I miei occhi erano chiusi mentre quel dolce calore mi arrossava le gote, ero caduta in un sonno profondo che però mi permetteva ancora di sentire il cinguettio degli uccelli, o forse me lo stavo solo immaginando. Dovevo ammettere che dopo il racconto di Tom mi sentivo di fare parte della sua vita in maniera diversa, quasi coinvolta, come se lui avesse lasciato socchiusa la piccola porticina che portava fin dentro la parte più delicata del suo essere che, fino a quel momento, era rimasta sempre chiusa con un lucchetto di cui la chiave era ben custodita, lasciandomi così intravedere un piccolo pezzetto della sua intimità, me ne sentivo estremamente onorata.
Tom: Porca Puttana Nina!
Lo sentì in lontananza.
Probabilmente era semplicemente un sogno.Tom: Svegliati!
Questa volta lo sentì più vicino, più reale.
Tom: Nina alzati, cazzo!
Urlò.
Spalancai gli occhi non appena un dolore lancinante si espanse nella parte inferiore del mio fianco dato da un forte calcio che Tom scagliò contro di me mentre continuava ad urlarmi contro.Io: Che cazzo di problemi hai?
Chiesi ancora intontina dal mio risveglio brusco.
Nei suoi occhi vedevo l'ira, come se non fosse più il Tom di qualche minuto prima, anche se a dire la verità il sole era sceso parecchio, da quanto tempo era al telefono?Tom: Che cazzo di problemi ho io?!
Chiese retorico.
Lo guardai confusa.Tom: Non tu che fai la puttana in giro, vero?!
Iniziavo a sentire un profondo buco crearsi nel mio petto.
Io: Di cosa cazzo stai parlando?!
Chiesi alzando la voce.
Tom: Fai la troia con mio fratello e credevi davvero che non lo venissi a sapere?!
Vuoto.
Rimasi lì, inerme. Senza dire una parola.
'Non posso credere che gliel'abbia detto' continuavo a ripetermi in testa. Perchè? Come se fossi stata io a baciare Bill. Non sapevo bene cosa provare, rabbia nei confronti di Bill? Oppure avrei dovuto essere comprensiva e pensare che Tom meritava di saperlo? Quel bacio non aveva significato nulla per me, magari Bill si sentiva in colpa per aver tradito il fratello, o forse aveva tenuto a lungo per sé la forte gelosia che provava nei suoi confronti, lasciandosi andare in questo modo. Avrei dovuto leggere attraverso le righe fin dal principio, tutte quelle buone azioni che aveva compiuto nei miei confronti, il suo essere sempre presente nei miei momenti di debolezza. E se mi avesse manipolata solo per raggiungere il suo scopo? Rendermi ciecamente fiduciosa, convincermi che di lui mi sarei potuta fidare fino a quando i miei sentimenti avrebbero avuto la meglio portandomi a scegliere lui. Fin dal principio. Saremo sempre i cattivi di una storia raccontata male.Tom: Cosa c'è? Non parli più?!
Tom era furibondo.
I suoi pugni erano serrati e le sue labbra erano strette tra i denti come se stesse cercando di contentersi, iniziai quasi ad avere il timore che uno dei suoi pugni si schiantasse contro il mio viso.
Feci un passo indietro.Io: È stato lui a baciarmi!
Dissi non dando tregua alle urla che ci stavamo sferrando contro in quel freddo prato illuminato ormai solo dalla luce dei lampioni.
Lui mi guardò dritto negl'occhi, incandescenti come non mai, per poi scoppiare in una risata talmente inquietante che mi fece accaponare la pelle.
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Tired Heart || Tom Kaulitz
FanfictionIniziai a dimenarmi cercando di uscire da quella situazione in cui mi ero cacciata, Tom afferrò i miei polsi con una salda presa impedendomi di compiere i movimenti necessari per allontanarlo da me. Dopo qualche secondo di lotta lui improvvisamente...