Threat

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"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." Mahatma Gandhi


Selena

Scorsi dalla finestra le prime luci dell'alba. La lunghissima notte passata in bianco mi regalò due occhiaie ai margini delle palpebre che mi ricordarono quelle di quando ero piccola. 

Gli incubi stanno tornando, eh Selena? 

Dannata coscienza! Mi diedi uno schiaffetto per zittire i miei pensieri. 

Fissai il soffitto apaticamente in attesa che mia madre mi chiamasse alla solita ora per la colazione. Ieri è stata una delle giornate più lunghe dell'universo, e oggi mi sarebbe aspettata la stessa sorte! 

E poi non mi andava proprio di vedere Tommen con il suo solito sorrisetto provocatorio. 

-Selena! Èora, alzati!-

Mi lamentai strizzando gli occhi. Ed era solo martedì! 

-Ah tesoro, sei già sveglia?- 

Gli occhi azzurri di mia madre mi guardavano corrucciati dall'uscio della porta. Era già perfettamente in ordine per il lavoro, mentre io ero spiaccicata sul letto. 

-Hai dormito stanotte?-

Cavolo, non sfugge nulla a questa donna! 

-Sì.- 

Il suo solito sguardo "non osare mentirmi" mi fece rabbrividire. Quando si trattava di questo mia madre era davvero intollerante! 

-Mamma non devi andare a lavoro?- 

Lei fissò lentamente il suo orologio da polsino -cazzo! Sono in ritardo!!- 

-Le parole- cantilenai la sua solita frase. 

-Oggi vai con Edward e i suoi amici, senza fare storie- 

Che palle! 

-Fantastico mamma, grazie, sempre disponibile!- 

Si ritoccò la matita guardandosi allo specchio del corridoio. Perché continuava ad andare a lavoro così truccata? I dubbi mi invasero. 

Dopo la morte del mio patrigno non aveva più pensato a risposarsi..

Evitai di chiederle altri particolari vomitevoli e mi affacciai alla camera di mio fratello. 

-Edward fottuto Collins stai ancora dormendo?!- 

Mi rispose con un lamento soffocato dal suo cuscino mentre un odore nauseante mi invase le narici. C'erano calzini ovunque che puzzavano di cane bagnato. 

Aspetta un attimo.. Quella era una mutandina?! 

-Edward perché c'è una mutanda in camera tua?!- la afferrai con le punte delle dita. -Che schifo!-

Alzò la testa di scatto. 

-Selena! Non devi entrare nella mia stanza, lo sai merda!-

Quindi ora era colpa mia?! 

-Edward fai veramente pena, almeno restituisci l'intimo alle legittime proprietarie..- 

-Lena fatti i cazzi tuoi! Quante volte devo ripeterlo?!-

Sorrisi quando Edward mi strappò dalla mano la mutandina rosa. 

-E sbrigati, a quanto pare devo venire con te questa mattina- 

Alzò i suoi occhi azzurri verso il soffitto. Stavo ottenendo la mia vendetta. 

La gonna della divisa oscillava tra le mie gambe mentre mi dirigevo insieme al quel coglione di Edward alla fermata dell'autobus. 

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