armadio || Edmund PevensieWhere stories live. Discover now