•14•

410 23 3
                                    

Uscì dal bagno seguita da Bill, fuori dalla porta, davanti al tavolo degli alcolici, c'era Tom che si stava servendo da bere. Appena chiusi la porta Tom si girò verso di noi e sorrise maliziosamente, lo raggiunsimo.

Tom: Potevate fare più piano però.

Disse guardando prima Bill e poi me.
Abbassai lo sguardo imbarazzata mentre Bill invece si mise a ridere. Tom poi mi passò un Gin Lemon.

Tom: È bello forte, devi riprenderti.

Disse scherzando.
Afferrai il cocktail e me ne andai alla ricerca della mia amica, uscì fuori ritornando nel giardino e la vidi in acqua mentre si fumava un purino con la sua amica Adalia, mi avvicinai verso di loro, arrivai al bordo della piscina e mi chinai per parlare con Karla.

Karla: Dove eri finita?

Chiese con gli occhi socchiusi.

Io: Ti spiegherò tutto un'altra volta.

Le risposi ridendo.

Karla: Penso di restare a dormire qui stanotte.

Io: Nessun problema Bella.

La rassicurai tornando poi a girovagare senza meta per la casa.
Rientrai dentro e vidi Bill addormentato sul divano del soggiorno, sorrisi e cambiai direzione, avevo bisogno di stare un pò lontano da lui. Salì fino al secondo piano della casa trovando dovanti a me un lungo corridoio che terminava con una porta finestra che separava il corridoio da un piccolo terrazzino, mi diressi barcollando verso l'infisso in vetro, in mano avevo il mio Gin Lemon, ero ancora in costume ma l'alchool che avevo ingerito riscaldava il mio corpo. Notai che la porta era socchiusa, la aprì e uscì sul balconcino, non appena varcai la soglia della porta mi accorsi di non essere sola, Tom infatti era seduto su una delle due sedie che contornavano un tavolino rotondo, non appena mi vide uscire spostò lo sguardo verso di me, ci guardammo.

Io: Ammettilo che mi stai perseguitando.

Dissi biascicando.
Lui mi sorrise.

Tom: In realtà sono arrivato prima io, quindi sei tu a perseguitare me.

Mi accusò ridendo.
Mi sedetti nell'altra sedia e uscì dal mio pacchetto una sigaretta, offrendone una anche a Tom, me la accesi e iniziai ad aspirare. Rimasi in silenzio per qualche istante.

Io: Bill è collassato sul divano.

Dissi seria cercando di trattenere una risata.
Tom scosse la testa sorridendo.

Tom: Tranquilla succede tutte le volte.

Disse rivolgendomi uno sguardo.
Scoppiai a ridere ma poco dopo i miei denti iniziarono a battere per il freddo, Tom se ne accorse, si sfilò la felpa e me la passò, me la infilai senza dire nulla, avevo troppo freddo per rifiutare.

Io: Che ore sono?

Gli chiesi mentre usciva uno sbadiglio dalla mia bocca.
Tom controllò l'orologio che aveva al polso.

Tom: 02:18

Rispose tornando ad aspirare la sua sigaretta.
Avevo sonno, volevo tornare a casa ma ero troppo ubriaca per guidare.

Io: Cazzo... Vorrei tornare a casa.

Gli confidai mentre mi stropicciavo il viso.
Lui sorrise.

Tom: Vuoi tornare con me e Bill?

Mi chiese.
Avrei accettato volentieri ma onestamente non mi fidavo a lasciare la moto a casa di una sconosciuta.

Io: Mi piacerebbe tantissimo ma ho la moto qua.

Gli ricordai.

Tom: Non ti lascerò guidare fino a casa tua da sola.

•Skip Time•

(Spotify: Gangsta by Kehlani)

Io: Mi accompagni?

Chiesi a Tom supplicandolo con il labbro inferiore.
Tom sbuffò e mi prese in braccio per poi dirigersi verso l'entrata di casa mia, mi aggrappai al suo collo con le braccia, ero veramente esausta, non avevo mai bevuto così tanto, arrivammo alla porta d'ingresso che era naturalmente chiusa a chiave.

Tom: Nina le chiavi.

Mi disse un po' scocciato.
Uscì dalle tasche dei mie pantaloni il mio mazzo di chiavi e gliele porsi, aprì la porta di casa mia, se la chiuse alle sue spalle e salì le scale con ancora me in braccio. Si guardò attorno disorientato non sapendo quale delle tre porte fosse camera mia.

Io: Sinistra.

Sussurrai con gli occhi chiusi.
Aprì la porta di camera mia e mi buttò sul mio letto, si chinò ai piedi del mio letto e iniziò a slacciarmi le scarpe.

Io: Che fai feticista?!

Gli urlai ridendo.

Tom: Nina non farmi incazzare.

Disse serio.
Mi tolse le scarpe, mi sfilò i pantaloni e si girò di spalle per cercare il pantalone del pigiama.

Io: Vuoi approfittarne pure tu?

Gli chiesi con fare provocante appena mi tolse i pantaloni. Mi misi a pancia in giù per deliziarlo con la vista del mio culo, lo sentì rigirarsi verso di me.

Tom: Nina smettila.

Disse infastidito.
Mi rigirò di nuovo a pancia in sù e mi infilò i pantaloni del pigiama sfiorandomi le gambe movimento dopo movimento. Mi fece mettere seduta sul letto e mi sfilò la maglia lasciandomi con il pezzo superiore del costume, si girò per prendere la maglia del pigiama e ne approfittai per sdraiarmi nuovamente. Si avvicinò a me con la maglia in mano e appena si accorse che mi ero messa di nuovo in posizione supina mi mise le mani dietro alla schiena per provare a rialzarmi ma lo bloccai, afferrai la sua mano, la appoggiai sul mio viso e, mantenento il mio sguardo incollato al suo, presi in bocca il suo pollice e iniziai a succhiarlo alla stessa maniera di come avrei voluto fare con il suo cazzo, delicatamente e lentamente. Lui mi guardò senza dire nulla, socchiuse le labbra e trattenne il respiro per poi estrarre il pollice dalla mia bocca e mi accarezzò le labbra.

Tom: Vuoi proprio farmi impazzire.

Mi chiese mantenendo il contatto visivo.
Annuì mordendomi il labbro, lo squadrai e non potevo fare a meno di notare la sua erezione nascosta dai suoi pantaloni.
Lui sospirò, riprese la maglia e me la infilò, poi scoperchiò il mio letto e mi avvolse tra le coperte, mi diede un bacio sulla fronte e si diresse verso la porta.

Tom: Buonanotte Nina.

Disse sulla soglia della porta.
Mi misi a sedere sul letto e lo guardai.

Io: Resta qui con me.

Lo supplicai.
Lui mi guardò dritto negl'occhi appoggiato al cornicione della porta, esitò un attimo, poi sorrise.

Tom: Buonanotte.

Ribadì voltandosi.

Che stai combinando Nina...?

(Stop music)

Tired Heart || Tom Kaulitz Where stories live. Discover now