29."Come lo dimentico?"

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Pov's Soleil:




Tiziano sarà uscito dallo studio, da almeno una decina di minuti.
E non faccio altro che fissare la porta, o il suo banco.

Emanuel non può avergli sospeso la maglia solo per il compito della maestra.
Lui è un ballerino eccezionale.

"Ci vediamo domenica prossima."
Afferma Maria.

Io con ancora tutti in studio mi alzo e raccolgo in fretta le mie cose.
Quando ad un tratto sento ridere Sofia e Gaia.
"Perché questa fretta?"

"A dopo."
Dico afferrando il borsone per poi metterlo in spalla e il giubbotto che tengo tra le braccia.

Se conosco bene Tiziano, si dovrà essere fermato in sala relax dopo essere uscito dallo studio.
Quando vado in sala relax lui non c'è, quindi immediatamente esco direttamente dagli studi e corro verso la casetta.



Da lontano scorso una persona che cammina ha un passo normale tra le strade.
Inizio a correre più veloce che posso.
"TIZIANOOOO! FERMATI."
Urlo piu forte che posso.

Ma lui sembra non sentirmi, o sta facendo finta.
Magari non vuole parlare.

Man mano mi avvicino sempre di più e non smetto di correre.
"Ti-zià-no." Dico con affanno e mettendo una mano sulla sua spalla mentre mi piego con l'altra mano sulle ginocchia per riprendere fiato.

"Ehi! Tutto bene?"
Domanda lui confuso.

"Si so-no corsa qui per ve-dere come stavi."
Affermo cercando di riprendere ancora fiato.

Lui guarda verso gli studi e poi guarda me.
"Finita la puntata sei corsa direttamente qui?"
Mi chiede sbalordito.

"Si! Certo."
Dico guardandolo e il mio respiro man mano si va regolarizzando.

"Ti hanno mai detto che sei di una dolcezza impressionante?"
Domanda lui sorridendo in modo dolce e accarezzandomi la guancia.

"No! Ma c'è sempre una prima volta."
Dico ricambiando il sorriso.

"No davvero!
Non ti merito, e non merito tutto quello che fai per me.
Ma nonostante tutto sei sempre qui per me."
Afferma iniziando a camminare mentre io lo seguo.

"Hai ragione!"
Rispondo ricevendo una sua risatina contagiosa.
"Ma purtroppo non è una cosa che posso controllare."



Mentre camminiamo lui afferra la mia mano e intreccia le dita.
Io guardo il suo gesto e poi guardo lui.
"Mi dispiace!"

"Di cosa?"
Domando confusa.

"Per tutto.
Per Alessia, per il male che ci siamo fatti in questi ultimi giorni, per averti fatto soffrire..."
Dice per poi bloccarsi.

"Sai... Ci ho riflettuto a lungo.
E ammetto di essere stata una gran egoista."
Affermo bloccandomi mentre entriamo in casetta.

Appena varchiamo la porta passiamo prima in camera mia dove posso il borsone e tengo il giubbotto.
Prendo le sigarette e poi lo seguo in camera gialla, per poi uscire in giardino e sederci nel divanetto.

"Perché pensi di essere stata egoista?"
Chiede dopo un paio di secondi.

"Perché inizialmente ero invasa dalla rabbia e dal dolore.
Perchè è chiaro che vorrei stare con te perché ti amo..."
Mi blocco a guardarlo dove lui sorride fissando un punto davanti a sé.
"Ma non ho pensato che anche tu potessi stare male."

Lui questa volta mi guarda e ha gli occhi lucidi mentre mi guarda.
"Non fraintenderemi!"
Esclamo.
"I bambini sono la cosa più bella del mondo, ma... È un po' triste stare con una persona che non ami."

•• Amici23 •• Bella come il sole •• Kumo ••Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora