Don't blame me

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"È difficile dimenticare, se prima di tutto non ricordi a te stesso chi sei"


Selena

mi stropicciai gli occhi quando il ritornello di Don't blame me di Taylor risuonò per la quarta volta nel giro di 20 minuti. 

"Don't blame me, love make me crazy.."

Sbuffai affogando la testa sul cuscino, non posso credere che questo giorno sia realmente arrivato! 

-Selena spegni quella maledettissima sveglia! ormai so questa canzone a memoria da quante volte ha suonato- 

grugnii oppressa dal cuscino. -Dai Lena non potrà andare così male, sei troppo paranoica- 

Alzai la faccia pallida dal cuscino solo per trucidare con lo sguardo mio fratello -Edward fottuto Collins non osare provarci- 

Alzò le mani in segno di resa -non è colpa mia se non riesci a farti neanche un amico, in fondo siamo qui da 3 mesi cazzo- 

-Ah si? ora ti faccio vedere io..- feci per afferrare il cuscino un po' spiattellato, ma mia madre arrivò prima di me. -Signorina colazione. Ora.- 

alzai gli occhi al cielo sbuffando e superai quello scemo di mio fratello che se la rideva sotto i baffi. Insomma cosa avevo fatto di male per meritarmi un coglione del genere come lui?! 

-E vedi di aggiustarti i capelli sorellina, sembri appena uscita da un concerto metal- 

Da sotto le scale gli feci il dito medio più espressivo della storia per poi dirigermi in cucina. Effettivamente dopo una nottata rimasta a pensare alle possibili figuracce che avrei potuto fare oggi, una bella colazione mi avrebbe aiutata. 

Colmai il piatto con ogni genere di schifezza presente nella dispensa, mangiare sistemava veramente tutto. 

-Lena sei pronta per il tuo primo giorno di scuola?- mia madre sbucò dalle scale perfettamente in ordine, eravamo l'una l'opposta dell'altra. 

-Non sai quanto- alzai gli occhi al cielo mentre mi ingozzavo di gocciole. 

-Vedi di non fare la maleducata- mi ammonì con il suo sguardo che, se possibile, mi fece innervosire ancora di più. -Ti ho stirato la divisa, è appesa in camera tua- fece per andarsene non prima di avermi lanciato un'ultima occhiata. 

-Ci siamo capite signorina- annuii seccata, e mia madre finalmente mi lasciò sola con le mie gocciole sospirando rumorosamente, sapendo benissimo quanto mi davano fastidio le persone che sospiravano. 

-E non sospirare!-

-Ti aspetto in macchina tesoro, fai presto- 

Io, mia madre e il mio fratellastro Edward ci siamo trasferiti qui a Los Angeles circa 3 mesi fa e già mi mancano le montagne innevate del Canada. 

Avendo trovato finalmente un lavoro stabile qui in California, mia madre ha deciso che "era finalmente ora di cambiare aria" ma non pensavo intendesse l'aria afosa e inquinata di una grande città. 

Ero felicissima tra la mia neve e tra le mie strade, mentre qui tutto ciò che vedevo dal finestrino della panda rossa nuova di zecca di mia madre erano: adulti noiosi, palazzi altrettanto noiosi e troppe, troppe, macchine.

-Selena so che non ti piace qui, ma vedi di metterti nei miei panni. Ho finalmente un lavoro e posso iscrivere sia te sia Eddie in una scuola dignitosa.. Poi lo sai, ha il diploma quest'anno e..-

La interruppi prima che potesse continuare il suo solito monologo.

-..E potrà frequentare l'università. Ho ricevuto mamma, mi comporterò bene.-

CollisionOù les histoires vivent. Découvrez maintenant