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Karla: Quindi glielo hai detto...

Disse con un tocco di malinconia nella sua voce.
Lei sapeva tutto, naturalmente non nei dettagli ma era a conoscenza della vicenda che avevo narrato ai ragazzi. Aspirai il fumo della mia sigaretta e annuì.

Io: Sentivo che era giusto farlo.

Dissi giocando con i miei pattini.
Lo skatepark era desolato, c'eravamo solo io e la mia amica, eravamo lì da già qualche ora nella nostra pace, ci stavamo aggiornando sulle ultime novità, sembrava molto presa dalle mie avventure con i gemelli kaulitz, mi confessò che in cuor suo sperava che io e i due ragazzi facessimo un threesom, e io, scioccata dalle sue strane perversioni, scoppiai in una risata nervosa. Mi confessò anche che fin dall'inizio aveva sperato che tra me e Tom, prima o poi, sarebbe successo qualcosa, rimase molto contenta nello scoprire che qualche sera prima ci eravamo scambiati un intenso bacio. La mattinata scorreva tranquillamente fino a quando il mio telefono squillò, risposi subito sotto lo sguardo perplesso di Karla.

Io: Cosa ti spinge a chiamare questo numero?

Chiesi con tono giocoso all'interlocutore.

Bill: Ho una proposta che potrebbe interessarti.

Disse Bill con tono malizioso.
Karla si girò di scatto verso di me pensando che mi stesse per chiedere di fare qualche ammucchiata in compagnia del fratello, le diedi un pugno sulla spalla invitandola a sgomberare la mente da quei pensieri perversi.

Io: Mh sentiamo...

Risposi con altrettanto tono malizioso.

Bill: Tom ha organizzato un torneo di Paintball ma mancano due persone per fare le 4vs4, ci sei?

La chiamata era messa in vivavoce perciò appena Karla sentì la proposta allettante di Bill diede di matto, iniziò ad annuire pregandomi di accettare e invitarla con me.

Io: Io e Karla saremo liete di ammaliarvi con la nostra presenza.

Dissi accettando l'invito del ragazzo.

Bill: Però ti avviso, Tom non è di buon umore.

Io: Ci sarà da divertirsi.

Bill: Ci vediamo alle alle 16:00 al campo.

Concluse per poi staccare la chiamata.
Mi girai verso la mia amica con un'espressione agguerrita, lei non stava più nella pelle. Organizzammo il resto della mattinata, decisimo di mangiare qualcosa di leggero per pranzo, così da non appesantirci troppo.

•Skip Time•

Io e Karla eravamo in sella sulla mia moto, erano le 15:50, eravamo perfettamente in orario quando arrivammo davanti al campo da paintball che avevano affittato i ragazzi. Davanti all'ingresso notai Bill che ci venne subito in contro, scendemmo dalla moto e ci slacciammo i caschi.

Bill: Scusami...

Disse improvvisamente Bill con tono divertito.
Mi girai verso di lui confusa.

Io: Per?

Bill: Lo vedrai.

Scoppiò a ridere ed entrò all'interno della struttura.
Mi voltai verso Karla che, come me, aveva un'espressione a dir poco scombussolata, la guardai e poi alzai le spalle, non sapendo a cosa stessi andando in contro. Ci incamminammo nella direzione di Bill aprendo la porta dell'edificio che portava in una sorta di sala d'ingresso nella quale c'era una ragazza seduta dietro una scrivania, mi avvicinai verso di lei ma, poco prima di rivolgerle la parola, Bill entrò nella sala.

Bill: Le ragazze sono con noi.

Intervenne.
Sorrisi amorevolmente alla ragazza e ci diressimo verso il ragazzo. Bill aprì la porta dello spogliatoio misto costituito da una camera e 4 porte, immagino i bagni, dai quali sentivo provenire dei schiamazzi. I ragazzi si stavano cambiando all'interno della stanza e, non appena Bill aprì la porta, davanti a me si palesò Tom, a petto nudo, intento a mettersi la divisa militare. Non appena alzò lo guardo mi notò, fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, innervosito dalla mia presenza.

Tom: E sarebbero loro le "belle ragazze" che dovevi invitare?

Chiese con tono scontroso al fratello.
Mi girai verso Karla con la bocca spalancata, ammetto che le sue parole mi fecero restare un pò male, non potevo starmene zitta.

Io: Beh tu che dici?

Contrattaccai mettendomi in posa.
Tom stava per rispondermi quando da una delle porte dei bagni di aprì violentemente.

Isabel: O mio Dio, Tom, la divisa si abbina alle mie unghie!

Urlò la ragazza saltando sul posto.
Tom si voltò bruscamente verso Isabel mentre il mio viso cambiò espressione in un  millesimo di secondo, la sua voce acuta mi stava stonando i timpani, portai gli occhi al cielo voltandomi verso Bill.

Io: Davvero?

Gli chiesi con espressione disgustata.
Lui, un pò divertito dalla situazione, alzò le spalle e mi sorrise, Karla si avvicinò al mio orecchio.

Karla: Non dirmi che è quella ragazza che stavi per menare.

Bisbigliò.
Io non le risposi, mi limitai a lanciarle uno sguardo disperato. La ragazzina notò la mia presenza non appena si girò verso Tom, anche la sua espressione cambiò di colpo, di tutta risposta le feci un sorrisino ironico salutandola con la mano.

Isabel: Che cazzo ci fa lei qui?

Chiese con tono pietoso a Tom.
Il ruolo della vittima le si addiceva abbastanza bene, avrei voluto strozzarla con le mie stesse mani, giuro. La voce di Bill interruppe i miei pensieri.

Bill: Ti voglio più agguerrita che mai.

Mi disse avvicinandosi a me.
Sul mio viso si costruì un sorriso malizioso mentre mantenevo il contatto visivo con Bill, l'idea di trovarmi in squadra contro di lei mi piaceva anche se ancora le squadre dovevano essere formate ma sicuramente Tom avrebbe scelto lei e non me, automaticamente saremmo state contro.
Bill uscì dalla stanza tornando poco dopo portando con se due divise, una per me e una per Karla, ce le consegnò e entrammo insieme in un bagno. Le divise ci stavano divinamente, erano molto oversize ma lasciavano cominque intravedere le nostre forme fisiche, uscimmo dal bagno. Bill e Tom erano posizionati al centro della camera con tutti gli altri quattro attorno a loro, mancavamo solo noi.

Bill: Ora che siamo tutti possiamo iniziare.

I due ragazzi si misero uno di fronte all'altro e iniziarono a fare le squadre partendo da Tom.

Tom: Isabel.

Chiamò per prima il ragazzo.
Non c'era nulla di stupefacente, lo sapevamo tutti che avrebbe scelto lei. La ragazza si diresse verso di lui saltellando per poi abbracciarlo e lasciargli un bacio sulla guancia, sbuffai.

Bill: Nina.

Feci un sorriso compiaciuto e mi diressi verso di lui, alzandogli un cinque per poi guardare negl'occhi Tom con uno sguardo di sfida.
Continuò così il giro fino al completamento delle squadre, quella di Tom era formata da Tom appunto, Isabel, Darius e Kunt mentre quella di Bill da lui, me, Karla ed Elias.
Tom, compiaciuto della sua squadra, guardò verso di noi con un sorriso vittorioso, convinto che i suoi compagni di squadra lo avrebbero portato alla vittoria, ma questo era tutto da vedere.

Tired Heart || Tom Kaulitz Where stories live. Discover now